Intensa perturbazione sull'Italia, attenzione a forti venti e mareggiate

La prima intensa perturbazione del 2023 raggiunge l'Italia, in arrivo piogge, ma anche temporali, neve sui monti, forti venti di maestrale e mareggiate sulle esposte coste di Sardegna e Sicilia.

I forti venti di maestrale spazzeranno soprattutto le Isole Maggiori con mareggiate sulle coste esposte

Come avevamo visto nella “linea di tendenza” di gennaio, il cambiamento prospettato per la seconda decade del mese si sta finalmente concretizzando. In queste ore una perturbazione atlantica, ben organizzata, dalla Francia sta scivolando verso l’Italia, apportando piogge, rovesci, temporali e nevicate in montagna, fra Alpi e Appennino.

Finalmente si torna a un periodo di normalità climatica, dopo la grande anomalia che ha caratterizzato le vacanze natalizie. Inoltre questa perturbazione sarà seguita da masse d’aria più fredde, dal nord Atlantico, in grado di far abbassare le temperature un po’ su tutte le nostre regioni, riportandole su valori più consoni per la stagione.

Aria più fredda verso il Mediterraneo

Una parte di quest’aria fredda, di origine polare marittima, attraverso la valle del Rodano, raggiungerà il bacino del Mediterraneo, evolvendo in una circolazione depressionaria che dal Tirreno si sposterà verso il medio-basso Adriatico, dispensando piogge, ma anche rovesci e temporali, e nevicate in montagna.

Nelle prossime ore il maltempo interesserà le regioni del centro-sud, in modo particolare i versanti tirrenici, dove si potranno verificare pure dei fenomeni temporaleschi, accompagnati da forti raffiche di vento. Al contrario, sulle regioni settentrionali la situazione meteorologica va a migliorare, con gli ultimi residui fenomeni sul Friuli Venezia Giulia.

Forti piogge sulle coste tirreniche

In queste ore l’avanzamento del fronte freddo verso sud-est sta provocando precipitazioni intense su tutta la costa tirrenica centrale, dalla bassa Toscana fino al Lazio e l’Umbria. Nelle prossime ore piogge intense e temporali sono attesi pure sulla Campania e sulla costa tirrenica della Basilicata.

Piogge e rovesci, in queste ore, non hanno risparmiato neppure la Sardegna, dove piove, anche con rovesci su parte del sassarese e nel nuorese, in attesa delle forti raffiche di maestrale.

Entro sera, con lo spostamento del fronte freddo verso sud-est, le piogge e i rovesci bagneranno pure la Calabria, specie settore tirrenico, e la Sicilia, dove ci sarà il rischio pure di vedere qualche temporale di moderata intensità, anche di carattere grandinigeno.

Sui rilievi dell'Appennino meridionale finalmente tornerà a nevicare, seppure dai 1300/1200 metri, con imbiancate anche a quote un po' più basse su Pollino e Sila. Nevicate anche sui monti della Sicilia, dai 1300 metri, su Madonie, Nebrodi ed Etna.

Attenzione alla burrasca di maestrale

Fra la prossima serata e la nottata successiva, con lo spostamento del fronte freddo e del minimo depressionario verso l’Adriatico, l’impetuosa ventilazione di maestrale, dopo aver spazzato la Corsica e la Sardegna, si riverserà sul Tirreno, sferzando tutte le coste, dalla Campania alla Sicilia, con raffiche fino a oltre i 70-80 km/h, e punte anche oltre i 90 km/h fra Sardegna e Sicilia, con raffiche di caduta sui litorali orientali delle due Isole Maggiori (raffiche “catabatiche” in discesa dai monti), con conseguenti disagi.

La diminuzione della pressione atmosferica attesa sull’Italia meridionale farà acquistare ulteriore velocità ai già forti venti di maestrale in uscita dal Rodano, specialmente fra il Golfo del Leone, il mar di Corsica, il mare di Sardegna e il Tirreno meridionale.

Martedì mattina mareggiate sul basso Tirreno

La maestralata provocherà un rapido incremento del moto ondoso su tutti i mari, tanto che i bacini attorno la Sardegna e la Sicilia potranno divenire molto agitati a largo (forza 6 scala Douglas), con onde di “mare vivo” alte più di 4-5 metri, capaci di determinare mareggiate di una certa intensità sulle coste della Sardegna occidentale, Calabria e Sicilia tirrenica.

Su questi litorali l’irrompere di ondate ben formate e alte anche più di 4-5 metri, ma con “Run-Up” fino a 6 metri sul mar di Sardegna, in grado di causare fenomeni erosivi.

Migliora definitivamente mercoledì

Per un miglioramento definitivo su tutto il Paese e la sensibile attenuazione del vento e del moto ondoso bisognerà attendere non prima della giornata di mercoledì 11 gennaio 2023, quando tornerà a splendere il sole un po’ ovunque.

Anche se già fra giovedì 12 e venerdì 13 gennaio un nuovo peggioramento dovrebbe coinvolgere il centro-sud, con delle piogge sparse. Mentre al nord ricompariranno le nebbie e le foschie, soprattutto sulla Val Padana, con drastiche riduzioni della visibilità orizzontale.