Meteo, attenzione al lato oscuro dell'anticiclone: la settimana prossima milioni di persone a rischio nelle grandi città

Dai 40 cm di neve in pianura di 21 anni fa ai 18-20°C in arrivo la prossima settimana, ecco il quadro dell’evoluzione per i primi giorni della primavera meteorologica. L’anticiclone si farà largo, ma porterà anche un grave problema nelle città. Sarà emergenza smog?

Oggi cominciamo con un ricordo di meteostoria. Sono passati 21 anni da una delle più intense nevicate in pianura degli ultimi decenni. Una nevicata singola, su un solo giorno, non un evento di freddo storico o di neve plurigiornaliera, ma che lasciò il segno nelle zone colpite.

Come accade col ciclone tirrenico nevoso, epicentro della nevicata fu l’Emilia Romagna, ma anche il Veneto e marginalmente la Lombardia furono interessate dalla neve.

Letteralmente sepolte, da 30-40 cm di neve, Reggio Emilia, Modena, Bologna, più via via a calare appunto fino alla Lombardia. 20-30 cm caddero in Veneto. Ancor più abbondante la neve in Appennino, meno copiosa invece sulle Alpi. Oggi la situazione è ben diversa, ma un peggioramento bussa comunque alle porte del fine settimana.

Situazione sinottica

Nella giornata di sabato 1 marzo l’alta pressione europea si rafforza, con un massimo di 1035 hPa in estensione in senso latitudinale fra UK e Germania.

Nel Mediterraneo però si risente dell’influenza di una depressione che si collocherà sul nord Africa, e che porterà aria umida e anche perturbata non solo al sud e isole, ma anche marginalmente in parte del nord Italia.

A contribuire ad una fase moderatamente perturbata è anche la circolazione in quota, con una blanda saccatura.

Un grande anticiclone si espande sull'Europa, ma ancora sabato si risente di una depressione nord africana.

Domenica la depressione influenzerà ancora la Sicilia e parte del sud, mentre al nord e quindi al centro andrà divenendo dominante l’anticiclone. Nel corso della prima settimana di marzo poi un robusto e vasto anticiclone bloccherà tutte le possibili vie di ingresso delle perturbazioni verso l’Italia.

Il tempo del primo giorno di primavera meteo

Sabato 1 marzo è anche il primo giorno di primavera meteorologica. Il tempo però sembrerà più autunnale che primaverile, coperto in quasi tutta l'Italia, umido, con piogge irregolari fra parte del nord e del centro, specie su medio e basso Piemonte, Emilia Romagna, Liguria di levante e marginalmente Lombardia avremo infatti precipitazioni deboli o moderate, e qualche nevicata a quote di media montagna, ovvero sui 1200 m, in Appennino.

Neve debole anche sulle Alpi piemontesi, a circa 800-1000 m, a tratti neve anche nelle Alpi orientali. al centro piogge sulla Toscana specie settentrionali, rovesci e qualche temporale in arrivo dal mare sulle coste del Lazio, piogge intermittenti nelle altre regioni centrali.

Scarsa la neve in Appennino centrale, a quote di oltre 1300 m. A tratti piove anche in Sardegna specie interna e settentrionale e nelle regioni meridionali.

Temperature non basse, minime sopra zero anche per le nubi e piogge, massime sui 10°C al nord, 16°C al centro, anche fino a 20°C al sud.

Domenica migliora la nord, instabile al centro sud

Domenica 2 marzo cessano le piogge al nord e si aprono anche alcuni diradamenti, specie al nordovest e Alpi, nubi residue al nordest, sono cosi asciutte le molte sfilate di Carnevale.

Al centro permangono deboli piogge irregolari e intermittenti, però dal nostro modello pare che il famoso Carnevale di Viareggio abbia buone possibilità di salvarsi e di avere anche spazi per il sole. Al sud e Sicilia altrettanto tempo fra variabile e instabile, con qualche rovescio ma anche spazi di schiarite. Maggior rischio di temporali invece sulle coste tirreniche della Sardegna.

Rapido deterioramento della qualità dell'aria nei prossimi giorni, con valori di concentrazioni di particolato ben sopra ai limiti di legge e salute delle categorie più fragili e deboli a rischio.

Le temperature spaziano da mattine con aria frizzante, sui 2°C al nord, ma scarse gelate, 4-5°C al centro, 6-8°C al sud, a timidi primi tepori marzolini del pomeriggio, 12-14°C al nord, 16-18°C al centro sud.

Inizio settimana con netto miglioramento ovunque

Lunedì restano le ultime nubi, con deboli locali piogge residue al sud, al nord invece si fa largo il sole, e grazie all’allungamento delle giornate le foschie notturne non diventano nebbie diffuse, anche se qualche banco nebbioso non è escluso di notte.

Martedì e soprattutto mercoledì le schiarite e il sole si estendono a gran parte del sud, con ultime nubi, in allontanamento, in Sicilia. Per contro, con l’anticiclone si iniziano a formare isotermie e inversioni termiche al nord che faranno ristagnare gli inquinanti in pianura padana. Peggiora la qualità aria nelle città.

Alta pressione non significa necessariamente bel tempo: il cielo nelle città del nord sarà simile a questo di Milano sotto una cappa di smog

Temperature in aumento nelle massime al nord, ma con calo delle minime, che tornano attorno a 0°C con deboli gelate notturne. Di giorno invece assaggi di inizio primavera, sui 14-16°C anche al nord, fino a 18°C al sud.

Aria pessima a metà settimana: quanto durerà?

Il grande anticiclone che dominerà la prima settimana di marzo porterà tempo stabile su tutt’Italia, saranno ottime giornate e con aria limpida e pura in montagna, sia su Alpi che Appennino fantastiche le condizioni per sport invernali e attività all’aria aperta.

Per contro avremo con un progressivo peggioramento della qualità dell’aria non solo nelle città e pianura del nord ma anche nelle aree urbane del centro e in parte del sud. Probabili picchi di alte concentrazioni di PM10, anche oltre i 100 mg/m3 in alcune zone, con aria insalubre che porrà a rischio la salute non solo delle categorie più fragili.

Le temperature saranno in aumento: al nord spuntano perfino stime di 18°C, valore anomalo per inizio marzo. Più in là, verso domenica ci sono accenni di cedimento dell’anticiclone da ovest, ma è presto per parlarne.