Il tempo questa settimana in Italia: ecco l’estate di San Martino ma è allerta smog al nord. Fino a quando durerà?

Giornate variabili con temperature miti specie al sud, ma è emergenza inquinamento al nord. Ecco come il föhn potrebbe influire sulla qualità dell’aria. Da metà settimana tentativo di irruzioni di aria fredda. Sarà la svolta verso l’inverno? E la neve?

La città di Brescia avvolta in una cappa di smog con aria insalubre. Si nota anche la ciminiera dell'inceneritore di rifiuti, impropriamente chiamato termovalorizzatore. Anche questa è una fonte di inquinamento spesso dimenticata dai provvedimenti anti smog.

La circolazione atmosferica nel Mediterraneo è cambiata in questi giorni. Il flusso perturbato atlantico si è alzato di latitudine. Resta potentissimo il ciclone islandese, Irlanda, Scozia e Islanda sono spazzate dalla tempesta Debi, con venti oltre 120 km/h e crollo di pressione di ben 12 hPa in 3 ore!

Sull’Italia vige invece una pausa anticiclonica di intervallo, con il contraltare tipico del tardo autunno e inverno: l’aumento di concentrazione degli inquinanti con peggioramento della qualità dell’aria nelle città del nord. Da monitorare gli effetti che avrà sullo smog il fenomeno del fohn, ecco perché e cosa potrebbe cambiare dal fine settimana

Oggi aria scadente al nord, cosa succederà col fohn?

Dalle mappe del nostro modello basato su ECMWF si nota, selezionando qualità dell’aria, che nell’odierna giornata di martedì 14 novembre 2023 la pianura padana sarà la zona con la qualità dell’aria peggiore d’Europa. Difficile chiamare questo “bel tempo”,

Al centro sud la ventilazione e le temperature in aumento, con minor uso degli impianti di riscaldamento, la qualità dell’aria sarà discreta.

Domani mercoledì 15 novembre si osserva il veloce transito di un fronte da nordovest, e si instaurerà un marcato gradiente di pressione fra il nord e sud delle Alpi. Nella mattina il fohn ancora resterà sollevato (shallow) e questo può causare anche un repentino peggioramento della qualità dell’aria, poi però nel pomeriggio dovrebbe irrompere al nordovest fino a parte dell’Emilia e Veneto occidentale. L’effetto sarà un aumento di temperature massime a 18-20°C, valori più primaverili che autunnali.


La qualità dell’aria migliorerà in molte zone della pianura padana, ma la zona di alta concentrazione inquinanti si sposterà verso il nordest e l’Alto Adriatico.

Al centro e al sud giornata variabile, più nuvoloso sui settori tirrenici del centro, con temperature massime in aumento e ventilazione sostenuta da nordovest. Temperature massime verso i 22-25°C al centro e Sardegna, fino a 26-27°c al sud e soprattutto Sicilia.

Mappa di qualità dell'aria basata su ECMWF e modelli Copernicus CAMS per venerdi mattina. si nota come fra un fronte freddo e l'altro i PM2.5 aumentano in fretta di concentrazione nella "dirty Po Valley", la "sporca pianura padana" come definita in alcuni articoli scientifici.

Fronte freddo da NW fra giovedì e venerdì

Nella seconda metà della settimana un vivace fronte freddo attraverserà l’Italia da nord a sud, brevemente associato a un minimo depressionario. Questo piccolo ciclone alla mesoscala sembra scorrere lungo l’Adriatico, di conseguenza al nordovest probabilmente irromperà in modo ancor più deciso il föhn, coi fenomeni precipitativi principalmente scaricati a nord delle Alpi. La neve scenderà fino ai fondovalle in Svizzera e Austria, nella cresta e valli appena a sud del confine. Qualche nevicata venerdì tenterà di interessare le Alpi orientali e timidamente comparirà una modesta imbiancata anche a 1000-1200 m fra Appennino Tosco Emiliano e Romagnolo. Qualche rovescio piovoso nella pianura padana orientale subito seguito da miglioramento.

Al centro il fronte arriverà venerdì mattina, con rovesci e anche qualche temporale, localmente forte ma in rapido allontanamento. In Sardegna irrompe in fretta il maestrale. Al sud temporali e rovesci dalla tarda mattina e pomeriggio di venerdì, pochi effetti come piogge in Sicilia ma con tanto vento da ponente.

Le temperature sono in marcata diminuzione nelle massime, che scendono venerdì a 11-13°C al nord, 15-18°C al centro, sui 20°C in Sardegna, restano sui 22-24°c al sud. Minime in temporaneo rialzo per la nuvolosità

Tanto vento ovunque, con bora in alto Adriatico, tramontana al centro, maestrale in Sardegna e ponente all’estremo sud.

Fine settimana 18-19 novembre in miglioramento

Il fronte passa molto veloce e l’aria fredda, di tipo polare marittimo, non certo da massiccia irruzione, sarà presto rimpiazzata da masse d’aria più miti mediterranee, domenica anche tiepide al centro sud e in quota.

Sabato e domenica si prospettano come due belle giornate tipicamente autunnali, al nord con foschie in aumento e inversione termica: temperature miti nel pomeriggio in media alta montagna, freddo mattutino in pianura padana, anche con lievi brinate, e nelle valli alpine.

Torna a peggiorare la qualità dell’aria, favorita dalle inversioni termiche ma la vera causa non è meteo bensì nelle emissioni inquinanti da traffico, riscaldamento degli edifici, industria, energia agricoltura e zootecnia.

Al centro e Sardegna bel tempo prevalente, al sud residui piovaschi locali sabato mattina poi sereno variabile.

Minime fra 0 e +3°C al nord, da +4 a 6°c al centro, 10-12°C al sud e isole, massime sui 13-15°C al nord, 18-20°C al centro e 20-22°C al sud.

A San Clemente l’inverno mette il dente?

La tradizione così dice, attorno al 23 novembre, San Clemente, sono frequenti le prime gelate intense e talora nevicate precoci in pianura. Guardando le mappe per fine novembre si vede aria fredda scendere verso il centro Europa, con qualche tentativo di passare anche a sud delle Alpi. Il quadro però è ancora molto incerto però come al solito vi rimandiamo ai prossimi aggiornamenti invitando a seguirci per i dettagli.