Meteo Italia, come sarà la seconda metà di marzo: arriveranno le piogge?
Secondo le ultime elaborazioni del centro di calcolo europeo ECMWF la seconda parte di marzo potrebbe essere caratterizzata da una spiccata variabilità, tipica della stagione primaverile, con diversi passaggi perturbati.
Dopo aver interessato il centro-nord, il fronte freddo di origine atlantica, seguito da aria fredda polare marittima, in discesa dall’Islanda, raggiungerà le regioni meridionali, apportando condizioni di spiccata instabilità, con piogge, rovesci sparsi e nevicate fin dai 1000 metri sull’Appennino meridionale.
Oltre alle piogge e alle nevicate sull’Appennino meridionale, l’afflusso di aria fredda sarà accompagnato da intensi venti di ponente e maestrale, fino a intensità di burrasca (forza 7/8 Beaufort) fra il mar e Canale di Sardegna, il basso Tirreno, Canale di Sicilia e Ionio.
Torna l’anticiclone, ma ancora incertezze nel weekend
Esauriti gli effetti di questo passaggio perturbato atlantico il tempo tenderà a migliorare quasi ovunque, causa una nuova rimonta dell’anticiclone subtropicale sul bacino centrale del mar Mediterraneo.
L’irrompere sul territorio italiano di questo promontorio anticiclonico sarà favorita dallo sviluppo, in pieno Atlantico, di una profonda depressione extratropicale, alimentata da aria fredda artica marittima, che tenderà ad avvicinarsi alle Isole Britanniche.
Ciò comporterà il richiamo verso l’Europa centro-occidentale di aria più calda, di origine subtropicale, dal nord Africa, che oltre a stabilizzare la colonna d’aria, causerà anche un generale aumento delle temperature massime, facilitato dall’incremento dell’insolazione di marzo.
Almeno fino al prossimo venerdì prevarrà la stabilità su quasi tutto il nostro territorio nazionale, eccetto qualche nube innocua o velatura di passaggio. Poi nel weekend si potrebbe assistere a un peggioramento sulle regioni nord-occidentali, per l’approssimarsi alle Alpi di un sistema frontale atlantico, collegato alla depressione che raggiungerà le Isole Britanniche.
Ancora è da chiarire la dinamica di questo peggioramento, e soprattutto capire se l’anticiclone si indebolirà al punto giusto da permettere a questa perturbazione oceanica di raggiungere le regioni settentrionali, con il suo carico di piogge, davvero preziosissime per le terre del nord, duramente colpite dalla siccità. In alcune zone, soprattutto fra Piemonte e Liguria, la situazione si è fatta veramente allarmante.
Al momento solo il modello americano vede la possibilità di piogge un po’ più consistenti, anche sotto forma di rovesci o temporali. Mentre ECMWF non vede precipitazioni particolarmente significative, in grado di dare una boccata d’ossigeno ai terreni.
Cosa succederà nella seconda metà di marzo?
Andando ad analizzare le ultime tendenze del prestigioso centro di calcolo europeo la seconda metà di marzo potrebbe essere caratterizzata da una vasta anomalia positiva di pressione e geopotenziale in quota fra l’Europa orientale fino alla Russia europea, mentre sull’Europa centrale e sul Mediterraneo avremo anomalie di pressione quasi nulla, o di poco sotto la media, con la porta atlantica aperta verso il nostro Paese.
Possibili ondate di freddo e piogge a fine mese?
Nella parte finale di questo marzo si potrebbe verificare una ondulazione del flusso perturbato atlantico, con varie “onde di Rossby” che interesseranno l’Europa centro-occidentale, favorendo il passaggio di diverse perturbazioni che si svilupperanno in senso meridiano, favorendo la discesa di masse d’aria fredde, di origine polare, fino al Mediterraneo. E al contempo la risalita di masse d’aria calde dall’area sahariana verso l’Europa.
Questo tipo di pattern potrebbe causare diverse fasi piovose anche sulle regioni del Nord, con repentini sbalzi termici, anche piuttosto bruschi nel giro di 24 ore. Le temperature si potrebbero mantenere su valori al di sotto delle medie al nord, addirittura in media o sopra media sulle regioni meridionali.