Come sarà l'inverno 2024/2025? Il fenomeno della Niña potrebbe favorire l'arrivo del grande freddo col nuovo anno?

Con l’arrivo del mese di novembre inizia, ufficialmente, il conto alla rovescia per l’inizio dell’inverno meteorologico, la stagione più amata da tutti gli appassionati meteo di freddo e neve.

inverno 2025
Con l’arrivo del mese di novembre inizia, ufficialmente, il conto alla rovescia per l’inizio dell’inverno meteorologico, la stagione più amata da tutti gli appassionati meteo di freddo e neve, ma non solo.

Con l’arrivo del mese di novembre inizia, ufficialmente, il conto alla rovescia per l’inizio dell’inverno meteorologico, la stagione più amata da tutti gli appassionati meteo di freddo e neve, ma non solo.

Intanto prima di iniziare bisogna specificare che le previsioni stagionali (da non confondere con le normali previsioni a breve scadenza che valgono fino e non oltre a 72 ore), o meglio “linee di tendenza”, sono sperimentali e presentano una importante incertezza, accentuata dalle discrepanze tra i modelli di riferimento.

Eppure rappresentano quello che sarà il futuro della meteorologia. Oggi conoscere il tipo di inquadramento barico che si potrebbe venire a determinare può aiutare l’uomo a pianificare le proprie attività.

Come esordirà l’inverno 2024/2025?

Come ogni anno ci affidiamo alle ultime proiezioni del famoso centro di calcolo europeo, ECMWF, punto di riferimento di Meteored. Secondo l’ultima proiezione del centro di calcolo europeo la parte iniziale dell’inverno, soprattutto il mese di dicembre, sarà caratterizzato da temperature oltre le medie climatiche di riferimento di circa +1 e +2°C.

Insomma, ci aspetta una prima parte d’inverno piuttosto mite, anche se in alcune regioni europee, come lungo l’area del Mediterraneo e sull’Europa sud-orientale, le temperature si presenteranno più in linea con le medie climatologiche del periodo, se non addirittura poco sotto.

Freddo, inverno.
Sul vecchio continente l'avanzata dell'inverno inizia a sentirsi con il brusco raffreddamento delle pianure russe.

Questi risultati sono frutto della persistenza di un pattern configurativo, caratterizzato da valori di pressione e di geopotenziali più alti rispetto la media, fra Europa centrale e Russia, con frequenti anticicloni sull’area russo-scandinava. Ciò comporterà flussi secondari orientali che potrebbero causare ondate di maltempo sulle regioni centro-meridionali, e lungo il versante adriatico.

Tempo invece più stabile al Nord, anche se caratterizzato da frequenti nebbie e nubi basse sull’area padana, con le solite inversioni termiche radioattive a farla da padrone. Va inoltre detto che questo pattern predispone a nevicate al di sotto della media, sia sulle Alpi che lungo l’Appennino.

Inizio 2025 con maggiore dinamicità?

Fra gennaio e febbraio 2025 l’inverno potrebbe presentare una maggiore dinamicità, grazie all’azione della Niña che potrebbe favorire lo sviluppo di grandi blocchi anticiclonici, distesi lungo i meridiani, in grado di riversare masse d’aria fredda fino alle latitudini temperate dell’Europa e del Nord America.

Questo potrebbe favorire diversi episodi di freddo, anche intensi, capaci di produrre eventi nevosi fino a quote molto basse, se non al piano, sia sull’area Mediterranea, che sul nostro Paese.

Il comportamento del vortice polare

Il vortice polare di solito ha due schemi ben definiti che dipendono dai suoi venti in quota e dalla temperatura. Il primo, chiamato vortice polare forte, si trova in alta quota, fino a 30 km nella stratosfera media durante l'inverno. Ha una forma perfettamente circolare, la temperatura scende rapidamente verso il suo nucleo interno e i suoi venti più forti si trovano sul bordo più esterno.

Quando il vortice polare si compatta l’aria gelida rimane confinata nelle regioni polari, creando condizioni climatiche miti negli Stati Uniti e in Europa.

Quando il vortice polare è debole esso generalmente si colloca fra i 5 e i 6 km di altezza, interagendo con l’orografia. In questi casi l’aria fredda è libera di scendere verso le basse latitudini, causando importanti eventi di freddo in Europa e negli States.

inverno 2024/2025
Fra gennaio e febbraio 2025 l’inverno potrebbe presentare una maggiore dinamicità, grazie all’azione della Niña che potrebbe favorire lo sviluppo di grandi blocchi anticiclonici, distesi lungo i meridiani, in grado di riversare masse d’aria fredda fino alle latitudini temperate dell’Europa e del Nord America.

Normalmente, la fluttuazione di questi modelli è legata a improvvisi riscaldamenti stratosferici che, come indica il nome, sono improvvisi riscaldamenti della stratosfera polare che provocano un indebolimento del vortice, oscillando dal suo stato forte a quello debole.

L’influenza della Niña sull’inverno venturo

Il comportamento del vortice polare e la sua influenza sul nostro inverno dipende, a sua volta, dal fenomeno ENSO (conosciuto da tutti nelle sue fasi diverse come El Niño e La Niña). Quest'anno lo sviluppo della Niña andrà ad influenzare il vortice polare. Storicamente, quando questo evento è attivo, c'è una probabilità del 60-75% circa di un improvviso riscaldamento stratosferico.

I segnali attuali mostrano una maggiore probabilità di un evento di riscaldamento stratosferico a metà inverno, sebbene dipenderà dal posizionamento dei sistemi di alta e bassa pressione del Pacifico settentrionale, e soprattutto dall’attività delle onde di Rossby sull’intero emisfero Nord, con trasporto di calore verso il Polo.

La somma di entrambi i fenomeni, sia La Niña che i venti, indicano un indebolimento del vortice polare, che può tradursi in uno schema più interrotto e in una possibilità di blocco alle alte latitudini, cioè aria più fredda negli Stati Uniti e in Europa.