Che tempo farà l’8 dicembre? Il meteo previsto per l’Immacolata
Questa settimana il tempo è piuttosto stabile sull’Italia. Cosa succederà nei giorni dell’Immacolata? Ecco le previsioni meteo per l’8 dicembre.
Mentre scriviamo il tempo è generalmente stabile sull’Italia, dove si è instaurata un’area di alta pressione. Unica eccezione le aree adriatiche, dove è previsto vento forte e possibili trombe d’aria. Il dato da sottolineare sono le temperature massime in aumento, un po’ ovunque, come avevamo già annunciato ieri. In Sicilia già si registrano picchi di 20°C a mezzogiorno, e in molte altre città italiane, specie al centro-sud e sul versante tirrenico, oggi e domani saranno giornate miti con temperature sopra la media, comprese fra i 15 ed i 19°C.
La situazione meteo sull’Europa è ben evidente nei modelli, che mostrano una vasta area anticiclonica sull’Europa occidentale che si protende fino alle Isole Britanniche. Questa situazione farà sì che in Spagna e Portogallo le temperature salgano di molti gradi: saranno giorni particolarmente caldi in questi paesi, con massime ben sopra la media e parecchio superiori a quelle registrate fino a ieri. Più caldo anche in Francia.
Dall'8 dicembre le cose cambiano
A partire dall’8 dicembre però, giorno dell’Immacolata che quest’anno cade di sabato, le cose potrebbero cambiare. Il modello europeo ECMWF mostra come proprio nel giorno dell’Immacolata l’alta pressione lascerà il posto ad una saccatura che richiamerà aria più fredda e riporterà il maltempo sull’Italia.
Fin da sabato, e poi ancor di più domenica 9 dicembre, potremmo avere fenomeni temporaleschi al centro-nord ed il ritorno della neve su Alpi ed Appennino, fino a quote montane relativamente basse. Questa fase di maltempo inizierebbe proprio nel fine settimana dell’Immacolata. Vi aggiorneremo domani con ulteriori approfondimenti, che diventeranno via via più dettagliati e precisi.
Intanto, ha preso il via a Katowice, in Polonia, il vertice sul clima COP 24, nel quale i leader mondiali cercheranno un accordo per limitare i danni causati dalle attività umane, con un riscaldamento globale ormai inconfutabile la cui rapidità è allarmante. Si dovranno raggiungere accordi sulla riduzione delle emissioni di CO2, ma non sarà facile. Seguiranno aggiornamenti.