Previsioni meteo, il caldo diventa attore protagonista
Nei prossimi giorni non mancheranno fenomeni d’instabilità ma la circolazione atmosferica sta per proporre sull’Italia una lunga fase calda che potrebbe durare fino ai primi di giugno
In varie zone d’Italia l’instabilità presente da diversi giorni dà l’impressione che la stagione faccia i capricci, non abbia intenzione di assumere quei connotati che tanti si aspettano considerando la primavera una sorta di anticamera dell’estate, convinzione impropria. Questo è uno degli aspetti più evidenti di come il cambiamento climatico stia condizionando la nostra percezione del tempo meteorologico.
Perché a ben guardare i dati solo la Sicilia e la Sardegna viaggiano su valori di temperatura lievemente inferiori alle medie del periodo. Una parte del centro, il versante tirrenico per la precisione, registra fino ad oggi valori nella media mentre settentrione e versante adriatico sono invece stabilmente al di sopra della media da molte settimane.
Nei prossimi giorni i modelli indicano l’inizio di un periodo caldo per gran parte d’Italia che potrebbe protrarsi fino ai primi di giugno, da domenica i termometri dovrebbero portarsi diffusamente su valori massimi compresi tra 28 e 31°C da nord a sud.
Gli “spaghetti” parlano chiaro!
Maghi e fattucchiere cercano di svelare il futuro con intrugli e formule misteriose, noi che studiamo l’evoluzione meteorologica possiamo contare su un ottimo alleato: gli “spaghetti”, un termine gergale riferito ad uno strumento d’indagine a medio e lungo termine molto efficace.
In breve, il sistema funziona così: si effettua una corsa del modello principale con il massimo di dettaglio permesso dal modello stesso. Successivamente si effettuano altre corse del modello con dati iniziali leggermente modificati e con una definizione più bassa per abbreviare i tempi di calcolo. Il risultato è un fascio di scenari possibili riferiti ad una grandezza, ad esempio la temperatura alla superficie isobarica di 850 hPa (circa corrispondente ai 1500 metri di quota). Come naturale le linee che rappresentano i vari scenari tendono a divergere via via che ci si allontana dall’istante iniziale. Se gli scenari tendono a mantenere comunque una certa coesione si valuta la probabilità più o meno elevata che gli eventi si possano effettivamente verificare.
Per questo oggi vi propongo uno schema semplificato del fascio di scenari su base Ensemble GFS (modello numerico globale americano) relativo alla temperatura a 1500 metri circa sulla città di Roma tra oggi e parte della prima decade di giugno. La linea bianca rappresenta la media storica 1981/2010 mentre il nastro rosso-viola è l’insieme degli scenari più importanti dell’analisi.
Al di là delle considerazioni sull'affidabilità che decresce progressivamente, il grafico ci porta a due riflessioni interessanti: la prima è relativa ai prossimi giorni, scenari molto vicini e notevole rialzo termico stimabile con buona attendibilità. Il secondo rilievo importante è il fatto che, nonostante la divergenza degli scenari, quasi tutti mostrano la tendenza a rimanere comunque al di sopra della media fino al 7/8 giugno.
Da sabato 28/30 gradi per tutti!
Passando all’analisi del principale modello di previsione numerica di cui disponiamo, quello europeo di Reading (ECMWF), possiamo plasticamente osservare come quanto indicato dagli “spaghetti” si traduca sulle carte meteorologiche in quota in un contributo di aria con matrice africana indirizzato dalla disposizione dei campi di pressione verso l’Italia.
La situazione europea più generale è molto complessa, spicca l’anticiclone sul nord Europa presente da parecchi giorni ed il tentativo di onda africana sui mari italiani. Poi c’è un campo depressionario tra il golfo di Biscaglia e la Penisola Iberica che da un lato favorisce la risalita di masse calde verso i mari italiani e dall’altro permette infiltrazioni di aria umida e a tratti instabile.
Ci concentreremo con più dettaglio sulle previsioni per il week-end ma lo scopo dell’aggiornamento odierno è indicare la tendenza verso un riscaldamento apprezzabile del clima su tutte le regioni italiane a partire da venerdì/sabato, il possibile concretizzarsi di una fase ben più calda della media del periodo, con valori massimi compresi tra 28 e 31 gradi sulle zone pianeggianti, che potrebbe durare per oltre 10 giorni. Il contesto rimarrà tuttavia favorevole all'innesco di fasi più instabili con rovesci e temporali sparsi, specie nelle ore più calde della giornata e nelle zone interne, soprattutto al centronord.