Gli scienziati della NOAA confermano l'arrivo di La Niña: quali gli effetti sul meteo in Italia?

L’arrivo di La Niña, oltre che sul clima, può avere conseguenze significative su vari settori, inclusa l’economia del nostro Paese che sarà influenzata dai fenomeni meteorologici indotti da questo fenomeno atmosferico.

La Niña
Decine di studi di letteratura scientifica hanno dimostrato come anche il fenomeno della Niña ha pesanti ripercussioni sul clima globale, inclusa l'Italia.

Come avevamo scritto in questo articolo il fenomeno atmosferico della Niña è ufficialmente entrato in vigore, come riconosciuto dal Noaa, la prestigiosa agenzia statunitense che studia il clima e gli oceani.

I fenomeni climatici globali come El Niño e La Niña hanno avuto un impatto significativo sul clima terrestre, influenzando temperature, precipitazioni e modelli atmosferici in tutto il mondo.

Cos'è La Niña?

La Niña è un fenomeno climatico che si verifica nel Pacifico centrale ed equatoriale, caratterizzato da un anomalo raffreddamento delle acque superficiali oceaniche. È l'opposto di El Niño, che invece si manifesta con un riscaldamento anomalo.

La Niña si innesca a causa di un rafforzamento dei venti Alisei, che spingono le acque calde verso l’Asia e favoriscono l’emersione di acque fredde dalle profondità oceaniche lungo le coste occidentali del Sud America.

Questo fenomeno non si limita a influenzare il clima nelle regioni del Pacifico, ma causa ripercussioni su scala globale, modificando i flussi atmosferici e i modelli meteorologici.

L’impatto globale di La Niña

Decine di studi di letteratura scientifica hanno dimostrato come anche il fenomeno della Niña ha pesanti ripercussioni sul clima globale. Fra queste piogge più intense nel Sud-Est Asiatico, in Australia e in parte del Sud America.

La Niña
L’arrivo di La Niña può avere conseguenze significative su vari settori. In primis sull’agricoltura, visto che le temperature più fredde e le piogge abbondanti possono influenzare i raccolti, riducendo la resa di alcune colture sensibili al clima.

Mentre dall’altra parte del Pacifico si hanno prolungati periodi di siccità in alcune aree degli Stati Uniti e in Africa meridionale, che comportano la sensibile riduzione delle risorse idriche.

Inoltre la in alcune aree degli Stati Uniti e in Africa meridionale la Niña può incentivare le ondate di freddo, garantendo temperature medie più fredde del normale. Le ondate di freddo più intense che hanno colpito l’America meridionale si sono avute generalmente negli anni di Niña.

Le conseguenze de La Niña in Italia

Sebbene l’Italia si trovi lontana dal Pacifico, gli effetti di La Niña si riflettono anche sul clima europeo, compreso quello del Mediterraneo.

La connessione tra questo fenomeno e il clima italiano avviene attraverso alterazioni nei sistemi di pressione atmosferica, in particolare nella corrente a getto e nello sviluppo delle onde di Rossby.

Quest’ultime spesso si sviluppano nell’area del Pacifico, e spostandosi verso il Nord America, si muovono verso l’Atlantico e l’Europa, influenzando in modo diretto l’area del Mediterraneo, e quindi anche l’Italia.

Impatti di La Niña sul clima globale.
Spesso durante le fasi di Niña moderata sull’Atlantico settentrionale si possono formare dei grossi blocchi anticiclonici lungo i meridiani sul Nord Atlantico, capaci di catapultare sull’Europa masse d’aria fredde, direttamente provenienti dalle latitudini polari o artiche.

Spesso durante le fasi di Niña moderata sull’Atlantico settentrionale si possono formare dei grossi blocchi anticiclonici lungo i meridiani sul Nord Atlantico, capaci di catapultare sull’Europa masse d’aria fredde, direttamente provenienti dalle latitudini polari o artiche.

La presenza di anticicloni fra l’Atlantico settentrionale e l’Europa centro-settentrionale può favorire, specie in primavera, fasi molto piovose sulle coste del basso Mediterraneo. Questa potrebbe essere una buona notizia per tutte le regioni del Sud Italia, Sicilia in testa, colpite dalla siccità.

Inoltre durante gli autunni e gli inverni caratterizzati dalla Niña il “getto polare” tende a deviare verso sud, portando aria artica o polare-marittima verso il continente europeo. Questo scenario potrebbe tradursi in maggiori probabilità di nevicate, anche a quote relativamente basse.

Inverni più freddi con la Niña.
Durante gli autunni e gli inverni caratterizzati dalla Niña il “getto polare” tende a deviare verso sud, portando aria artica o polare-marittima verso il continente europeo.

Ed estati che possono risultare un po’ meno calde (come temperature medie), e maggiormente instabili, soprattutto sulle regioni settentrionali, con un’attività temporalesca più frequente su Alpi, Prealpi, Pianura Padana e Appennino, accompagnata da fenomeni violenti (grandinate, raffiche di vento, precipitazioni con elevati rain/rate).

Effetti economici e sociali in Italia

L’arrivo di La Niña può avere conseguenze significative su vari settori. In primis sull’agricoltura, visto che le temperature più fredde e le piogge abbondanti possono influenzare i raccolti, riducendo la resa di alcune colture sensibili al clima.

Impatti di non poco conto si hanno pure sul turismo invernale, dato che le nevicate più frequenti potrebbero favorire il turismo nelle località sciistiche, contribuendo positivamente all’economia delle zone montane.

Mentre sul piano puramente energetico un inverno rigido potrebbe aumentare la domanda di energia per il riscaldamento, con possibili impatti sui costi e sulla gestione delle risorse.