Come sarà il mese di maggio in Italia? Ecco la linea di tendenza meteo
Secondo il centro europeo ECMWF il mese di maggio si potrebbe aprire con un anticiclone subtropicale sull’area mediterranea, intervallato da due aree, con valori di pressione e geopotenziali inferiori alle medie, fra Atlantico ed Europa orientale.
In questo articolo cercheremo di vedere cosa ci potrebbe riservare il mese di maggio in Italia, sotto il profilo meteorologico e climatologico. Come ogni mese andiamo a vedere cosa ci suggeriscono i modelli meteorologici dei centri di calcolo internazionali con le previsioni stagionali e mensili.
Si ricorda pero che le cosiddette previsioni stagionali, che è meglio chiamare "linee di tendenza", sono di tipo sperimentale e presentano incertezze, ma sono comunque degli strumenti di elevato valore scientifico, soprattutto in chiave futura.
Non si tratta di previsioni meteo dettagliate sul tempo che farà un certo giorno in una data località, ma ci danno il quadro di come potrebbe essere la tendenza climatica del mese futuro, svelandoci per tempo se farà più caldo o più freddo della media, se il clima sarà più secco o più umido.
Come sarà maggio?
Secondo il centro europeo ECMWF il mese di maggio si potrebbe aprire con un anticiclone subtropicale sull’area mediterranea, intervallato da due aree, con valori di pressione e geopotenziali inferiori alle medie, posizionate fra il nord Atlantico e l’Europa orientale.
Questo tipo di configurazione dovrebbe favorire un periodo più stabile, con temperature di poco sopra la media al centro-sud e sulle Isole. Sul resto d’Italia, invece, le anomalie termiche dovrebbero essere molto più contenute, anche se non mancheranno brevi periodi di temperature sopra la media stagionale, per le rimonte, fino all’Europa centrale e le Alpi, dell’anticiclone subtropicale, di matrice africana.
Tendenze meteo 1°maggio
Anche il ponte del 1° maggio dovrebbe essere caratterizzato da una maggiore stabilità atmosferica, specialmente sulle regioni meridionali. Al centro-nord invece si potrebbe fare strada una certa variabilità, con possibili fenomeni d’instabilità pomeridiana sui rilievi.
Ma nella sostanza, fino alla metà di maggio, le temperature si manterranno attorno le classiche medie di stagione, al centro e sulle regioni settentrionali. Il tempo invece si dovrebbe mantenere stabile, con alternati fasi di instabilità, maggiormente accentuate sulle regioni settentrionali. Fra le Alpi, le Prealpi e l’Appennino si aprirà pure il periodo dei famosi temporali di calore, durante le ore pomeridiane.
Nella parte finale del mese, pero, anche sulle regioni del centro-nord le temperature potrebbero portarsi al di sopra delle classiche medie stagionali, con periodi di caldo, anche prolungati.
Precipitazioni: le tendenze per maggio 2023
Per quanto riguarda l’aspetto pluviometrico il maggio 2023 dovrebbe essere caratterizzato da precipitazioni tutto sommato non poi tanto lontano dalle medie climatiche, seppur distribuite in maniera irregolare sul territorio, visto che molte di queste saranno di origine convettiva.
Sulle regioni settentrionali, maggiormente aperte all’umido flusso atlantico, si verificheranno diversi periodi di instabilità, che potranno regalare precipitazioni, localmente anche sopra la media. Si tratterebbe di piogge preziosissime, pronte a dare una boccata d’ossigeno ai terreni assetati, specie in Piemonte, dove la situazione è veramente disastrosa.
Attenzione ai fenomeni temporaleschi
A maggio l’intensificazione della radiazione solare e il progressivo riscaldamento delle aree interne potrà agevolare lo sviluppo di temporali, anche parecchio intensi, specie sulla Pianura Padana, dove in determinate situazioni meteorologiche possono nascere le pericolose “supercelle temporalesche”.
Tutto il calore accumulato in atmosfera può favorire lo sviluppo di temporali, anche piuttosto violenti, capaci di causare grandinate, intense precipitazioni e forti colpi di vento. Simili eventi temporaleschi, tipici della tarda primavera, si producono non appena dell’aria più fredda in quota, di origine oceanica o nord europea, comincia a scorrere al di sopra dello strato di aria calda e umida, che nel frattempo si è depositato nei bassi strati.
I forti contrasti termici che si vengono a determinare fra i bassi strati e gli strati più alti della troposfera, possono produrre fortissime turbolenze, in grado di generare imponenti cumulonembi, forieri di piogge, grandine e raffiche di vento.