Che tempo ci aspetta a Pasqua? Ecco le novità dall'ultima linea di tendenza per fine mese
Lo spostamento delle anomalie positive di pressione e di geopotenziale in quota sull’Europa settentrionale sta favorendo l’ingresso di continue perturbazioni oceaniche dentro l’area del Mediterraneo, provocando un aumento della piovosità su tutta l’area.
Analizzando l’ultimo aggiornamento sulla “linea di tendenza” di marzo, secondo la previsione formulata dal centro di calcolo europeo ECMWF, notiamo come ci sia una sostanziale conferma rispetto le proiezioni delle scorse settimane. In pratica marzo sarà un mese spiccatamente dinamico, con un flusso perturbato principale particolarmente attivo, capace di spingere le perturbazioni dentro l’area del bacino del Mediterraneo.
Precipitazioni sopra le medie sull’area mediterranea
Lo spostamento delle anomalie positive di pressione e di geopotenziale in quota sull’Europa settentrionale sta favorendo l’ingresso di continue perturbazioni oceaniche dentro l’area del Mediterraneo, provocando un aumento della piovosità su tutta l’area.
Nella seconda decade di marzo assisteremo ad una ondulazione del flusso perturbato atlantico sull’Europa, causa lo sviluppo di un robusto anticiclone che dalla Scandinavia si estenderà fino all’Islanda.
Generalmente questo tipo di configurazioni favoriscono una piovosità sopra la media sull’area del Mediterraneo centro-occidentale, e quindi anche su buona parte dell’Italia. Questo perché le perturbazioni atlantiche riusciranno ad entrare sul Mediterraneo, dalla Spagna o dalla Francia, portando piogge e rovesci, specie sui settori meglio esposti ad occidente.
L’arrivo di questi fronti innesca forti richiami sciroccali o di libeccio, con temporanei aumenti termici, soprattutto al Sud e sulle Isole Minori. Ciò contribuirà anche a mantenere i valori termici al di sopra delle medie al meridione.
Che tempo fa di solito nella parte finale di marzo?
Quest'anno la Settimana Santa cadrà in anticipo. La Domenica delle Palme sarà il 24 marzo, mentre la Domenica di Pasqua il 31 marzo. Questo perché il 31 marzo sarà la prima domenica dopo la prima luna piena di primavera, un criterio stabilito nel Concilio di Nicea del 325 per determinare questa data speciale per i cristiani.
Quello dell’ultima decade di marzo è uno dei periodi più instabili dell’anno. Osservando le analisi climatologiche del passato notiamo che in questo periodo le fasi di instabilità sono piuttosto frequenti, soprattutto sulle regioni del centro-nord, con piogge frequenti e nevicate fra Alpi e Appennini.
Inoltre, sotto l’aspetto statistico, la fine di marzo è sempre stata uno dei periodi più piovosi dell’anno, specialmente per le regioni settentrionali.
Che tempo bisogna aspettarsi a Pasqua e Pasquetta?
Bisogna pur ricordare che la primavera essendo una stagione di transizione, è la più volubile dell’anno. Questo è il periodo dell’anno in cui le condizioni meteorologiche possono mutare improvvisamente, con i termometri che possono schizzare di oltre +10°C in poche ore.
Anche se oggi è impossibile fare previsioni a lungo termine per la primavera, data la natura variabile del tempo, il nostro modello di riferimento ha appena aggiornato le tendenze per i giorni che precedono la Pasqua.
Nonostante la notevole distanza temporale, per la terza decade di marzo il modello europeo prefigura un pattern di blocco, con un grosso anticiclone di blocco sull’Europa settentrionale, e un’anomalia di pressione e geopotenziale negativa sull’Europa meridionale, dove si potrebbero instaurare delle circolazioni depressionarie.