Il meteorologo Luca Lombroso conferma: è imminente l’irruzione di una goccia fredda, si formerà un ciclone sul Tirreno?
Fermento nei cicloni ed anticicloni su Europa e Mediterraneo, al sud tentativo di formazione di un medicane, dal nord Europa la corrente a getto polare porterà aria fredda a inizio settimana. Ecco le conseguenze: arriverà la prima neve sui monti?
Alta pressione non è sempre bel tempo. Ancora una volta ne abbiamo una conferma, al nord si fa fatica a parlare di tempo buono, con la nebbia perfino persistente lungo l’asta del fiume Po, estesa anche fin sul mare prospiciente le coste romagnole e marchigiane. Altra eccezione, nubi e anche temporali sul Mar Tirreno indotte dalla residua circolazione della DANA, tanto che nelle isole pontine la regione Lazio ha dato allerta gialla temporali, nonché sulla Sicilia, interessata ieri da rovesci anche intensi, con allagamenti a Siracusa.
E tutto questo appunto con l’apparente presenza di un grande anticiclone che ha massimo di 1035 hPa sulla Germania. Ci sono però importanti cambiamenti in vista.
Evoluzione sinottica
Situazione molto evolutiva e complicata, incerta ma ormai consolidato l’arrivo di aria fredda. Vediamo i dettagli.
Il citato massimo dell’anticiclone di blocco, evolverà e si stabiliranno due potenti anticicloni, uno con massimo in ritiro sulla Russia, un altro con irrobustimento e sviluppo meridiano sulle isole Britanniche. Quest’ultimo bloccherà il flusso atlantico, ma fra i due sistemi troverà spazio la corrente a getto polare, che formerà una saccatura in approfondimento nel corso della prossima settimana verso l’Italia.
Nel contempo un altro vortice ciclonico dai Balcani muove retrogrado verso l’Italia. Da questi si potrebbe isolare una goccia fredda e anche formare una ciclogenesi sui mari centrali italiani.
Fine settimana dal sapore autunnale, ma attenzione fra Sicilia e Sardegna
La nebbia agli irti colli piovigginando sale, recita la poesia San Martino di Giosuè Carducci, e così sarà il tempo del fine settimana in pianura al nord ed anche in molte zone del centro, comprese alcune coste tirreniche. Maggior sole salendo in collina e ancor più in montagna, sulle Alpi in particolare sabato e domenica saranno due ottime giornate, ancora non fredde sulle cime per l’inversione termica. Sabato velature dense un po’ in tutto il centro sud, domenica più spazio al sole, con diradamenti anche nelle città del nord.
La zona di piogge e temporali che potete notare sulle mappe di precipitazioni, stazionerà principalmente sul mare, interessando la Corsica e marginalmente la Sardegna tirrenica, mentre nel corso di sabato pomeriggio e soprattutto domenica temporali anche forti potranno raggiungere le isole del basso Tirreno, specie Ustica, la Sicilia occidentale e le isole Egadi e Pelagie. Temporali e venti di burrasca ciclonici anche attorno alla Sardegna meridionale.
Temperature in calo domenica, al nord minime sui 4-6°C, localmente sui +2,+3°C, al centro 6-8°C, al sud 10-14°C, massime dai 10-12°C del nord a 20-22°C al sud.
Inizio settimana con ciclone subtropicale fra le isole?
Fra lunedì e martedì si rinvigorisce una circolazione depressionaria fra Sicilia e Sardegna, in parte stanno spuntando caratteristiche subtropicali al sistema. In queste due giornate, al nord piuttosto grigio umido e gradualmente più freddo, nuvoloso anche al centro sud, sistemi di temporali evolveranno fra Sicilia e Sardegna, localmente intensi ma ancora non dettagliabili. Venti tempestosi renderanno molto mossi i mari meridionali italiani.
Martedì pomeriggio aumentano le nubi anche sulle Alpi nelle zone di confine e compaiono prime nevicate, a quote di 1000-1300 m, e arrivano piogge e temporali anche al sud fra Calabria Basilica e sud della Puglia.
Mercoledì e giovedì neve in montagna, temporali al centro
A metà settimana probabile prima nevicata che imbianca di 5-20 cm le valli e passi alpini, prima neve anche in Appennino, a quote da definire, indicativamente 1300-1500 m. Al nord fase di piogge anche diffuse con giornate fredde, massime per la prima volta a una cifra, ovvero sotto ai 10°C, ma le minime in pianura sono comunque sopra zero gradi.
Sottolineiamo che non sono previste nevicate in pianura. Al centro sud passaggio di piogge e temporali anche organizzati. In relazione all’evoluzione della depressione, giovedì potrebbero proseguire piogge anche diffuse al nord, mentre altri scenari spostano al centro sud la zona più perturbata.
Marcata diminuzione delle temperature, zero termico temporaneamente in calo a 1000 m sulle Alpi, possibili fiocchi a tratti sugli 800 m, al nord fra 4 e 8°C circa, al centro sud rare o assenti le massime oltre i 20°C.
Terzo fine settimana di novembre freddo e instabile
Mappe meteo molto evolutive, ma con incertezze nei dettagli. Dovremmo comunque avere a che fare con perturbazioni e arrivo di masse d’aria più fredde, anche se l’aria polare più massiccia resterà sull’Europa centrale. Prematuri i dettagli, comunque avremo altre occasioni di neve su Alpi e Appennino e piogge irregolari lungo la penisola. Le mappe meteo ora non consentono di definire con precisione le zone più interessate e le intensità dei fenomeni.
Comunque sia, è chiaro che si va gradualmente verso l’inverno, e la seconda metà di novembre non di rado ha visto irruzioni fredde, a San Clemente l’inverno mette il dente, si usa dire. Avremo sorprese a fine mese? Seguiteci per gli aggiornamenti e dettagli.