Che tempo farà questa settimana in Italia? Nuova perturbazione in arrivo, ecco dove colpirà il maltempo
Dopo le piogge e l’instabilità dei giorni scorsi, nelle prossime ore una nuova perturbazione atlantica raggiungerà l’Italia, determinando maltempo su diverse aree del territorio nazionale, ad iniziare dalle regioni settentrionali e dai settori tirrenici.
Dopo le piogge e l’instabilità dei giorni scorsi, nelle prossime ore una nuova perturbazione atlantica raggiungerà l’Italia, determinando maltempo su diverse aree del territorio nazionale, ad iniziare dalle regioni settentrionali e dai settori tirrenici.
Questo sistema frontale verrà spinto verso l’area del Mediterraneo da una profonda depressione, ubicata col proprio centro di massa sull’Europa occidentale. Già a partire dalle prossime ore assisteremo a un aumento della copertura nuvolosa ad iniziare dalle Alpi occidentali, Nord-Ovest e alta Toscana, dove giungeranno le prime piogge.
Domani arriva il maltempo, ecco dove
Quella di domani, martedì 24 ottobre 2023, sarà una giornata di maltempo su gran parte delle regioni del Nord, dove giungeranno piogge diffuse, accompagnate pure da rovesci e temporali.
Sul resto delle regioni settentrionali le piogge saranno generalmente di debole e moderata intensità, con una progressiva attenuazione dei fenomeni a partire dalle regioni più occidentali verso sera.
Attenzione alla Sardegna che in giornata sarà raggiunta da rovesci e temporali, anche di moderata o forte intensità, che attraverseranno l’intera regione, da Ovest verso Est, prima di un miglioramento atteso non prima del tardo pomeriggio/sera.
Nel corso del pomeriggio il maltempo si estenderà anche alla Toscana, con piogge e locali temporali, per poi raggiungere pure l’Umbria e il Lazio, dove non sono esclusi dei nubifragi sulle zone costiere. Piogge in estensione anche alle aree interne di Marche e Abruzzo, entro la serata.
Torna il caldo al Sud, valori oltre i +30°C
Mentre le regioni settentrionali saranno colpite dal maltempo, sulle regioni meridionali si attiverà un nuovo richiamo di aria calda e secca dall’entroterra desertico algero-tunisino, pronto a far impennare i termometri su valori estivi in molte aree.
Quest’aria calda proveniente direttamente dal Sahara farà aumentare i valori di geopotenziale in quota, stabilizzando la colonna troposferica, assicurando quindi una maggiore stabilità, con cieli generalmente velati o parzialmente nuvolosi, causa il transito di nubi alte e stratificate, affogate nello strato di pulviscolo desertico che accompagna il flusso caldo, di aria subtropicale continentale.
Pensate che all’estremo Sud, soprattutto domani, si potranno raggiungere valori di +28°C +29°C, con picchi di oltre +30°C +32°C in Sicilia. Fortunatamente stavolta questo flusso molto caldo sahariano, richiamato dalla stessa perturbazione che interessa le regioni del centro-nord, durerà poche ore. Già mercoledì 25 aria più fresca oceanica scivolerà verso le regioni meridionali, riportando i termometri su valori più consoni alle medie.
Cosa accadrà sul finire di settimana?
Il flusso atlantico continuerà ad interessare l’Italia, causando nuove precipitazioni sparse, maggiormente probabili nelle aree più esposte al flusso da sud-ovest. Le piogge bagneranno in modo particolare le regioni settentrionali e le aree tirreniche del Paese, fra giovedì 26 e sabato 28 ottobre, con possibili rovesci e locali fenomeni temporaleschi sulle coste tirreniche.
Ma qualche pioggia potrebbe raggiungere pure le regioni meridionali, in particolare le coste tirreniche peninsulari, fino alla Calabria tirrenica e forse pure al Nord della Sicilia. Sostanzialmente sembrano essere due le passate piovose attese nella parte finale di settimana.
La prima è quella attesa fra giovedì 26 e sabato 28 ottobre, che potrebbe essere localmente anche significativa sui settori tirrenici. Un’altra bella passata di pioggia invece è attesa nel weekend, coinvolgendo in maniera più significativa il centro-nord e zone tirreniche. Dal punto di vista climatico avremo temperature molto tiepide, con possibili nuovi aumenti al Sud e lungo le coste adriatiche, causa ventilazione prevalente di libeccio.