Il meteo della settimana, ancora instabilità. Tornerà la Neve? Scopriamo dove
Si è aperta la cosiddetta porta atlantica e sull’Italia stanno arrivando continui flussi perturbati alternati a brevi tregue. La situazione si manterrà instabile almeno per questa settimana, scopriamo quindi che tempo ci attende.
L’ennesima perturbazione sta interessando l’Italia, in particolare le regioni centrali, proprio in questo momento, e sicuramente non sarà l’ultima della settimana.
Ormai è dalla fine del mese scorso che sulla nostra penisola giungono continui flussi perturbati dall’Atlantico, si è aperta la cosiddetta porta atlantica.
Dalla seguente mappa animata basata sul modello europeo ECMWF possiamo vedere le precipitazioni, sia pioggia che neve, previste sul nostro paese nei prossimi giorni.
Notiamo quindi che al momento e per tutta la giornata odierna i fenomeni insisteranno soprattutto sulla Sardegna e sulle regioni centro-meridionali ma nel corso delle ore tenderanno a spostarsi gradualmente verso sud, infatti domani la perturbazione interesserà le regioni meridionali.
Ancora allerte per condizioni meteorologiche avverse
Per oggi i fenomeni più intensi sono previsti sui settori tirrenici e nelle aree interne delle regioni adriatiche, in particolari tra Lazio e Campania e nelle zone interne abruzzesi e molisane, dove infatti è presente l’allerta gialla della protezione civile per rischio temporali e per rischio idrogeologico, mentre domani le regioni maggiormente colpite dal maltempo saranno la Puglia, la Basilicata, la Calabria e ancora la Campania.
Una volta passata questa perturbazione sembrerebbe arrivare una parentesi stabile ma se notiamo bene già da giovedì 9 novembre possiamo vedere affacciarsi una nuova perturbazione sulle regioni nord-occidentali che non solo porterà condizioni di diffuso maltempo in estensione da nord-ovest verso sud-est, ma anche nuovi crolli termici.
Di seguito riportiamo la previsione sull’anomalia termica in Italia per le ore 14:00, ossia durante le ore più calde della giornata, di venerdì 10 novembre, sempre basata sul modello europeo ECMWF.Praticamente su tutte le regioni tirreniche, sulla Sardegna e sulle regioni settentrionali, in particolare quelle occidentali, le temperature previste presentano un’anomalia negativa, ovvero si registreranno valori più bassi rispetto a quelli tipici per questo periodo dell’anno, con punte anche 9 gradi al di sotto della media in Valle D’Aosta.
La neve tornerà sui nostri rilievi
Questi nuovi crolli termici faranno sì che le precipitazioni assumano carattere nevoso non solo lungo l’arco alpino ma localmente anche sulle maggiori cime appenniniche, specie su quelle centrali.
Non solo, associate a questo maltempo avremo anche un rinforzo della ventilazione. I venti saranno diffusamente da moderati a forti, anche stavolta soprattutto sui settori tirrenici, e potranno portare nuovamente mareggiate lungo le coste esposte.
Tra il fine settimana e l’inizio della prossima settimana anche questa perturbazione si sposterà verso est e lascerà il nostro territorio nazionale, facendoci vivere una nuova tregua dal maltempo (anche se permarrà una certa variabilità atmosferica) che secondo la tendenza meteo dovrebbe durare all’incirca fino a metà della prossima settimana.