Una grande ondata di freddo e neve irromperà a breve sull'Europa: in questa data potrebbe raggiungere l'Italia
Un blocco di aria fredda di lontane origini polari invaderà gran parte dell’Europa, causando condizioni di maltempo dalle caratteristiche invernali, con il ritorno della neve a bassa quota, anche sul nostro Paese.
Dopo la veloce ondata di freddo che nel weekend ha interessato le regioni centro-meridionali, riportando la prima neve di stagione fino a bassa quota sull’Appennino, e sui monti della Sicilia settentrionale (soprattutto Nebrodi ed Etna), la nuova settimana inizierà all’insegna di una spiccata dinamicità atmosferica.
Difatti, nel corso della settimana, un vasto blocco di aria fredda di lontane origini polari invaderà gran parte dell’Europa, causando condizioni di maltempo dalle caratteristiche invernali, con il ritorno della neve a bassa quota, se non fino in prossimità del piano su alcune nazioni.
Anticiclone di blocco sull’Atlantico
Questo cambiamento sarà agevolato dallo sviluppo, sul Nord Atlantico, di un imponente promontorio anticiclonico di blocco, che dalle medie latitudini atlantiche si estenderà fino alla Groenlandia. Lungo il bordo orientale di questa impalcatura anticiclonica scivolerà dell’aria piuttosto fredda, di origine artica, che dal Mar di Groenlandia si catapulterà verso il cuore del continente.
Ciò produrrà un netto abbassamento delle temperature e condizioni meteorologiche instabili in molte aree del continente, inclusi i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ancora piuttosto tiepido per la stagione.
Trattandosi di una massa d’aria di origini artiche, soprattutto in quota, manterrà le sue caratteristiche gelide, producendo molta instabilità (moti convettivi) durante il transito sopra l’oceano o mari più caldi in superficie.
Gli effetti sull'Europa: nevicate anche abbondanti
L’aria fredda in discesa dall’Artico, interagendo con i sistemi frontali in continuo sviluppo sull’Atlantico settentrionale, produrrà nevicate, anche molto abbondanti, in diversi Paesi dell’Europa settentrionale e centrale, incluse le Isole Britanniche.
La neve, nel corso della settimana, potrebbe raggiungere il piano anche in Paesi come Francia, Germania e Belgio e abbondanti nevicate sulle Alpi, soprattutto lungo i confini italiani, svizzeri e francesi.
Si prevedono inoltre forti tempeste di vento, inasprite pure dai contrasti termici generati dal fronte freddo in arrivo.
Cosa accadrà in Italia?
In Italia gli effetti di questa discesa termica si vedranno molto gradualmente, venendo preceduta dal passaggio di diversi sistemi frontali atlantici che porteranno piogge da Nord a Sud, e nevicate in montagna.
Domani la perturbazione che interessa oggi il centro-nord scivolerà al centro-sud, causando piogge, rovesci e temporali, soprattutto sui settori tirrenici. Sulle Alpi si rivedrà la neve, a quote sempre più basse. Le temperature caleranno bruscamente, ad iniziare dal Nord, e in seguito pure al meridione.
Attenzione al forte maltempo per l’Immacolata
La parte più consistente di questo blocco di aria fredda dovrebbe sfogare sul Mediterraneo, principalmente dalla porta del Rodano (Mistral), entro il prossimo weekend, rischiando di innescare un processo ciclogenetico sottovento alle Alpi.
Mentre le regioni di Nord-Ovest, invece, rischiano di essere saltate dall’ondata di maltempo, trovandosi sotto intensi venti di Foehn, di caduta dalle vallate alpine.
Se tutto verrà confermato dal nostro modello di riferimento, basato su dati del centro di calcolo europeo ECMWF, al meridione si potrebbe aprire una fase di maltempo davvero severo, con precipitazioni anche molto abbondanti lungo le coste del medio-basso Tirreno, e nevicate su gran parte dell’Appennino centro-meridionale, inclusi i rilievi della Sicilia settentrionale (sarebbe una buona notizia per gli impianti sciistici dell’Etna).
Attenzione al rischio venti forti
Lo sviluppo possibile di questo minimo sottovento sui mari attorno l’Italia rischia di attivare forti venti burrascosi, soprattutto di libeccio, ponente e maestrale, in gran parte del nostro territorio nazionale, proprio in concomittanza con le festività dell’Immacolata, giorno molto importante che segna l’inizio del Natale.
Inoltre tale ventilazione, eccedendo la soglia di attenzione, rischia di rendere tutti i mari che circondano la nostra Penisola, da molto mossi ad agitati, fino a molto agitati i mari attorno la Sardegna e la Sicilia, con onde alte anche più di 5 metri.
Insomma, in attesa di ulteriori conferme in arrivo dai modelli matematici, si prospetta un weekend molto turbolento, tipicamente invernale. Del resto l’inverno meteorologico è iniziato solo ieri.