In Italia ancora caldo a oltranza e bollino rosso per il calore in molte città, quando cambierà la situazione?
Su buona parte dell’Italia la presenza dell’anticiclone nordafricano continua a portare tempo stabile e temperature troppo elevate per qualsiasi periodo dell’anno.
Per l’Italia, almeno nei prossimi giorni, non sembra prevista tregua dal caldo. Il promontorio di alta pressione continua a stazionare sull’Italia e a far confluire quindi aria calda sulla nostra penisola, non solo, da domani l’anticiclone nordafricano registrerà anche un lieve rinforzo, portando ancor di più condizioni di spiccata stabilità atmosferica.
La giornata odierna quindi trascorrerà con cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso. In special modo durante le ore pomeridiane è previsto un generale aumento della nuvolosità sia lungo la dorsale appenninica che al nord, soprattutto sui settori alpini e prealpini.
Queste nubi potranno portare locali piovaschi e rovesci, soprattutto sulle Alpi orientali anche se, secondo il nostro modello meteorologico su base ECMWF, isolati temporali potrebbero colpire anche Calabria e Basilicata, dove non si escludono possibili grandinate.
Ancora temperature decisamente troppo elevate
Come anticipato poi domani il promontorio anticiclonico si rinforzerà e si estenderà e questo porterà come principale effetto un ulteriore lieve aumento delle temperature.
Ormai su buona parte dell’Italia sono scattati i bollini rossi per le ondate di calore del Ministero della Salute e ad ora le uniche città in cui abbiamo il bollino verde sono Milano e Genova.
Questi bollettini, emessi appunto dal Ministero della Salute, servono per comunicare i possibili effetti sulla salute delle ondate di calore. Dei tecnici preposti quindi analizzano le condizioni termiche, di umidità, di ventilazione e irraggiamento solare per comprendere le conseguenze sulla popolazione.
Tali analisi non vengono effettuate per tutte le città d’Italia ma solo per 27 sparse in maniera più o meno omogenea sul territorio nazionale. Quindi il bollettino per una determinata città può essere ritenuto rappresentativo anche della zona limitrofa.
Perciò la presenza di così tante allerte è dovuta al fatto che le temperature rimarranno ancora troppo alte, localmente anche oltre 10 °C al di sopra rispetto a quelle tipiche secondo la tendenza climatologica del trentennio che va dal 1991 al 2020.
Queste temperature roventi ci accompagneranno almeno fino a sabato 20 luglio.
Per quanto riguarda invece le condizioni meteo il rinforzo dell’alta pressione non causerà particolari differenze. Al centro-sud e sulle due isole maggiori avremo ancora cielo in prevalenza terso, con un lieve aumento della nuvolosità sulle zone montane e pedemontane durante le ore centrali della giornata ma in generale senza fenomeni degni di nota associati, mentre al nord avremo sempre della leggera nuvolosità in più che, ancora, potrà portare temporanei piovaschi su Alpi e Prealpi.
Nel fine settimana qualcosa cambierà
Da sabato quindi ci aspettiamo un indebolimento del campo di alta pressione che porterà un aumento della variabilità atmosferica. Soprattutto quindi nel corso di questa giornata ci aspettiamo la formazione di qualche nuvola in più che potrà portare anche qualche piovasco lungo l’Appennino, sia centrale che meridionale. Si tratterà comunque di precipitazioni che si esauriranno entro la serata.
Per quanto riguarda le temperature ci aspettiamo generali diminuzioni ma con diverse entità, in alcune zone saranno leggere, quasi impercettibili, in altre decise e repentine. La differenza sarà talmente localizzata che anche nella stessa regione o provincia potremo avere grandi differenze termiche.
Osservando anche la tendenza meteo possiamo vedere che poi dalla fine di questa settimana fino ad almeno metà della prossima avremo tempo variabile, con qualche piovasco, soprattutto sulle zone montane e pedemontane, e con temperature leggermente meno elevate rispetto a ora.