Che tempo ci sarà in Italia nei prossimi giorni? Rovesci, temporali e nuovi cali termici. Quali le regioni più colpite?
Siamo giunti ormai agli ultimi giorni dell’estate astronomica ma il tempo è tutt’altro che estivo. Sull’Italia si sta riportando la stessa perturbazione che ci ha interessato la settimana scorsa. Vediamo insieme quali conseguenze porterà.
Ricordiamo bene la perturbazione che la settimana scorsa ha portato precipitazioni intense, decisi cali nelle temperature e quindi conseguenti nevicate sia sulle Alpi che sulle maggiori cime appenniniche, le prime di questa stagione.
Successivamente, nel corso del fine settimana, la goccia fredda si è spostata verso est lasciando un piccolo e breve spazio di risalita per un promontorio di alta pressione. Ora però il nucleo depressionario ha ripreso il suo cammino, stavolta verso ovest, e si sta riportando proprio sull’Italia dove ha già iniziato a portare i primi peggioramenti meteo.
Possiamo quindi affermare che anche se ci rimangono ancora alcuni giorni di estate astronomica (quella meteorologica è finita ormai da settimane, con la fine di agosto), infatti l’autunno astronomico inizierà domenica prossima, 22 settembre, il tempo sarà tutt’altro che estivo.
Ancora maltempo per l'Italia
Sono infatti già in corso rovesci e temporali sparsi, con fulminazioni e intense precipitazioni, che stanno interessando buona parte delle regioni peninsulari.
Proprio a causa del maltempo previsto il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha diramato numerose allerte gialle per rischio idraulico, ovvero il rischio di avere allagamenti a causa delle abbondanti piogge, per rischio temporali e per rischio idrogeologico, ossia il rischio di avere frane e smottamenti sempre a causa degli effetti delle precipitazioni sui terreni.
Come detto le allerte sono parecchie e interessano l’Emilia-Romagna, l’Abruzzo, la Basilicata, la Campania, il Lazio, il Molise, la Puglia, la Sardegna e l’Umbria.
Le precipitazioni ci interesseranno per tutta la giornata e nel corso delle ore sono attese anche in estensione ed intensificazione, solo a partire dalla prossima notte tenderanno ad essere più localizzate mantenendo comunque il carattere di rovescio o temporale, anche particolarmente intenso.
Durante la prossima mattinata ci aspettiamo poi che i fenomeni si concentrino sulle regioni centro-settentrionali, lasciando quelle centro-meridionali con tempo più asciutto ma sarà solamente una fase perché poi, soprattutto dal primo pomeriggio, torneremo ad avere rovesci e temporali anche al centro-sud e sulle due isole maggiori, in particolare la Sardegna.
Continueremo ad avere tempo perturbato anche nel corso della giornata di giovedì, quando i fenomeni tenderanno ad interessare in maniera più energica le regioni centro-meridionali peninsulari e l’Emilia-Romagna, mentre sulla Sardegna, sulla Sicilia e su quelle settentrionali avremo solo locali piovaschi.
Tuttavia a partire proprio da giovedì il campo di alta pressione tenterà una timida rimonta, i cui effetti si faranno più evidenti a partire da venerdì quando continueremo ad avere qualche locale piovasco ma decisamente meno esteso ed intenso rispetto ai giorni precedenti.
Ci aspettiamo quindi un fine settimana con tempo più stabile. Per sabato sono previste ancora nubi sparse e possibili locali piogge, in particolare durante le ore centrali della giornata sulle regioni centro-meridionali. Domenica invece inizieremo a sentire gli effetti dell’avvicinarsi di una nuova perturbazione da ovest. È previsto quindi un aumento della nuvolosità, a partire dalla Sardegna e dalle regioni occidentali, con anche precipitazioni sparse associate.
Freddo e temperature ben al di sotto della media
Per quanto riguarda le temperature per oggi ci aspettiamo nuovi cali che faranno registrare su buona parte dell’Italia temperature ben al di sotto della norma, localmente anche oltre 10 °C più basse rispetto a quelle tipiche per questo periodo dell’anno.
Anche nei prossimi giorni si continueranno a mantenere perlopiù al di sotto della media climatologica, ovvero la media calcolata nel trentennio che va dal 1991 al 2020, ma con graduali e lievi rialzi.
Nel fine settimana poi, quando il tempo è previsto tendenzialmente più stabile e soleggiato, ecco che anche i termometri torneranno a registrare valori tutto sommato in linea con quelli tipici per l’ultima decade di settembre e anche per l’inizio della stagione autunnale.