Che tempo ci aspetta per la Settimana Santa e Pasqua? Rischio freddo e maltempo?
Come possiamo vedere, quest'anno coinciderà con l'ultimo giorno di marzo. Queste date sono relativamente precoci se le confrontiamo con quelle del 2022 e del 2023, quando cadevano nella prima quindicina di aprile, il che si traduce in valori di temperatura e precipitazioni leggermente diversi.
Quest'anno la Settimana Santa cadrà in anticipo. La Domenica delle Palme sarà il 24 marzo, mentre la Domenica di Pasqua il 31 marzo. Questo perché il 31 marzo sarà la prima domenica dopo la prima luna piena di primavera, un criterio stabilito nel Concilio di Nicea del 325 per determinare questa data speciale per i cristiani.
Il motivo della data di Pasqua
Nel 2024, la prima luna piena dopo il 21 marzo sarà lunedì 25 marzo e la prima domenica successiva sarà il 31 marzo.
Come possiamo vedere, quest'anno coinciderà con l'ultimo giorno di marzo. Queste date sono relativamente precoci se le confrontiamo con quelle del 2022 e del 2023, quando cadevano nella prima quindicina di aprile, il che si traduce in valori di temperatura e precipitazioni leggermente diversi, soprattutto in un Paese geograficamente complesso come il nostro, come l’Italia.
Un'atmosfera più mite, ma anche tanta variabilità
Alla fine di marzo, l'aumento primaverile delle temperature inizia a farsi sentire rispetto alle settimane precedenti, in quanto coincide anche con il cambio dell'ora.
Per questo motivo le condizioni meteorologiche possono essere estremamente mutevoli, di luogo in luogo, con un’ampia escursione termica, fra giorno e notte.
Che tempo fa solitamente a fine marzo?
Quello dell’ultima decade di marzo è uno dei periodi più instabili dell’anno. Osservando le analisi climatologiche del passato notiamo che in questo periodo le fasi di instabilità sono piuttosto frequenti, soprattutto sulle regioni del centro-nord, con piogge frequenti e nevicate fra Alpi e Appennini.
Inoltre, sotto l’aspetto statistico, la fine di marzo è sempre stata uno dei periodi più piovosi dell’anno, specialmente per le regioni settentrionali.
Anche se nella maggior parte di casi non si tratta di ondate di maltempo ben organizzate, ma di fasi di instabilità che possono produrre piogge a carattere sparso, anche di natura convettiva, visto anche il maggior contributo dell’insolazione.
La stagione più volubile dell’anno
Bisogna pur ricordare che la primavera essendo una stagione di transizione, è la più volubile dell’anno. In questo periodo dell’anno le condizioni meteorologiche possono mutare improvvisamente, con i termometri che possono schizzare di oltre +10°C in pochi giorni.
Secondo le previsioni del modello ECMWF, il periodo pasquale potrebbe essere caratterizzato da temperature su valori in linea con le medie del periodo, o poco sopra la media, soprattutto sulle regioni del centro-sud.
Nonostante la notevole distanza temporale, per la terza decade di marzo il modello europeo prefigura un pattern di blocco, con un grosso anticiclone di blocco sull’Europa settentrionale, e un’anomalia di pressione e geopotenziale negativa sull’Europa meridionale, dove si potrebbero instaurare diversi regimi depressionari.
Tale assetto è compatibile per precipitazioni al di sopra della media climatologica, soprattutto sulle regioni del centro-nord. Un po’ meno altrove, ma lo sviluppo di minimi depressionari, fra le coste europee e l’Africa settentrionale, potrebbe produrre importanti fasi di maltempo, accompagnate pure da venti forti e mareggiate sulle coste esposte.
In sostanza ad oggi il rischio di una Pasqua condizionata dal maltempo è medio-alto. Certo, parliamo pur sempre di una “linea di tendenza”, quindi da prendere pur sempre con le pinze, dato che va confermata nei prossimi aggiornamenti del nostro centro di calcolo.