Arriva la NAO+ e porta una svolta meteo: il modello europeo già avvisa sugli effetti in Italia
La NAO+ indica una marcata differenza di pressione tra l’anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda. Questo radicale cambio di scenario influenzerà il tempo nei prossimi giorni, con effetti anche in Italia.
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L’indice dell’Oscillazione Nord Atlantica positiva, meglio nota come NAO, nei prossimi giorni tornerà in territorio positivo. Questo cambiamento avrà importanti ripercussioni sull’andamento della circolazione sull’area euro-atlantica.
La NAO+ indica una marcata differenza di pressione tra l’anticiclone delle Azzorre e la depressione d’Islanda, è destinato a influenzare il tempo nei prossimi giorni, con effetti che potrebbero farsi sentire anche in Italia.
Quando si verifica il pattern da NAO+?
La NAO+ si verifica quando la pressione atmosferica è particolarmente alta nelle regioni subtropicali dell’Atlantico, attorno l’area delle Azzorre, e più bassa del normale nelle aree polari, fra Islanda e Groenlandia.
Questa significativa differenza di pressione, fra latitudini subtropicali e polari, favorisce una accelerazione dei venti occidentali, le famose westerlies, che dal Nord America si dipanano verso l’Europa, attraversando l’Atlantico settentrionale.
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In questo scenario, mentre la corrente a getto polare rinforzandosi sensibilmente fa da barriera ai flussi di aria molto fredda che scendono dal Polo, si vengono a formare continue famiglie di perturbazioni, che dall’Atlantico si spingono verso l’Europa centro-settentrionale, apportando intense fasi di maltempo, anche con violente tempeste di vento, e aria molto mite proveniente dall’oceano.
In Italia ciò potrebbe tradursi in un aumento delle precipitazioni, soprattutto sulle regioni occidentali e settentrionali, mentre il Sud potrebbe inizialmente restare più riparato grazie alla protezione dell’anticiclone subtropicale oceanico, che viene disteso dai forti venti occidentali verso il Mediterraneo.
Effetti sull’Italia: un Paese diviso a metà
In Italia, la NAO+ si tradurrà in un quadro meteorologico variegato, con differenze marcate tra Nord, Centro e Sud. Al Nord, le regioni come Piemonte, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige saranno le prime a subire l’impatto delle perturbazioni atlantiche.
Qui, i venti umidi da ovest e sud-ovest porteranno piogge diffuse, spesso intense, soprattutto nelle aree prealpine e pedemontane. Le Alpi vedranno nevicate abbondanti, seppur generalmente sopra i 1000 metri.
Nel Centro Italia, regioni come Toscana, Umbria, Marche e Lazio assisteranno a un tempo instabile. Le coste tirreniche saranno sferzate da venti di Libeccio, con raffiche che potrebbero raggiungere i 60-70 km/h, causando nuove mareggiate lungo il litorale.
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Le precipitazioni saranno intermittenti, con rovesci localizzati e temporali nelle zone interne, soprattutto sull’Appennino, dove la neve potrebbe comparire sopra i 1400 metri. Le temperature, tuttavia, resteranno miti per il periodo, con massime che in alcune aree potrebbero toccare i +15°C +17°C.
Tuttavia, con il passare dei giorni, l’avanzata delle perturbazioni potrebbe portare piogge sparse anche qui, accompagnate da venti di Scirocco che alzeranno le temperature. Le coste ioniche calabresi e siciliane potrebbero subire mareggiate moderate.
Conseguenze a lungo termine
La persistenza della NAO+ nelle prossime settimane potrebbe accentuare questi fenomeni. In caso di persistenza di un pattern da NAO+ in Italia, il rischio di allagamenti locali crescerà nelle aree già saturate dalle piogge, come la Pianura Padana e le coste liguri.
In conclusione, la NAO+ trasformerà il volto meteorologico dell’Italia e del Mediterraneo, con un mix di piogge, venti e temperature sopra la media. Marzo potrebbe essere un periodo di grandi contrasti, tanto che l’Italia potrebbe assistere a consistenti ondate di maltempo sulle regioni settentrionali, fino a giornate primaverili al Sud, con i primi valori oltre la soglia dei +24°C +25°C.