Ciclone Darragh, di nuovo maltempo da cambiamenti climatici in Emilia Romagna: la situazione e le ultime previsioni

Ennesima situazione di danni, disagi, allagamenti, nevicate paralizzanti e altro in Emilia Romagna. La causa meteorologica il ciclone tirrenico “Darragh”, che ancor insisterà nelle prossime 24-26 ore. A quando un miglioramento? Ecco la cronaca e le previsioni.

Si è puntualmente verificata come da previsioni la vigorosa depressione tirrenica piovosa e nevosa da giorni da noi annunciata. Il ciclone (extratropicale) che si è formato sul Mar Ligure e poi spostato sul medio Tirreno è stato anche denominato “Darragh” in quanto nel suo passaggio dal centro nord Europa all’Italia ha lasciato dietro di se una lunga scia di danni e disagi.

In Italia come previsto e tipico di queste situazioni particolarmente colpita è risultata l’Emilia Romagna.

La cronaca di danni e disagi

Sostanzialmente per l’Emilia Romagna è questa la quinta o forse anche sesta situazione di maltempo da cambiamenti climatici negli ultimi 18 mesi. Piogge e allagamenti locali, da retico idrico minore e torrenti, hanno indotto le autorità a disporre evacuazioni nel Bolognese, dove diverse famiglie a San Lazzaro sono state costrette a lasciare i piani terra.

Sestola, la "perla dell'Appennino", con un incantevole panorama bianco innevato e natalizio. Foto cortesia Alessandro Bagni.

In Appennino, la neve, spettacolare da un lato, dall’altro in quanto bagnata e pesante ha provocato blackout elettrici, alberi caduti, strade interrotte, auto bloccate, e incidenti stradali. Una giovane imprudente si è avventurata nel greto del fiume Enza per scattarsi un selfie con le acque in piena, hanno dovuto intervenire con l’elicottero Drago Rosso i vigili del fuoco per porla in salvo.

Le scuole sono state chiuse per neve chiuse in cinque comuni montani nel Reggiano e anche a Serramazzoni e Zocca, nel Modenese.

In pianura, la tanta pioggia, 60-80 mm in 24 ore, ha portato allagamenti e chiusure di sottopassi a Modena e tratti di tangenziali a Reggio Emilia e Parma. I fiumi principali, come Samoggia, Secchia e Reno, sono in piena con livelli superiori alle soglie di attenzione in molti punti, la protezione civile monitora attentamente la situazione anche nei bacini romagnoli.

A chiudere il quadro e incrementare il rischio idraulico, le mareggiate lungo la costa e il vento forte di bora che ha causato alcuni danni nella bassa pianura.

Situazione sinottica

Anticiclone con massimo di 1040 hPa stretto e allungato sul medio Atlantico, con asse inclinato a nordest, e depressione Darragh con minimo ora sulla Toscana, chiusa e con correnti orientali cicloniche sul nord Italia. E’ questa una situazione meteo da manuale, simile ai cicloni mediterranei delle precedenti alluvioni nonché di altre situazioni storiche.

Poco presente il fenomeno del CAD, cold air damming, in quanto la massa d’aria nei bassi strati vicini al suolo presentava instabilità e caratteristiche non in pieno invernali, di conseguenza la neve è comparsa solo brevemente nelle pianure pedemontane, e si è verificata invece molto bagnata in Appennino.

Questa depressione si colmerà solo lentamente ed anzi nelle prossime 24-36 ore riprenderà vigore con la ritornante da est proprio verso l’Emilia Romagna

Altre piogge in Emilia Romagna

Concentriamo questo previsionale appunto sulla regione per l’ennesima volta flagellata da maltempo accentuato dalla crisi climatica. Riprendono dunque lunedì piogge insistenti in pianura che proseguiranno domani martedì, specie in Romagna e nell’Emilia orientale, con altri 10-20 cm di neve molto pesante.ù

La situazione di martedì 10 dicembre col ciclone Darragh e le piogge previste cumulate secondo ECMWF.

In Appennino nuove nevicate con quota oscillante tra i 600 e 800 metri. Da mercoledì si attende una tregua , ma giovedì potrebbe riprendere qualche debole precipitazione, prima di un possibile miglioramento stabile verso il fine settimana grazie a una timida alta pressione.

Le temperature non scendono , anzi le notti coperte manterranno minime in genere sopra zero, senza gelate notturne al piano, mentre in Appennino il discorso è diverso, il suolo innevato può gelare e rendere insidiosa la circolazione stradale.

Cenni al tempo previsto nei prossimi giorni nelle altre regioni italiane

Concludiamo con qualche cenno alle condizioni nel resto d’Italia, rimandandovi ad altri nostri articoli per approfondimenti. Sulle Alpi ormai non vi saranno più precipitazioni, e gradualmente il tempo va anche migliorando. Qualche eccezione però per le Alpi marittime, esposte al flusso da est martedì potrebbero vedere deboli nevicate.

Anche le altre regioni del nord vedono un tempo nuvoloso e variabile, con qualche precipitazione residua sul Veneto e Lombardia orientale nonché Liguria di levante.

Al centro-sud variabile, con rovesci a tratti lungo le coste tirreniche, occasionalmente brevi nevicate nell’Appennino centrale. Probabile peggioramento temporalesco al sud venerdì. Freddo si, ma non troppo, come detto non è questa una situazione di gran freddo e men che meno di gelo.