Come sarà febbraio? Possibilità di freddo e nevicate tardive in Italia?

Come ogni mese cercheremo di realizzare una linea di tendenza per il mese successivo, interpretando i vari indici climatici e le analisi di lungo periodo dei centri di calcolo internazionali.

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Con molta probabilità nella seconda decade di febbraio il quadro circolatorio potrebbe subire dei mutamenti, anche se non profondi, ma capaci quantomeno di erodere l’imponente anticiclone di blocco che da giorni domina lo scenario meteorologico sull’area euro-atlantica.

Come ogni mese cercheremo di realizzare una linea di tendenza per il mese successivo, interpretando i vari indici climatici e le analisi di lungo periodo dei centri di calcolo internazionali.

Come sempre, prima di entrare nei dettagli, ribadiamo che le previsioni stagionali (da non confondere con le normali previsioni a breve scadenza che valgono fino e non oltre a 72 ore), meglio come conosciute come “linee di tendenza”, sono sperimentali e presentano una importante incertezza, accentuata dalle discrepanze tra i modelli di riferimento.

Queste previsioni rappresentano quello che sarà il futuro della meteorologia. Oggi conoscere il tipo di inquadramento barico che si potrebbe venire a determinare può aiutare l’uomo a pianificare le proprie attività.

Come inizierà febbraio?

Dalle analisi del modello europeo ECMWF si evidenzia come la prima decade possa essere caratterizzato dal dominio di anomalie positive, sia di pressione che di geopotenziale in quota, su buona parte del Mediterraneo, in estensione verso l’Europa centrale.

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Dal punto di vista termico il mese di febbraio, nel suo complesso, dovrebbe essere caratterizzato da temperature sopra le medie del periodo, soprattutto nelle regioni settentrionali, durante la prima decade.

In poche parole, nei primi giorni di febbraio, l’imponente anticiclone di blocco, responsabile dell’incredibile fase calda che sta colpendo la Spagna e il Sud della Francia, continuerà a governare l’andamento meteorologico su quasi tutta l’Europa centro-meridionale e il bacino del Mediterraneo, con un cuneo diretto verso le regioni dell’Italia settentrionale e del settore tirrenico pronto ad assicurare tempo stabile e soleggiato.

In parole povere febbraio esordirà con un clima insolitamente mite, soprattutto sulle regioni settentrionali e centrali.

Lungo il bordo più orientale di questa struttura anticiclonica scivoleranno diversi impulsi di aria molto fredda, di origine artica marittima, che si verseranno sui bassopiani innevati dell’Europa orientale, dove si “continentalizzeranno” nei bassi strati, per raggiungere l’area dei Balcani e l’Egeo. Se l’anticiclone riuscirà a elongarsi verso l’Europa centrale non si possono escludere delle brevi incursioni di aria più fredda, con chiusura continentale, verso il sud Italia.

Cosa accadrà nella seconda decade?

Con molta probabilità nella seconda decade di febbraio il quadro circolatorio potrebbe subire dei mutamenti, anche se non profondi, ma capaci quantomeno di erodere l’imponente anticiclone di blocco che da giorni domina lo scenario meteorologico sull’area euro-atlantica.

Ciò, di conseguenza, comporterà un cambiamento nella distribuzione delle anomalie di pressione e geopotenziale, con una maggiore dinamicità nella circolazione atmosferica. Questa dinamicità più accentuata contribuirà a fa entrare le prime perturbazioni oceaniche sul territorio nazionale.

Le prime piogge potrebbero bagnare però i settori tirrenici, maggiormente esposti ai flussi nord-occidentali e occidentali. Sul resto delle regioni la probabilità di precipitazioni sarà molto più sporadica.

Possibili ondate di freddo entro la terza decade?

I segnali per la terza decade, secondo ECMWF, fino ad oggi non sono molto chiari. Ma la distribuzione delle anomalie bariche al suolo potrebbe favorire un prevalente dominio anticiclonico, in grado di assicurare tempo più stabile e maggiormente asciutto in quasi tutte le regioni.

Sotto l’aspetto pluviometrico solo le aree tirreniche vedranno precipitazioni in linea o poco sopra le medie climatologiche del periodo.

Entro la fine del mese, un possibile aumento dei valori di pressione e di geopotenziale in quota, sul Nord Atlantico, potrebbe favorire lo scivolamento di qualche veloce ondata di freddo, pronta a coinvolgere maggiormente le zone adriatiche e il meridione, riportando qualche nevicata a bassa quota. Va detto che data la notevolissima distanza temporale l’affidabilità di questa linea di tendenza è molto scarsa.

Le anomalie termiche e pluviometriche attese

Dal punto di vista termico il mese di febbraio, nel suo complesso, dovrebbe essere caratterizzato da temperature poco sopra le medie del periodo, soprattutto nelle regioni settentrionali, durante la prima decade. Al Sud e sulle Isole Maggiori questa anomalia dovrebbe risultare più lieve, venendo ammortizzata da possibili ondate di freddo provenienti dall’area balcanica.

Sotto l’aspetto pluviometrico solo le aree tirreniche vedranno precipitazioni in linea o poco sopra le medie climatologiche del periodo. Fra il Nord-Ovest, la Sardegna e la Sicilia si avranno piogge molto al di sotto delle medie stagionali.