L’avviso meteo di Daniele Ingemi: da domani l’aria polare irromperà sull’Italia con neve in queste 5 regioni

L’irruzione polare non si limiterà a portare pioggia e vento a raffiche. In alcune aree del Paese, le temperature scenderanno abbastanza da favorire la comparsa della neve, fino a quote molto basse.

In queste ore una massiccia irruzione di aria polare si farà strada verso i Balcani e l’Italia, portando con sé un sensibile calo delle temperature e precipitazioni che, in alcune aree, si trasformeranno in neve anche a quote relativamente basse per la stagione.

Ci attende un weekend all’insegna dell’instabilità, con il freddo tardivo che metterà fine alla breve tregua anticiclonica degli ultimi giorni. Basandoci sulle analisi più recenti ecco cosa dobbiamo aspettarci e quali saranno le cinque regioni maggiormente interessate dal ritorno della neve.

Il freddo polare sta per sfondare sull’Italia

Fino ad oggi, l’Italia ha beneficiato di un anticiclone che ha garantito tempo stabile e temperature miti, specialmente al Centro-Nord, dove i valori massimi hanno raggiunto i +20°C +22°C in diverse località. Tuttavia, questo scenario è destinato a mutare rapidamente.

Già dalle prossime ore una saccatura di origine polare scivolerà dalla Scandinavia verso il Mediterraneo centrale, erodendo il campo di alta pressione e portando con sé aria fredda che causerà un tracollo termico su gran parte della Penisola.

Ondata di freddo tardiva.
L’ingresso dell’aria polare sarà particolarmente marcato, con venti freddi settentrionali che accentueranno la sensazione di gelo. Il contrasto tra le masse d’aria fredda in arrivo e quelle più miti presenti sul territorio italiano darà vita a condizioni di instabilità.

L’ingresso dell’aria polare sarà particolarmente marcato, con venti freddi settentrionali che accentueranno la sensazione di gelo. Il contrasto tra le masse d’aria fredda in arrivo e quelle più miti presenti sul territorio italiano darà vita a condizioni di instabilità, con rovesci, temporali e, nelle regioni più esposte, nevicate fino a quote collinari.

Le cinque regioni colpite dalla neve

L’irruzione polare non si limiterà a portare pioggia e vento a raffiche. In alcune aree del Paese, le temperature scenderanno abbastanza da favorire la comparsa della neve.

Le Alpi orientali saranno tra le prime zone a essere investite dall’aria fredda. La neve qui, specie in Trentino Alto Adige, è attesa a partire dai 700-900 metri di quota, con accumuli significativi sopra i 1.200 metri, specialmente nelle valli di confine con l’Austria.

In Veneto, nelle aree montuose del Bellunese e delle Prealpi venete, la quota neve si abbasserà fino a 800-1.000 metri nella giornata di sabato, con possibili sconfinamenti più in basso durante i rovesci più intensi.

Fiocchi di neve fino a bassa quota si vedranno pure sul Friuli, dove l’instabilità sarà accentuata dal flusso di correnti fredde provenienti da nord-est. La neve cadrà copiosa sopra i 1.000 metri, ma non si escludono fiocchi misti a pioggia anche a quote collinari, intorno ai 600-800 metri.

L’Appennino emiliano, in Emilia, tra le province di Parma, Reggio Emilia e Modena, vedrà nevicate a partire dai 1.000 metri, con un calo progressivo della quota neve nella notte tra sabato e domenica, fino a lambire i 700-800 metri.

Sul versante adriatico, l’Appennino marchigiano sarà interessato da rovesci nevosi sopra i 1.000 metri, con accumuli più significativi nelle zone interne tra il Maceratese e l’Ascolano. Ma nevicate a bassa quota si vedranno pure sui monti dell’Abruzzo.

Domani l’aria fredda si estenderà a tutta la Penisola, con un ulteriore calo termico che porterà le temperature sotto la media stagionale. Al Nord-Est e sull’Adriatico persisteranno condizioni instabili, mentre al Sud i fenomeni si attenueranno, salvo residue piogge all’estremo meridione. La neve continuerà a cadere sulle regioni indicate, con possibili gelate tardive nelle valli del Centro-Nord all’alba.

Quanto durerà il freddo?

L’irruzione polare sarà intensa ma relativamente breve. Già da metà della prossima settimana l’anticiclone si spingerà verso l’Italia, riportando condizioni più stabili, soprattutto al Centro-Nord.

Tuttavia il clima resterà fresco per gran parte della prossima settimana, con temperature che faticheranno a risalire sopra i +20°C, complice l’umidità residua e il cielo ancora parzialmente nuvoloso.

Con l’arrivo del freddo e della neve, si raccomanda prudenza sulle strade di montagna, dove il rischio di ghiaccio sarà elevato, soprattutto nelle ore notturne. È consigliabile non riporre ancora cappotti e sciarpe: il ritorno improvviso dell’inverno, seppur tardivo, potrebbe cogliere impreparati.