Flusso atlantico scatenato causa El Niño, ci aspetta un'altra settimana di maltempo?
Il flusso atlantico continuerà a essere il protagonista assoluto del tempo sull'Europa, con nuove perturbazioni in vista per l’Italia. Ci aspetta una settimana con nuove piogge e temporali, ecco dove.
Dopo la severa fase di maltempo dei giorni scorsi, che ha provocato molte criticità sulle regioni del centro-nord, culminate con il grave evento alluvionale in Toscana, tra le province di Prato e Firenze, anche nei prossimi giorni l’Italia continuerà ad essere funestata dal maltempo.
Difatti, sull’Atlantico settentrionale, rimane particolarmente attivo il flusso perturbato oceanico, con nuove perturbazioni e sistemi frontali, pronti a raggiungere l’Europa occidentale, interessando da vicino pure l’Italia, dove si attendono nuove intense precipitazioni.
Lo zampino di El Niño
Con molta probabilità, dietro un flusso atlantico così intenso, e un “getto polare” molto forte, c’è lo zampino del fenomeno atmosferico di El Niño, attivo sull’oceano Pacifico equatoriale. In questo momento l’intensa attività convettiva tropicale, sul Pacifico tropicale, sta rilasciando in troposfera enormi quantità di calore latente, che vanno ad inasprire il “gradiente termico” con le latitudini polari, sempre più fredde in questo periodo dell’anno.
In particolare sull’Asia orientale, cosi come sul Canada centro-orientale, si sono instaurate delle vastissime aree con valori di geopotenziali in quota estremamente bassi, in grado di produrre dei formidabili “gradienti di geopotenziale” che hanno alimentato ulteriormente il ramo principale del “getto polare”, imprimendogli forza e velocità lungo l’intero emisfero, specie fra Pacifico e Nord Atlantico.
Tale forte “gradiente di geopotenziale” in quota, che si è venuto ad innescare fra i territori della Siberia orientale e la Cina centrale, ha prodotto possenti “Jet Streaks” che dal Pacifico occidentale, con massimi di velocità di oltre i 320-350 km/h alla quota di 250 hPa, si sono estesi molto velocemente sopra i cieli del Canada e degli USA settentrionali, prima di versarsi sull’Atlantico occidentale, inibendo così le spinte meridiane dell’anticiclone delle Azzorre.
In sostanza, la presenza di un “getto polare” molto forte, rinvigorito da questi “gradienti di geopotenziale” attivi fra l’Asia orientale ed il nord America, con intensi “Jet Streaks” che si sono distribuiti fra il Pacifico settentrionale e l’Atlantico orientale, fino all’Europa orientale, favorendo lo sviluppo di cicloni extratropicali molto profondi, come il caso del recente ciclone Ciaran.
Cosa ci aspetta in settimana?
Il flusso atlantico continuerà a essere il protagonista assoluto del tempo sull'Europa, con nuove perturbazioni in vista per l’Italia. Proprio ad inizio settimana sull’Atlantico settentrionale si svilupperà un nuovo profondissimo ciclone extratropicale, fra Groenlandia e Islanda, con valori di pressione davvero molto bassi.
Sarà questo centro di bassa pressione a veicolare sull’Italia le nuove perturbazioni, che fra lunedì 6 e martedì 8 novembre porteranno nuove piogge, in particolare sulle regioni settentrionali e sui settori tirrenici.
Un occhio di riguardo va dato al sistema frontale che fra martedì e mercoledì attraverserà l’Italia, portando piogge, anche consistenti, stavolta maggiormente al centro-sud. Difatti, proprio fra martedì e mercoledì, rovesci e temporali potranno interessare regioni come la Campania, la Calabria, Sardegna, Sicilia, Puglia e Basilicata.
A seguito di questo fronte affluirà aria più fredda dall’Atlantico che farà abbassare le temperature, anche al centro-sud, dove si respirerà un clima decisamente più autunnale. Giovedì 9 è attesa una breve pausa asciutta, in attesa di una nuova perturbazione in arrivo, con molta probabilità venerdì 10 novembre.