Dicembre: inizia l’inverno meteorologico
Con dicembre per le convenzioni della Meteorologia entriamo nella stagione invernale. Quest’anno l’avvio pare tranquillo, relativamente mite e senza scossoni, a parte sabato 1.
Per la Meteorologia e le sue convenzioni l’inverno inizierà sabato primo dicembre, una ventina di giorni in anticipo rispetto al passaggio astronomico del solstizio d’inverno. Per l’emisfero Boreale il periodo più freddo dell’anno coincide con il momento di massima vicinanza della Terra al Sole nella sua rivoluzione orbitale, raggiungeremo infatti il perielio il giorno 3 gennaio del nuovo anno.
Cosa ci riserverà, dunque, il primo dei mesi invernali? Nella sua fase iniziale nulla di particolarmente rilevante, si potrebbe dire, basandoci sull’analisi dei modelli globali ed Ensemble. A parte il giorno 1 che vedrà il veloce transito di un minimo depressionario dal Golfo del Leone al Basso Tirreno portare delle piogge sparse su alcune zone della penisola. Come da diversi mesi a questa parte più protetto il settentrione, soprattutto il nordest, più esposto il meridione e le isole maggiori.
Evoluzione a breve termine
Dopo un giovedì anticiclonico su tutte le regioni, con prevalenza di sole e clima piuttosto freddo al nord e sulle aree centrali adriatiche, ecco i primi segnali di cambiamento venerdì 30 mattina con la formazione di un minimo depressionario sul Golfo del Leone. Questa depressione tenderà poi a muoversi piuttosto velocemente verso sudest puntando prima la Sardegna e successivamente il Medio e Basso Tirreno.
Già venerdì pomeriggio risentiremo degli effetti di questo passaggio sulle Alpi più occidentali con nevicate deboli. Seguirà un moderato peggioramento del tempo in serata su Liguria, Sardegna e lungo il tratto di versante tirrenico compreso tra Toscana e Lazio. Bel tempo altrove con cielo poco nuvoloso o parzialmente nuvoloso per velature o nubi medio-alte.
Il tempo del week-end
Sabato 1 dicembre tempo stabile al nord con cielo poco nuvoloso e clima ancora abbastanza freddo. Nubi e piogge deboli o moderate in transito interesseranno ancora la Sardegna orientale, parte del versante tirrenico peninsulare, temporaneamente le Marche al mattino, Sicilia e regioni meridionali affacciate sul Mar Ionio. Variabilità ma senza precipitazioni significative sul resto del centro e del sud. Locali nevicate sui rilievi appenninici sopra i 1000 metri e sull’Aspromonte sopra i 1500 metri. Da segnalare un rinforzo dei venti a rotazione ciclonica attorno al minimo di bassa pressione con raffiche fino a 60 km/h da nord e nordovest sulla Sardegna, fino a 50 km/h da meridione sulle coste ioniche.
Domenica 2 dicembre la bassa pressione raggiungerà il Mar Libico coinvolgendo ormai solo marginalmente le regioni meridionali con piogge sparse, soprattutto del settore ionico. Nuovi parziali annuvolamenti, localmente associati a debole nevischio, potranno manifestarsi presso le Alpi centroccidentali confinarie per effetto delle correnti da ovest associate ad una vasta depressione con minimi tra nord Atlantico e Isole Britanniche. Sul resto del territorio tempo stabile con cielo tra sereno e velato.
Evoluzione successiva: rialzo termico fino al 5 dicembre?
Sembra questa la strada possibile per gran parte della prima settimana del mese entrante. Un’alta pressione dinamica africana posta con i suoi massimi tra Marocco e Algeria (vedi modello ECMWF Europa) potrebbe marginalmente influenzare i mari italiani anche se lungo il suo bordo orientale, più vulnerabile, corpi nuvolosi in discesa da nordovest dovrebbero parzialmente interessare il centrosud lunedì e martedì.
I massimi di temperatura in quota sono al momento attesi tra il giorno 4 ed il 5 poi qualcosa potrebbe cambiare in vista dell’Immacolata con una maggiore propensione alle piogge e temperature di poco superiori alle medie. Ma di questo parleremo nei prossimi aggiornamenti…