Irrompe aria fredda da nord: ecco le conseguenze
Sole, Föhn, vento gelido, neve, mari in burrasca: le correnti settentrionali dividono in due l’Italia in questo inizio di gennaio 2019. Analizziamo i dettagli di questa interessante situazione invernale.
L’Italia è una penisola lunga oltre 1000 km orlata di alte montagne e circondata da mari che bagnano coste spesso frastagliate. Nulla di strano dunque il paese meteorologicamente diviso in due fra il nord e il sud ed anche fra i settori tirrenico ed Adriatico.
Nel dettaglio sinottico, è presente un robusto anticiclone con massimo di 1040 hPa sulle isole Britanniche, con un promontorio esteso alle isole Svalbard. In quelle zone artiche arriva così aria di origine subtropicale, mentre viceversa l’aria fredda scorre lungo il fianco orientale dell’anticiclone con il fronte polare attualmente adagiato a nord delle Alpi. Impattando contro la barriera alpina, le correnti settentrionali in parte la scavalcano, in parte la aggirano. E’ così che gli effetti saranno molto diversi fra il nord, protetto dalle Alpi, il centro che sarà diviso in due dagli Appennini ed infine il sud, dove si ricostituirà il fronte freddo portando temporali. Vediamo più in dettaglio gli effetti di questa situazione molto dinamica
Nord: con l’aria fredda il tempo migliora!
Aria fredda ed aumenta la temperatura!? Non stupitevi se, almeno inizialmente, succederà questo. Le correnti da nord irromperanno in pianura Padana accompagnate dal föhn, così nonostante le isoterme fra -5 e -8°C a 850 hPa, le temperature massime nelle principali città saranno fra +6 e +8°C, con aria molto secca. Le temperature inizialmente aumentano anche per il dissolvimento delle nebbie e rottura delle inversioni termiche. Migliora la qualità dell’aria grazie alla ventilazione, ma prosegue la carenza di neve naturale su gran parte delle Alpi. Solo in prossimità della cresta di confine delle Alpi centro-orientali vi saranno alcune nevicate. Da giovedì si inizierà ad avvertire più freddo con un calo più marcato nelle temperature minime. Freddo si ma come lecito aspettarsi in questo periodo dell’anno. Soffia forte la tramontana in Liguria e la bora sull’Adriatico, venti gelidi e impetuosi in alta montagna.
Centro: neve sul mar Adriatico, sole e vento freddo sul Tirreno
Centro diviso in due, con nevicate dapprima oltre 500 m poi fin sulle coste di Marche, Abruzzo e Molise, neve anche in parte dell’Umbria. Tempo buono nelle regioni Tirreniche grazie alla tramontana, con sole splendente in Toscana e Lazio. In Sardegna momentanea variabilità con qualche rovescio o temporale mercoledì ma miglioramento con venti freddi di tramontana da giovedì. Attenzione agli avvisi della Protezione civile, le nevicate previste sull’Appennino centrale infatti saranno abbondanti. Seguite le indicazioni degli allerta meteo e preparativi adeguatamente soprattutto se proprio dovete mettervi in viaggio e prepararsi comunque a disagi nei trasporti.
Sud: temporali con neve a basse quote
La regione dove il tempo sarà migliore, ma ventoso, è la Campania, dove però nelle zone interne potranno arrivare le nevicate, momentaneamente rovesci anche nei dintorni di Napoli, non esclusa neve alle pendici del Vesuvio. Maltempo soprattutto in Puglia, dove fra giovedì e venerdì sono attese nevicate a quote basse e a tratti perfino sulle coste, inclusa Bari. Neve anche in Basilicata, variabile con rovesci in Calabria, temporalesco in Sicilia soprattutto nella parte nord tirrenica dell’isola, con nevicate in collina. Sull’Etna la natura darà doppio spettacolo per l’eruzione in corso e le nevicate fino alle pendici del vulcano. Infine, le isole minori, spesso dimenticate dalle previsioni. I disagi maggiori per le Eolie, le Egadi, Lampedusa e Linosa saranno per il vento e i mari in burrasca, con probabili ripercussioni nei collegamenti marittimi.
Quanto farà freddo?
Le temperature scenderanno sotto la media, i nostri modelli sabato 5 e domenica 6, al culmine di questa irruzione di aria fredda stimano minime sui -5, -6°C a Milano, Bologna e Firenze, -2°C a Roma, 0°C a Napoli, +1 a Bari, +3°C a Palermo. Solo lambita la Sardegna, +4, +5°C a Cagliari. Molto freddo nelle valli alpine, fino a -15,-18°C a 1500 m, ma nulla di strano per la montagna. Insomma, freddo si ma non certo grande gelo. Forse, complice il riscaldamento globale, ci siamo dimenticati che d’inverno a volte può fare freddo!