Il tempo previsto in questa primavera 2025 secondo il meteorologo Daniele Ingemi: importanti sorprese in arrivo

La primavera 2025 si avvicina e, con essa, cresce la curiosità di sapere che tipo di tempo ci attende. Le proiezioni del modello ECMWF suggeriscono che ci aspetta una stagione molto dinamica, con molte sorprese e cambiamenti radicali.

Ondate di freddo tardive.
Il modello ECMWF suggerisce che potrebbero verificarsi intensi “scambi meridiani”, ovvero scambi di calore fra Polo e tropici, in grado di generare irruzioni di aria fredda provenienti dalle regioni polari alternate a fasi più miti di origine subtropicale.

La primavera 2025 si avvicina e, con essa, cresce la curiosità di sapere che tipo di tempo ci attende. Grazie alle proiezioni del modello ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts), uno dei più affidabili strumenti di previsione meteorologica a medio e lungo termine, possiamo iniziare a tracciare un quadro di ciò che potrebbe accadere in Italia.

In questo articolo cercheremo di mettere in luce le possibili anomalie e gli scenari attesi nel corso della prossima stagione primaverile

Un inizio di primavera più caldo della norma

Secondo le ultime elaborazioni del modello ECMWF, la primavera 2025 potrebbe iniziare con temperature generalmente superiori alla media stagionale in gran parte dell’Italia. In particolare, tra marzo e la prima metà di aprile, si prevedono anomalie termiche positive di circa +1°C +2°C rispetto ai valori tipici del periodo, con picchi più marcati al Nord e sulle regioni adriatiche.

Questo trend sembra essere il proseguimento di una tendenza ormai consolidata negli ultimi anni, legata all’influenza di un clima sempre più caldo e molto instabile.

Il modello ECMWF suggerisce che potrebbero verificarsi intensi “scambi meridiani”, ovvero scambi di calore fra Polo e tropici, in grado di generare irruzioni di aria fredda provenienti dalle regioni polari alternate a fasi più miti di origine subtropicale.

Freddo tardivo.
Gli scambi meridiani potrebbero portare aria polare fino al Centro-Nord, con conseguenti gelate fuori stagione che potrebbero colpire le coltivazioni, specialmente nelle pianure del Po e nelle valli appenniniche.

Questo fenomeno potrebbe tradursi in un’altalena meteorologica, tipica di una stagione di transizione come la primavera, con episodi di freddo tardivo che potrebbero sorprendere specialmente al Nord e nelle zone interne del Centro.

Marzo: un mese di transizione

Per il mese di marzo, il modello ECMWF indica un avvio ancora influenzato da una certa dinamicità atmosferica. Al Nord, in particolare su Piemonte, Lombardia e Veneto, potrebbero verificarsi giornate piovose alternate a schiarite, con temperature che oscillano tra valori invernali e primi accenni primaverili.

Sulle Alpi, la neve potrebbe fare ancora capolino a quote medio-basse nelle prime settimane, per poi lasciare spazio a un rialzo termico verso fine mese.

Al Centro, regioni come Toscana, Umbria e Lazio potrebbero sperimentare un clima più mite ma non privo di instabilità, con piogge sparse e qualche temporale, soprattutto lungo la fascia tirrenica.

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Al Sud e sulle Isole, invece, il tempo si preannuncia più stabile, con temperature che potrebbero sfiorare i 20°C già a marzo inoltrato, grazie all’influenza dell’anticiclone africano.

Aprile: tra instabilità e primi tepori estivi

Con l’arrivo di aprile, il modello ECMWF prevede un consolidamento delle anomalie positive, con temperature che potrebbero stabilizzarsi sopra la media su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, non si potranno escludere ondate di freddo tardive.

Gli scambi meridiani potrebbero portare aria polare fino al Centro-Nord, con conseguenti gelate fuori stagione che potrebbero colpire le coltivazioni, specialmente nelle pianure del Po e nelle valli appenniniche.

Le precipitazioni, secondo le proiezioni, potrebbero essere più frequenti al Nord, con temporali primaverili che interesseranno soprattutto le aree alpine e prealpine.

Primavera.
Le precipitazioni, secondo le proiezioni, potrebbero essere più frequenti al Nord, con temporali primaverili che interesseranno soprattutto le aree alpine e prealpine.

Al Centro-Sud, invece, il clima potrebbe risultare più secco, anche se non mancheranno episodi di maltempo legati al passaggio di perturbazioni atlantiche.

Sardegna e Sicilia, in particolare, potrebbero godere di giornate soleggiate e miti, con avvezioni calde sahariane prefrontali che potrebbero spingere le temperature oltre i +25°C.

Maggio: verso l’estate, ma con qualche sorpresa

A maggio, la primavera 2025 sembra orientarsi verso un anticipo di tepori estivi. Il modello ECMWF evidenzia un’anomalia positiva persistente, con valori di +1°C +2°C sopra la media su quasi tutto il Paese.

Tepori primaverili.
A maggio, la primavera 2025 sembra orientarsi verso un anticipo di tepori estivi. Il modello ECMWF evidenzia un’anomalia positiva persistente, con valori di +1°C +2°C sopra la media su quasi tutto il Paese.

Le regioni meridionali, come Puglia, Calabria e Sicilia, potrebbero registrare picchi di caldo significativi, mentre al Nord il clima potrebbe rimanere più variabile, con un’alternanza di giornate soleggiate e fasi instabili.

Attenzione ai temporali. Il contrasto tra l’aria calda accumulata e eventuali incursioni di aria fresca potrebbe generare fenomeni intensi, specialmente sulle zone interne e montuose. Non è da escludere che maggio porti anche grandinate o piogge abbondanti in alcune aree del Centro-Nord.