Questa settimana è previsto un importante cambiamento del tempo: questi saranno gli effetti del blocco scandinavo
Torna l’alta pressione con nebbie e smog al centro-nord, ma da venerdì cambia tutto: si forma un potente blocco anticiclonico russo-scandinavo. In arrivo aria fredda da est, neve in vista? Ecco cosa dicono i modelli.
È stato un weekend di maltempo più autunnale che invernale quello appena trascorso, a cavallo fra i giorni della Merla e la ricorrenza della Candelora, entrambi periodi ricchi di proverbi legati all’inverno e al freddo.
Ci sarebbe tanto da parlarne, nubifragi in Sicilia, niente meno che una supercella temporalesca nel messinese con alluvioni lampo, anche la tanto martoriata Romagna ha visto inusuali piene invernali e alcune piccole esondazioni per la fragilità del territorio dopo le ripetute alluvioni del 2023 e 2024. La neve ha fatto la sua comparsa su Alpi e Appennino, ma non certo a quote basse come ci si aspetterebbe in questa stagione.
Ora però ci concentriamo sulle previsioni e sulla tendenza per la settimana, per vedere se tornano condizioni veramente invernali.
Situazione sinottica
Al nord si sta consolidando un anticiclone che ha massimo sul centro Europa, con un vasto campo di alta pressione che va dall’Atlantico subtropicale fin verso la Scandinavia. Questa potrebbe essere la novità dei prossimi giorni: ad alte latitudini si rafforzerà un massimo che, a medio termine, potrebbe portare aria fredda verso l’Italia.
Al centro-sud rimane una residua circolazione ciclonica al suolo, blanda e chiusa nel suddetto anticiclone, con la presenza di una saccatura in quota responsabile del maltempo di ieri in Sicilia. Questa depressione andrà comunque gradualmente colmandosi e per qualche giorno gran parte d’Italia vedrà condizioni via via più stabili.
Inizio settimana stabile in quasi tutta l'Italia
Martedì 4 febbraio troviamo al mattino le ultime deboli piogge, irregolari, fra Calabria e Sicilia orientale.
Il resto d’Italia vede una giornata in molte zone soleggiata, al solito con qualche eccezione nella conca padana, nubi basse ristagneranno in particolare sul Piemonte orientale e meridionale, foschie in aumento nel resto della pianura nord, ma bel sole splendente su tutto l’arco Alpino e Appenninico.
Mercoledì 5 e giovedì 6 giornate analoghe, tempo anticiclonico, in molte zone d’Italia ci sarà sole, ma al nord le foschie si addensano e mischiano allo smog in aumento. Qualche piovasco residuo è possibile nel sud della Sicilia. Bella giornata su tutte le montagne italiane.
Quanto alle temperature, la caratteristica saliente sarà la marcata escursione termica al centro nord, con mattine fredde e anche deboli gelate, Tmin fra 0 e -2°C ma per inversioni termiche, massime diurne sopra la media, 12°C al nord, 14-16°C al centro. Al sud minime più alte, +4,+5°C, massime sui 15-16°C.
Primi cambiamenti venerdì 7 febbraio
Venerdì 7 febbraio un piccolo vortice moderatamente freddo e retrogrado richiamerà aria umida mediterranea e porterà aria polare sull’Italia. Non vi è al momento la gelida aria artica. Tuttavia questa situazione porterà nubi fra la Sardegna, Toscana e marginalmente le altre regioni centrali e quindi al nord, fra Liguria, basso Piemonte ed Emilia Romagna.
In queste regioni avremo anche precipitazioni, con possibile ritorno di neve a quote medio basse lungo l’Appennino. Difficile ora precisare la quota esatta, ma pare esclusa la pianura padana. Rovesci raggiungeranno anche le regioni meridionali ioniche. Temperature in calo nelle massime ma paradossalmente entrando aria fredda ma anche nubi aumentano le minime.
Aria fredda nel fine settimana
Sabato 8 febbraio al nord coperto e deboli precipitazioni in movimento verso le Alpi, con probabile neve oltre 500-600 m. Al centro molte nubi ma scarse precipitazioni, mentre al sud avremo piovaschi e anche rovesci collocati ora dai modelli sulla Sicilia, Calabria e marginalmente Basilicata. Rovesci anche in Sardegna. Situazione comunque incerta nei dettagli.
Infine domenica 9 febbraio, vedrà in molte regioni un diradarsi parziale delle nubi ma ancora precipitazioni ora indicate dai modelli sul Piemonte, con neve a bassa quota, nonché in Sicilia orientale.
Domenica con le schiarite temperature minime in calo al nord e al centro, tornano le gelate, al momento però senza condizioni definibili gran gelo come qualcuno parla.
Irruzione fredda nella seconda settimana di febbraio?
Qualche segnale di irruzione fredda più importante si delinea a medio termine lontano, nelle mappe a 8-10 giorni e negli scenari a 15 giorni. Quello che pare chiaro è il consolidamento di un anticiclone con massimo anche di 1050 hPa sulla Scandinavia, condizione spesso foriera di irruzioni anche storiche.
È però incerta la morfologia dell’anticiclone nonché l’entità e area colpita dall’irruzione fredda. Diciamo che è lecito attendersi un periodo più freddo, prematuro stimare l’entità del gelo ma non pare certo da irruzioni storiche. Del tutto fuori luogo ipotizzare ora eventuali nevicate in pianura, non vi resta che seguirci per capire come evolverà questa situazione.