Imminente ondata di maltempo verso l'Italia: piogge, nevicate e venti forti pronti a spazzare queste regioni nel weekend
Nel corso del prossimo weekend l’Italia sarà interessata da una intensa ondata di maltempo, dalle caratteristiche invernale, per l’isolamento di un ciclone mediterraneo che richiamerà freddi venti di bora.
Come abbiamo avuto modo di vedere in questo articolo, nel corso del prossimo weekend l’Italia sarà interessata da una intensa ondata di maltempo, dalle caratteristiche invernale.
Difatti l’umido flusso atlantico inizierà a trovarsi la strada sbarrata da un promontorio anticiclonico, supportato da aria molto calda in quota, in risalita dalle medie latitudini atlantiche, che si allungherà fino al Mar del Nord e alla Scandinavia meridionale.
Durante questo frangente una saccatura nord oceanica riuscirà a farsi strada lungo i confini settentrionali del promontorio subtropicale, scivolando fino al bacino centrale del Mar Mediterraneo entro domenica 12 gennaio 2025.
Attenzione al rex block che si instaurerà nel weekend
La parte più meridionale di questa saccatura andrà rapidamente in cut/off sul Tirreno, contribuendo ad aspirare verso le nostre regioni centro-settentrionali masse d’aria più fredde dai vicini Balcani e dall’area balcanico-danubiana, tramite la porta della bora, si tufferanno sull’Adriatico.
Ma l’alimentazione fredda alla depressione in sviluppo sul Tirreno durerà poco, visto che l’anticiclone oceanico spancerà lungo i paralleli, fino alla Polonia, tagliando di netto il flusso freddo verso il Mediterraneo.
Si verrà a creare un blocco atmosferico su scala europea di tipo rex block, con un anticiclone piuttosto robusto sull’Europa centro-orientale, mentre sul basso Mediterraneo si isolerà un cut/off, con tanto di nocciolo di aria fredda in media troposfera, pronto a determinare una intensa ondata di maltempo sulle nostre regioni meridionali, con precipitazioni molto abbondanti.
Brusco calo termico e nevicate in queste aree
L’irrompere di una parte dell’aria fredda penetrata sui Balcani, tramite la porta della bora, già da sabato 11 gennaio causerà un brusco calo termico, ad iniziare dalle regioni del centro-nord. Il calo termico sarà brusco, interessando principalmente i settori adriatici, mentre domenica 12 gennaio 2025 l’aria fredda raggiungerà pure il meridione, causando anche qui un brusco calo termico e un abbassamento della quota neve.
Sabato 11 il peggioramento andrà ad interessare, anche se molto velocemente, le regioni del centro-nord, dove arriveranno piogge, rovesci e nevicate, capaci di spingersi fino a quote collinari. Soprattutto sul versante adriatico, dove si potranno verificare nevicate consistenti lungo l’Appennino, anche sotto forma di rovesci o temporali.
Ma da lunedì, con lo spostamento del minimo depressionario sul Canale di Sicilia, anche qui irromperanno i più freddi venti di grecale, pronti a far scendere la quota neve sui monti di Calabria e Sicilia.
Attesi venti forti orientali
Questa configurazione bloccata enfatizzerà l’infittimento delle isobare sui mari che circondano l’Italia, attivando intensi venti di bora sull’alto Adriatico, grecale e tramontana sul Tirreno, mentre venti burrascosi di scirocco, levante e grecale dal tratto di mare ad ovest di Creta e dalle coste più meridionali del Peloponneso si propagheranno allo Ionio, acquistando ulteriore intensità nel tratto di mare ad est della Sicilia, con una componente prevalentemente da E-SE ed Est che raggiungerà le coste della Sicilia e della Calabria ionica.
Questa intensa ventilazione, prevalentemente nord-orientale, e più orientale sui mari dell’estremo Sud, genererà un sostenuto moto ondoso, rendendo tutti i mari da molto mossi a agitati, soprattutto il basso Tirreno più occidentale e lo Ionio, con conseguenti mareggiate fra le coste adriatiche, le coste ioniche e i litorali del palermitano.
Attenzione alle piogge abbondanti attese in Sicilia
Questa configurazione, nota come rex block, persistendo fino all’inizio della prossima settimana rischia di produrre una severa ondata di maltempo per la Sicilia, che sarà la regione maggiormente colpita.
L’umidissima ventilazione orientale, dopo essersi caricata di umidità durante il transito sopra le ancora calde acque superficiali dello Ionio impattando sui rilievi di Calabria e Sicilia orientale sarà costretta a salire bruscamente verso l’alto, favorendo una rapida saturazione delle masse d’aria (a quote basse), per l’azione del “forcing” orografico, con il conseguente sviluppo di estesi annuvolamenti (stau), pronti a dare la stura a rovesci e a temporali diffusi.
Mentre l’afflusso di aria più fredda dai Balcani potrebbe rendere le precipitazioni a prevalente carattere nevoso sui rilievi, soprattutto sull’Etna, dove con queste configurazioni si possono registrare precipitazioni nevose davvero abbondanti, capaci di riversare fino ad oltre ½ metri di neve fresca, sopra i 1800/1900 metri di altezza.
Le abbondanti nevicate attese sull’area etnea rappresentano una ottima notizia. L’ingente quantitativo di neve in arrivo, nel corso delle prossime settimane e mesi, fondendo, andrà a rimpinguare tutte le sorgenti che alimentano le reti idriche di buona parte del Catanese e del Messinese.