Forte ondata di gelo verso l'America, sarà un bianco Natale!
Un nuovo cambio di pattern sull'area asiatica comporterà un riassetto del vortice polare che con uno dei suoi lobi si verserà sul nord America, originando una intensa ondata di gelo per le festività natalizie.
Nei prossimi giorni, proprio sotto Natale, assisteremo a un cambio di pattern a livello emisferico, che andrà a deformare la struttura del vortice polare, favorendo l’avvento di una intensa ondata di gelo sul continente nord americano.
Questo importante cambio di circolazione sarà favorito da una notevole accelerazione del “getto polare”, che accoppiandosi con il “getto subtropicale”, uscirà con gran forza dalle coste della Cina orientale e dal Giappone, per dipanarsi velocemente sul Pacifico settentrionale occidentale, con un poderoso “jet streak”.
Il Mountain Torque Positivo smuove le acque
L’accelerazione della “corrente a getto”, sopra i cieli della Cina e del Giappone meridionale, sarà prodotta dal fenomeno di “Mountain Torque Positivo”, che si sviluppa nell’area poco ad est della catena montuosa dell’Himalaya.
In pratica la coppia di forze di pressione che si genera lungo la catena montuosa dell’Himalaya, con un’area di alta pressione a nord e una circolazione di bassa pressione a sud, tende ad opporsi al movimento di rotazione della Terra.
Ciò fa in modo che per la conservazione del momento angolare la quantità di moto che si sviluppa si sposta verso est, andando così a intensificare la “corrente a getto”, che dall’Asia orientale si muove, molto velocemente, in direzione del nord Pacifico.
Ondata di gelo verso il nord America
In questo caso, la rimodulazione della “corrente a getto”, sul nord Pacifico, andrà ad alimentare un robusto anticiclone dinamico, che posizionerà il proprio centro di massa tra il mare della Siberia Orientale e il mare di Beaufort.
Sarà proprio questo imponente anticiclone a richiamare, lungo il suo bordo orientale, una massa d’aria gelida, d’estrazione artica, che dalla Calotta polare si verserà verso il Canada centrale, per poi raggiungere entro Natale buona parte degli States continentali, provocando un brusco calo termico.
Secondo gli ultimi calcoli dei simulatori numerici già da metà settimana questa massa di aria gelida, ora accasata sulla Calotta artica, comincerà gradualmente a muoversi verso il Canada e il nord degli Stati Uniti, determinando un brusco raffreddamento e l’avvento di nevicate, anche particolarmente intense, che ammanteranno di neve fresca il Middle East e gli Stati che si affacciano sull’area dei Grandi Laghi, nel periodo di Natale.
Le masse d’aria piuttosto gelide, d’estrazione artica (provenienti direttamente dal mar Glaciale Artico), facenti capo alla circolazione ciclonica del vortice polare che scivolerà con uno dei suoi “lobi”, sulla Baia di Hudson, determineranno un forte raffreddamento, inizialmente in tutti gli Stati del Canada occidentale, dalla British Columbia fino al Saskatchewan, dove probabilmente i termometri potranno scendere sotto i -40°C.
Un bianco Natale per gli States
Parte di quest’aria gelida, fra giovedì 22 e venerdì 23 dicembre, si verserà anche sul nord degli Stati Uniti, investendo il North Dakota, South Dakota, Wisconsin, Minnesota e Michigan, dove i termometri potranno scendere sotto i -15°C -20°C, con picchi prossimi ai -25°C -30°C.
In modo particolare fra il Minnesota e il Wisconsin, dove nei prossimi giorni, con lo scivolamento del nucleo di aria molto gelida, caratterizzato da isoterme prossime ai -25°C -28°C alla quota di 850 hPa. Probabilmente fra il Montana e il North Dakota scivoleranno isoterme veramente gelidissime, fino alla -30°C -32°C. Il gelo farà ghiacciare la superficie dei principali specchi lacustri e bacini fluviali, fra Canada e Stati Uniti settentrionali.
Ecco dove nevicherà A Natale
Le masse d’aria artiche, discendenti dall’Artico canadese, scivolando in direzione degli Stati Uniti centrali andranno ad alimentare un esteso sistema frontale, a prevalente carattere freddo, che dagli USA centro-meridionali si spingerà verso l’East Coast, sotto la spinta di un intenso flusso nord-occidentale, particolarmente attivo nella media troposfera.
Questo sistema frontale scorrerà lungo la linea di demarcazione fra l’aria gelida d’estrazione artico canadese, che affonda verso gli USA centrali, e le masse d’aria più tiepide e umide, di origine sub-tropicale marittima, che dall’Atlantico e dal Golfo saliranno verso la Florida e gli States sud-orientale, attraverso una moderata ventilazione sud-orientale.
Spostandosi verso l’East Coast il sistema frontale darà origine a nevicate diffuse su tutto il New England, imbiancando sotto Natale città come Philadelphia, New York e Boston.
Da noi l'arrivo del gelo sul continente americano non sarà di certo una buona notizia. Visto che di solito queste configurazioni comportano un ispessimento del "gradiente termico" (e di geopotenziale) fra le latitudini artiche e quelle medie atlantiche, con una conseguente ripresa dei flussi miti zonali in direzione dell'Europa e dell'area mediterranea.