Come sarà gennaio 2024? Lo stratwarming riuscirà a favorire un cambio di circolazione in Europa?
Manca davvero poco all’inizio del nuovo anno. In questo articolo cercheremo di conoscere che tipo di inquadramento barico caratterizzerà il mese di gennaio, in vista del riscaldamento atteso sulla stratosfera polare.
Manca davvero poco all’inizio del nuovo anno. In questo articolo cercheremo di conoscere che tipo di inquadramento barico caratterizzerà il mese di gennaio. Prima di iniziare bisogna specificare che le previsioni stagionali (da non confondere con le normali previsioni a breve scadenza che valgono fino e non oltre a 72 ore), meglio come conosciute come “linee di tendenza”, sono sperimentali e presentano una importante incertezza, accentuata dalle discrepanze tra i modelli di riferimento.
Oggi rappresentano quello che sarà il futuro della meteorologia. Conoscere il tipo di inquadramento barico che si potrebbe venire a determinare può aiutare l’uomo a pianificare le proprie attività.
Come inizierà il 2024?
Dalle proiezioni del modello europeo ECMWF si evidenzia come l’inizio del 2024 possa essere caratterizzato dal dominio di anomalie positive, sia di pressione che di geopotenziale in quota, su quasi l’intera area del mar Mediterraneo e l’Europa meridionale. Mentre sull’Europa settentrionale e sul comparto russo farà più freddo del solito, con diffuse anomalie termiche negative.
L’inizio del 2024 potrebbe essere caratterizzato dal dominio di anomalie positive, sia di pressione che di geopotenziale in quota, su quasi l’intera area del mar Mediterraneo e l’Europa meridionale.
Mentre sull’Europa settentrionale, in modo particolare sul comparto russo-scandinavo, avremo ancora una persistenza di vaste anomalie negative di pressione, anche intense, che determineranno intense ondate di maltempo, dalle caratteristiche invernali, con varie temperature rigide e possibili tempeste di vento, anche estreme, che interesseranno soprattutto le Isole Britanniche e l’Europa centro-settentrionale.
In Italia i primi giorni del 2024 saranno caratterizzati da prevalenti condizioni anticicloniche, con prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi su gran parte del Paese. Solo al Nord avremo più dinamicità, essendo lambito dalle correnti atlantiche, con nebbie e locali foschie al Nord e sulle vallate più interne del centro Italia, mentre sulle zone costiere si presenteranno spesso condizioni di nuvolosità irregolare, per il ristagno di umidità nei bassi strati. Le temperature ancora sopra le medie stagionali, soprattutto al meridione.
Prima decade di gennaio 2024
Quasi tutta la prima decade di gennaio rischia di essere condizionata dall’anticiclone subtropicale, che garantirà stabilità e clima mite. Solo sulle regioni settentrionali, così come sulle coste tirreniche e sulle Isole, ci saranno delle fasi uggiose, con nebbie, foschie e nuvole basse che potranno determinare pure qualche debole pioggia, maggiormente probabile sul Catino Padano e fra Liguria e alta Toscana.
Da segnalare un andamento termico ancora sopra le medie climatologiche, con scarti maggiori sulle regioni meridionali e nelle due Isole Maggiori. Al nord e sul resto d’Italia lo scarto termico, con le medie di gennaio, dovrebbe essere più contenuto.
Cambiamenti attesi per la seconda decade di gennaio?
Le elaborazioni del modello europeo ECMWF mostrano possibili cambiamenti, a partire dalla seconda decade del mese, con un indebolimento e successiva inversione delle anomalie di pressione fra nord e sud Europa.
Il che comporterebbe l’apertura di una breccia sul Mediterraneo centro-occidentale per le perturbazioni in arrivo dall’Atlantico, che potrebbero così raggiungere più facilmente il territorio nazionale più facilmente, portando finalmente delle precipitazioni, maggiormente probabili sulle regioni tirreniche.
Lo stratwarming avrà effetti su un cambio di circolazione entro fine mese?
Come abbiamo già visto in questo articolo, ancora non è del tutto chiaro se questo riscaldamento stratosferico sarà del tipo “major”. Inoltre non è scontato che questo stratwarming possa effettivamente incidere più di tanto sulla circolazione emisferica, lungo le medie latitudini, almeno in questa parte iniziale del 2024.
Il vortice polare stratosferico rimane molto freddo e compatto, e con molta probabilità lo rimarrà fino a buona parte del mese di gennaio. Ciò però non toglie le possibilità di vedere delle ondate di freddo, anche significative, per semplici dinamiche troposferiche, visto che al momento non ci sono collegamenti diretti fra stratosfera e troposfera.
Probabilmente tra la seconda e la terza decade di gennaio, il possibile cambio circolatorio, sull’area euro-atlantica, potrebbe favorire l’apertura di quei “canali di aria fredda”, che trasportando le masse d’aria molto fredde, di natura propriamente artica o polare, dalle alte latitudini europee fino al cuore dell’Europa, attraverso il gelido soffio dei venti dai quadranti settentrionali.