Il ciclone 'Daniel' scivola verso sud intensificandosi, gravi rischi per la costa libica
Purtroppo per le coste libiche “Daniel” potrebbe rappresentare un grosso problema, in termini di venti forti, mareggiate e forti temporali. Quasi tutti i grandi centri di calcolo internazionali prevedono nelle prossime ore un ulteriore intensificazione del ciclone.
Dopo aver favorito precipitazioni di carattere eccezionali in gran parte della Grecia orientale e prodotto qualche temporale sulla Sicilia orientale, il ciclone subtropicale “Daniel” sta scivolando in direzione del mar Libico, sopra acque superficiali ancora molto calde.
Restando ancora in mare, in un ambiente favorevole, il ciclone rischia di degenerare, addirittura rischiando di evolvere in un vero e proprio “medicane”, seppur per poche ore, rappresentando una seria minaccia per le coste della Libia.
Il rafforzamento delle ultime ore
Nelle ultime ore la depressione subtropicale “Daniel” si è rafforzata, grazie alla presenza di convezione profonda sul quadrante nord e ovest del sistema. Il deflusso in quota, già presente nella mattinata di ieri, con gli outflow fino alle coste orientali della Sicilia, deponeva a favore di un suo rinforzo.
L'attività temporalesca molto intensa ha favorito una diminuzione della pressione atmosferica dentro il centro di “Daniel”, con un conseguente rafforzamento dei venti nell'area attorno l'occhio (i venti più forti non dovrebbero superare un raggio di 50 60 km dal minimo). Soprattutto sul quadrante nord e ovest, dove già ieri, come mostravano i dati del satellite Ascat, il vento superava gli 80 km/h, sul lato settentrionale e occidentale del ciclone.
In queste ore la costante attività convettiva presente sul lato nord e occidentale del piccolo ciclone subtropicale sta contribuendo a trasferirà aria calda e umida al centro del sistema, rafforzandolo gradualmente. In questi casi, la compensazione all’alleggerimento della colonna d’aria avviene dal basso, essendo la sovrastante stratosfera molto più stabile.
Evoluzione per le prossime ore
Nelle prossime ore il sistema diverrà a tutti gli effetti una tempesta subtropicale (presto per parlare di medicane) che troverà nutrimento dalle calde acque del mar Libico, provando addirittura a chiudersi. Non è del tutto escluso vedere entro la prossima notte un anello di convezione completo attorno l'occhio, in questo caso potrebbe assumere caratteristiche più marcatamente tropicali.
Ma il “wind shear”, moderato sul quadrante più orientale di “Daniel”, continua a tagliare gli imponenti cumulonembi in continuo sviluppo all’interno della piccola depressione. E’ proprio per la presenza di questo “shear” del vento che “Daniel” ancora non è riuscito a degenerare in un “medicane”, assumendo una convezione decisamente più simmetrica.
Il “landfall” atteso domani in Libia
Purtroppo per le coste libiche “Daniel” potrebbe rappresentare un grosso problema, in termini di venti forti, mareggiate e forti temporali. Quasi tutti i grandi centri di calcolo internazionali prevedono nelle prossime ore un ulteriore intensificazione del ciclone, che aspirerà un enorme quantità di calore latente direttamente dalle ancora caldissime acque del Golfo di Sirte, i cui valori raggiungono i +27°C, localmente pure punte di +28°C.
Con molta probabilità “Daniel” raggiungerà le coste libiche, sulle coste occidentali della Cirenaica, nel corso del primo pomeriggio di domani, atterrando nell’area a sud di Bengasi, allo status di tempesta subtropicale.
Al momento del “landfall” forti temporali e venti molto forti, fino a 80-90 km/h, sferzeranno tutta la parte occidentale della Cirenaica e il Golfo della Sirte, dove peraltro si verificheranno pure delle mareggiate e possibili mini “storm surge”, capaci di inondare le aree costiere.
Nel pomeriggio, penetrando verso l’entroterra desertico della Cirenaica il piccolo ciclone tenderà rapidamente a dissiparsi, con una latente circolazione ciclonica in media troposfera che produrrà ancora dei rovesci sul nord della Cirenaica e sulle coste nord-occidentali egiziane, nella mattinata di lunedì.