È imminente: finalmente tornano le piogge nella Sicilia colpita dalla siccità, le previsioni del modello di Meteored
A differenza delle ultime deboli perturbazioni degli ultimi mesi, questa sarà capace di produrre piogge per tutto il territorio isolano, incluse le aree più interne, quelle maggiormente colpite dalla siccità.
La siccità in Sicilia si è fatta sempre più estrema, tanto che lo stesso governatore dell’Isola ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza. Purtroppo, dopo svariati inverni di fila, caratterizzati da scarse precipitazioni, ben al di sotto delle medie climatologiche, in Sicilia, il grave deficit idrico accumulato, sta mettendo in ginocchio l’economia agricola dell’isola.
La siccità sta avendo durissime conseguenze sull’agricoltura, in particolare sul settore vitivinicolo e sugli allevamenti di bestiame. La prolungata mancanza di piogge, soprattutto sulle aree più interne della regione, fra ennese, nisseno, agrigentino e palermitano, sta impedendo di raccogliere acqua per irrigare i terreni. Buona parte della produzione cerealicola ormai è andata persa.
Le zone dove la siccità è divenuta estrema sono quelle che comprendono tutta l'area del bacino del Simeto, porzioni consistenti delle province di Enna e di Caltanissetta, l'area tra il Palermitano interno e i monti Sicani e la parte più meridionale della provincia di Trapani.
Razionamento idrico per 1 milione di siciliani
In questo momento sono quasi 1 milioni i siciliani che dovranno fare i conti con un piano di razionamento che prevederà la riduzione forzata di forniture d’acqua potabile da parte di Siciliacque, la società che gestisce le reti idriche dell’isola, in 93 Comuni nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani, dove già nelle scorse settimane era stata razionata l’acqua potabile. Sono previste riduzioni della portata d’acqua fra il 10% e il 45%, con punte maggiori in 15 centri del nisseno e dell’agrigentino.
Un ciclo siccitoso che va avanti da quasi 5 anni
La Sicilia è una regione che ciclicamente soffre periodi di siccità, ma sono rari quelli lunghi come quello in corso. Secondo la Regione, “il 2023 è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo e anche i primi mesi di quest’anno, caratterizzati da temperature più alte e scarsità di piogge, hanno confermato finora questa tendenza”.
La carenza di piogge rende difficile ricaricare gli invasi naturali e artificiali, così come le falde sotterranee: a marzo 2024 in alcuni invasi dell’isola per uso potabile manca oltre l’80% dell’acqua e non va meglio per i bacini a uso irriguo.
I dati dell’Autorità di Distretto siciliana parlano di 299 milioni di metri cubi d’acqua invasata, cioè il 30% della potenzialità: è il valore più basso dal 2010. Le piogge più abbondanti cadute tra febbraio e marzo non sono state sufficienti ad equilibrare le richieste di un territorio dove le temperature massime già erano oltre i +20°C.
Finalmente arriveranno piogge abbondanti
La goccia fredda in quota, responsabile dell’acuta fase di maltempo che in queste ore inizia ad interessare diverse aree d’Italia, nella giornata di domani scivolerà fino alla Sicilia, determinando una brusca fase di maltempo, con piogge diffuse, rovesci e temporali.
Sull’Isola transiterà un corpo nuvoloso spiraliforme, collegato alla circolazione depressionaria in quota, con un buon sistema frontale a carattere freddo nei bassi strati, pronto ad occludersi proprio sulla regione.
Sarà proprio questo processo di occlusione del sistema frontale al suolo ad incrementare il prodotto pluviometrico, con piogge sia da nuvole stratificate compatte (nembostrati) che da nuvole cumuliformi (cumulonembi), specialmente nella giornata di giovedì.
Piogge benefiche per tutta la Sicilia
A differenza delle ultime deboli perturbazioni degli ultimi mesi, questa sarà capace di produrre piogge per tutto il territorio isolano, incluse le aree più interne, quelle maggiormente colpite dalla siccità.
Secondo i dati forniti dal modello di riferimento di Meteored si prevedono accumuli dai 30 ai 60 mm su tutto il territorio regionale, con punte di oltre 70/90 mm su alcune aree e oltre 100 mm sui rilievi.
È chiaro che queste piogge non riusciranno a colmare il gravissimo deficit idrico accumulato, ma rappresenteranno una boccata d’ossigeno per i terreni e la vegetazione, ormai interamente seccata. La pioggia rappresenterà una vera e propria manna dal cielo anche per gli animali selvatici e i tantissimi uccelli migratori che in questi giorni attraverseranno la Sicilia, per muoversi verso i siti di nidificazione dell'Europa continentale.