In Sicilia la siccità fa scoppiare la "guerra dell'acqua", ma le piogge ora sono finalmente imminenti
In Sicilia sono attese ben tre perturbazioni, che causeranno nuove piogge, anche sui settori occidentali e sulle aree interne dell’Isola, che sono le zone più penalizzate.
Nonostante l’arrivo delle prime piogge e dei primi temporali, anche abbondanti, soprattutto nell’area del Messinese, in alcune aree della Sicilia la siccità continua a fare paura. In particolare sulle aree dell’entroterra, fra Trapanese, Agrigentino, Nisseno ed Ennese, dove le piogge degli ultimi mesi sono state scarse.
La situazione della diga dell’Ancipa e di altri invasi nel Palermitano è davvero allarmante. Nel frattempo l’esasperazione dei cittadini sta creando notevoli tensioni.
La rabbia dei cittadini rimasti senz’acqua
Nei giorni scorsi i sindaci dei comuni dell'Ennese che dipendono esclusivamente dall'Ancipa (Troina, Nicosia, Sperlinga, Gagliano Castelferrato e Cerami), hanno occupato la diga.
Protestando contro la decisione assunta ieri sera della cabina di regia sull'emergenza idrica che ha deciso di ripristinare l'erogazione alle condotte di Caltanissetta e San Cataldo interrotta dal 15 novembre scorso in seguito alla notevole riduzione dell'invaso a causa della siccità.
Era stato assicurato che dal 15 novembre l'Ancipa avrebbe dato esclusivamente acqua ai 5 Comuni. Ma la diga ha continuato a servire Caltanissetta e San Cataldo i cui pozzi non sono ancora in funzione. Rimangono da utilizzare solo circa 150 mila metri cubi di acqua e bastano forse per altri 6 giorni.
Le piogge del weekend hanno portato un po’ di acqua nella diga dell’Ancipa
Fortunatamente le piogge, anche abbondanti, cadute nel weekend, soprattutto nell’area dei Nebrodi, hanno portato un po’ di acqua nella diga dell’Ancipa, facendo innalzare il livello dell’acqua della diga di oltre 80 centimetri e tra un paio di giorni la nuova condotta che dovrebbe portare acqua alle zone del nisseno dovrebbe essere pronta.
Dunque l’erogazione dell’acqua dalla diga verso Caltanissetta e San Cataldo è condizionata al fatto che il volume dell’Ancipa non scenda sotto i 500mila metri cubi.
In questo caso i sindaci hanno chiesto e ottenuto che l’erogazione sia immediatamente sospesa. L’accordo, in corso di definizione, prevede che le condotte dell’Ancipa vengano aperte su Caltanissetta per tre giorni per consentire l’accumulo e tre giorni per l’accumulo nei serbatoi dei 5 comuni dell’Ennese.
Questo potrebbe consentire di ridurre le turnazioni che oggi prevedono l’acqua, nei cinque comuni interessati, ogni sei-sette giorni.
Nei prossimi giorni nuove piogge, arriverà altra acqua negli invasi
Fortunatamente quella che si è appena aperta sarà una settimana molto dinamica sotto l’aspetto meteorologico, come abbiamo visto in questo articolo. In Sicilia sono attese ben tre perturbazioni, che causeranno nuove piogge, anche sui settori occidentali e sulle aree interne dell’Isola, che sono le zone più penalizzate.
Già martedì 3 dicembre una prima perturbazione attraverserà da ovest verso est la regione, dispensando nuove piogge, e anche dei rovesci. Queste precipitazioni, pur non particolarmente abbondanti, riusciranno a produrre altri deflussi verso gli invasi, inclusa la diga dell’Ancipa.
Nel fine settimana un’altra perturbazione, accompagnata da intensi venti occidentali, dovrebbe apportare nuove piogge, un po’ su gran parte dell’Isola, eccetto i settori orientali, che rischiano di trovarsi più in ombra. Le piogge più intense bagneranno le coste tirreniche, fra Palermitano e Messinese, in particolare l’area dei Nebrodi, dove i terreni, resi saturi dalle piogge copiose del weekend, favoriranno importanti deflussi verso l’Ancipa.