Luca Lombroso avvisa: un ciclone mediterraneo potrebbe aprire ottobre, fenomeni estremi in vista la prossima settimana?
Un uragano, Helene, irrompe in Florida, un altro di nome Isaac si avvicina all’Europa occidentale. Si formerà anche un ciclone extratropicale sul Mediterraneo? Ecco cosa dicono mappe e modelli per la settimana di passaggio da settembre a ottobre.
Oggi prima di vedere la situazione alle nostre coordinate, diamo uno sguardo al Golfo del Messico, dove l’uragano Helene ha appena toccato terra nella zona di Big Bend in Florida. Impressionanti le immagini da satellite, tanto che perfino l’aereo cacciatore di uragani Kermit della NOAA è incappato in forti turbolenze durante una missione.
Il Centro degli uragani di Miami fa presente che “Si sta verificando una catastrofica e mortale mareggiata lungo alcune porzioni della costa della Florida Big Bend, dove l'inondazione potrebbe raggiungere altezze pari a 20 piedi (quasi 7 metri) insieme a onde distruttive. Si stanno verificando venti catastrofici di uragano vicino alla costa all'interno dell'occhio di Helene.”
I nostri cicloni, ricordiamo, sono di tutt’altro tipo, extratropicali, o in rari casi lontani parenti (TLC o Medicane). Tuttavia la prossima settimana pare ne dovremo tenere d’occhio uno.
Situazione sinottica
L’Europa resta sede di una marcata ondulazione della corrente a getto. Sull’Italia il ramo polare del jet stream sta portando al transito di un fronte freddo, attivo principalmente a vento. Nel fine settimana dopo il suo transito un anticiclone di intervallo si stabilirà con massimo sull’Europa centrale, favorendo qualche giorno più stabile.
Il sistema anticiclonico tuttavia non pare duraturo, a inizio settimana infatti un fronte polare associato a una nuova saccatura si avvicinerà alle Alpi, favorito da una espansione meridiana di un anticiclone sull’Atlantico. Da seguire i suoi effetti attesi a metà settimana, con una possibile ciclogenesi sul Mediterraneo.
Sabato fresco ventoso e variabile, neve sulle Alpi orientali
La giornata di sabato potrebbe sembrare primaverile, ma il tempo che ora descriviamo è anche tipico di questo periodo di autunno. Giornata variabile e ventosa, con ampi spazi di sole e senza precipitazioni, sulle regioni nordoccidentali, sulle centrali tirreniche ovvero Toscana e Lazio e anche su Sardegna, dove soffia maestrale, tempo simile in Sicilia.
Al nordest invece, fra Veneto e Friuli V.G. in particolare, transito di piogge e anche rovesci, con buferotti di neve sulle Alpi orientali, si imbiancano di qualche centimetro anche alcuni passi alpini oltre i 2000 m. In serata qualche rovescio transita anche in Lombardia orientale ed Emilia Romagna. Aria invernale sulle Alpi, con forte vento in quota sulla cresta di confine, schiarite sul settore centro occidentale, zero termico sui 2400 m.
Altra zona di rovesci in veloce transito, a tratti con temporale, lungo le regioni centrali Adriatiche, Abruzzo, Molise e marginalmente Puglia nonché anche sulla Campania.
Temperature in calo, aria decisamente fresca al nord, minima a soli 7-8°C nella zona di Torino, altrove 10-12°C, massime non oltre 22-24°C. Al centro leggermente più alti i valori, ma rari, inclusa la Sardegna, perfino i 25°C. Più tiepido al sud, con la Sicilia che raggiunge anche i 30°C.
Da domenica più stabile, sereno variabile anche lunedì e martedì
Domenica sarà una bella giornata settembrina in quasi tutt’Italia, come dice la famosa canzone Eskimo di Francesco Guccini “Questa domenica in Settembre non sarebbe pesata così, l'estate finiva piu' nature vent'anni fa o giu' di lì”. Ancora ventilato, alcune zone come alto Adriatico con la bora e Tirreno centrale e Sardegna con Maestrale anche ventoso.
Lievi segnali di piovaschi in piccole aree di Abruzzo e Sicilia, ma veramente episodici. Molto fresco al nord, fra 6 e 10°C le minime, 20-22°C le massime, fresco anche al centro e Sardegna, minime di 10-.12°C massime a fatica sui 24-25°C, rinfresca anche al sud, che non sale oltre 26-28°C.
Lunedì ancora prevalenza di sole specie al centro sud, aumento di nubi medio alte in giornata al nord, senza precipitazioni. Lieve rialzo dei termometri. Martedì queste nubi si fanno più dense, con prime avvisaglie di piovaschi nelle zone del levante ligure e alta Toscana. Ancora ampi spazi di sole al centro sud
Ciclogenesi a metà settimana?
I tre principali modelli, ECMWF, l’americano GFS e il modello tedesco ICON delineano l’irruzione di una saccatura, con ipotesi di formazione di un ciclone extratropicale sui mari settentrionali o centrali italiani. Come tipico di queste situazioni, ci sono incertezze sulla collocazione del minimo e sulla sua stazionarietà o transito veloce.
È comunque molto probabile un episodio di marcato maltempo autunnale al centro nord, accentuato dai cambiamenti climatici e dai mari troppo caldi. Questa situazione potrebbe favorire piogge anche torrenziali in alcune zone, che però ora non sono precisabili. Al solito ne riparleremo, con la speranza che la situazione si ridimensioni.