Il meteorologo Luca Lombroso avverte: in arrivo temporali di neve in quattro regioni, rischio gelate tardive storiche?

Ultimi scampoli del lato mite della primavera poi irrompe il fronte polare con aria molto fredda per la stagione. Veloci rovesci di neve a bassa quota in Appennino centrale, poi variabilità e molto freddo. Attenzione alle brinate tardive, a rischio i raccolti ortofrutticoli?

Un proverbio dice “Aprile ti illude con il sole gentile, ma dietro l’angolo c’è il gelo sottile.” E ieri sicuro il sole è stato gentile e gradevole, la città più calda d’Italia è stata addirittura Bolzano, 23°C di massima ai piedi delle Alpi, stesso valore a Firenze. Mite tutta la pianura Padana, quasi tutte le città hanno toccato i 20°C. Nubi e locali deboli isolate piogge si osservavano solo all’estremo sud peninsulare.

Un tepore che ha fatto esplodere le fioriture delle piante da frutto, già in anticipo sul calendario, che così saranno ancor più esposte al ribaltone di massa d’aria che, come da proverbio, è dietro l’angolo.

Circolazione sinottica

Si consolida un anticiclone con massimo sul mare del Nord, conformato in blocco a omega. Sul suo fianco orientale la corrente a getto polare convoglierà un fronte freddo in transito domenica con traiettoria settentrionale, da cui il nord e il settore tirrenico risultano principalmente protetti, mentre il settore adriatico e marginalmente il nordest sono più esposti all’instabilità.

Altro elemento meteo vistoso nelle irruzioni fredde attese, il vento, che accentuerà la sensazione di freddo (wind chill). Qui la bora impetuosa prevista domenica da ECMWF.

Un secondo fronte polare transiterà poi martedì, con effetti soprattutto sul vento e ulteriore calo delle temperature.

Sabato mite, domenica crollo dei termometri

Poco da dire per la giornata di sabato, soleggiata e senza precipitazioni in quasi tutt’Italia, uniche locali eccezioni nelle zone interne del sud e Sicilia, con nubi medio alte e qualche piovasco nelle zone interne. Temperature tiepide che invogliano a vestirsi da mezza stagione avanzata, soprattutto al nord, con massime sui 22-24°C, ma la felpa deve essere a portata di mano al mattino, sera e soprattutto in vista del cambio radicale atteso domenica.

Domenica 6 aprile appunto nubi in aumento al nordest e lungo le regioni adriatiche centro meridionali, al nord fugaci rovesci con nubi anche molto minacciose, ma limitati al rapido passaggio frontale. Le maggiori precipitazioni si avranno su Abruzzo e Molise, fra il pomeriggio e la sera nevicate anche con attività temporalesca nelle montagne dell’Appennino centrale interno. Possibile travalicamento di alcuni temporali su parte di Campania e Calabria.

Marcato il calo di temperature nei valori massimi, al nord in molte zone di pianura ferme a 12-14°C, ma in Piemonte il fohn alpino le porta a 18-20°C. Al centro valori sui 14-16°C su Marche, Umbria Abruzzo e Molise, sui 18°C in Toscana, Lazio. Al sud e Sardegna 18-20°C. Minime ancora ovunque sopra gli zero gradi.

Lunedì e martedì instabili e freddi

Inizio settimana con condizioni si spiccata variabilità in tutt’Italia, più spazi di sole si avranno nella giornata di lunedì, mentre martedì le nubi formeranno a tratti addensamenti al veloce transito del secondo fronte freddo.

Nel complesso scarsi e fugaci i fenomeni; lunedì occasione di rovesci soprattutto in Sardegna e in serata.

Martedì rovesci anche nevosi interesseranno l’Appennino di Marche, Abruzzo e Molise, anche a quote relativamente basse per la stagione, 600-800 m. Qualche fugace comparsa di neve ventata anche sulle Alpi orientali. Nel complesso comunque fenomeni pittoreschi ma con scarsi apporti.

Un frutteto con il gelo per l'azionamento dell'irrigazione sotto chioma, tecnica di prevenzione gelate tardive. Attenzione alle gelate tardive, che potrebbero essere fra le più intense degli ultimi anni, compromettendo in particolare i frutteti in piena fioritura: a rischio in particolare pere, mele e pesche.

Giornate fredde con aria pungente per la stagione, minime dai 2-4°C al nord a 5-7°C al sud, ma localmente, al nord e anche al centro, scendono anche a 0,-1°C. Massime soli 10-12°C al nord, 12-14°C al centro, raramente 16°C al sud.

Attenzione alle gelate tardive intense a metà settimana

Mercoledì e giovedì si torna a prevalenza di sereno, anche con cielo limpido a tratti, grazie all’aria fredda e secca, al nord in Valpadana inconsueta ottima visibilità, da molte città si scorgono sia Alpi che Appennino.

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Le temperature minime tuttavia saranno in ulteriore calo con gelate o anche brinate diffuse al nord, anche se ora è difficile con dettaglio, in alcune zone di pianura si rischiano minime di -2,-4°C sia al nord che al centro. Forti gelate poi colpiranno i fondovalle agricoli alpini. Massime che risalgono leggermente, con forte contrasto fra il tiepido sole di aprile e l’aria fredda polare.