Emergenza smog: situazione e previsioni della qualità dell'aria. È vero che Milano è più inquinata di Dehli?
Allerta inquinamento dell’aria in Italia: le cause e le prospettive con l'arrivo della perturbazione. Valpadana peggio di Cina e India, ma la colpa è dell’anticiclone e orografia? Facciamo chiarezza.
Piacenza 99, Milano 96, Verona 80, Torino 62, Firenze 34, Roma 40. Nel febbraio 2012, 1991 o 1929 queste potevano essere, circa, le altezze della neve in centimetri. Sono invece i valori di concentrazione di PM10 di ieri, le polveri fini con diametro inferiore a 10 µg/m³.
L’aria è molto inquinata, facciamo il punto della situazione, un focus delle previsioni e ragioniamo anche su quanto è grave l’emergenza smog e cosa possiamo fare per migliorare la qualità dell’aria.
Situazione meteo e qualità dell’aria
Dalle mappe Meteored di stamattina si osservano ancora alte concentrazioni di particolato sulla pianura Padana, specie a nord del Po, e anche nelle valli, conche e pianure del centro. I radiosondaggi evidenziano forti inversioni termiche. La radiosonda di Bologna S.Pietro Capofiume ha misurato +4°C al suolo e ben +12 ad appena 60 metri di quota. Inversione termica notturna anche a Roma, +8.4°C al suolo, +14.6°C a 131 m.
Dal punto di vista sinottico, l’anticiclone da giorni residente sull’Italia che favorisce condizioni di scarso rimescolamento dell’aria sta dando segni di cedimento. Un sistema perturbato si avvicina alle Alpi occidentali e venerdì una perturbazione porterà un netto cambiamento del tempo con ripercussioni, positive sulla qualità dell’aria.
Colpa dell’inversione termica e dell’anticiclone? Facciamo chiarezza
E’ bene sottolineare che l’inversione termica è solo una forzante, e non la causa dell’inquinamento. I veri colpevoli sono i vari settori emissivi delle attività antropiche. Ci ritorneremo con un approfondimento.
Insomma, la conformazione della pianura padana sicuramente non favorisce la dispersione degli inquinanti, ma le montagne che la circondano sono qui da milioni di anni.
Altrettanto, gli anticicloni invernali non sono una novità, e probabilmente i cambiamenti climatici ne favoriscono permanenze più lunghe per le modifiche della circolazione generale dell’atmosfera.
Previsioni qualità dell’aria: vento e pioggia in arrivo!
La perturbazione in arrivo riporterà pioggia, vento e anche neve in montagna. Per il dettaglio dal punto di vista meteo, consultate i nostri articoli.
Qui ci concentriamo sugli effetti nella qualità dell’aria. Venerdì le concentrazioni di PM10 diminuiranno nettamente, al nord scenderanno anche a meno di 20 µg/m³. Molto meglio anche i PM2.5.
Sabato passata la perturbazione aumenteranno parzialmente le concentrazioni di PM10 in pianura padana, ma in genere resteranno sotto al limite raccomandato di 50 µg/m³. I più attenti noteranno, fra nord Africa e Sicilia meridionale, una zona di alte contrazioni di particolato. Questa è la traccia di un trasporto di sabbia dal Sahara, dunque con particelle di origine naturale.
Nei giorni seguenti la situazione meteo sarà abbastanza dinamica, così da consentire una qualità dell’aria in genere fra discreta e buona. Al momento non si dovrebbe tornare a situazioni di emergenza come quella in corso.
Milano peggio di Dehli? Facciamo chiarezza
In questi giorni si è diffusa fra i media la notizia secondo cui Milano sarebbe più inquinata di Dehli, in India. Al riguardo è bene fare chiarezza. La notizia si è diffusa sui dati e classifiche automatiche stilate da una APP. Effettivamente, per qualche giorno la qualità dell’aria a Milano e in genere nel nord Italia è stata peggiore di quella della metropoli indiana, collocandosi fra le zone più inquinate del mondo.
Se guardiamo invece sul lungo periodo, non vi è dubbio che la situazione di certe zone dei paesi in via di sviluppo è peggiore di quella italiana. In pratica, se in Italia c’è l’anticiclone e inversione termica e a Dehli o Pechino piove o soffia vento, può essere che abbiamo condizioni peggiori, ma in genere in quelle zone e città la situazione è ben peggio della nostra.
Diciamo che in quelle città la situazione è probabilmente simile a quella che avevano le nostre città negli anni del boom economico, quando si usava molto carbone, anche nei riscaldamenti domestici.
Ciò non toglie che, nonostante i miglioramenti, parziali e insufficienti, rispetto al passato, l’aria padana e di alcune zone del centro sud è insalubre.
Non possiamo contare su pioggia e vento. Solo con interventi drastici, forti coraggiosi e sinergici fra clima, inquinamento atmosferico e altri “limiti planetari” che abbiamo superato potremmo risolvere una crisi che non è solo ambientale ma anche economica, di salute e benessere per l’uomo.