Cambiamento radicale delle condizioni meteo in Europa: così il blocco scandinavo influenzerà il tempo in Italia
Dalle analisi dell’ECMWF nei prossimi giorni la probabilità che si instauri il cosiddetto “blocco scandinavo” è del 100%. Questo però che effetti avrà sul meteo in Italia?
Per riuscire ad elaborare le cosiddette tendenze meteo, ossia per riuscire ad avere una sorta di prognosi a medio e lungo periodo per quanto riguarda le condizioni meteorologiche in una determinata area, l’approccio più comune è quello di tipo probabilistico e in tal senso in Europa c’è un centro preposto che elabora proprio questo tipo di previsioni.
Si tratta dell’ECMWF (European Centre for Medium-range Weather Forecasts), il cui acronimo in italiano significa appunto centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine. È un’organizzazione intergovernativa con sede centrale a Reading, in Inghilterra, istituita nel 1975 e di cui l’Italia fa parte dal 1977.
L'importanza del Centro e delle sue elaborazioni
Il centro ha principalmente 2 missioni: ricercare e sviluppare il miglior modello di previsioni numeriche planetarie a media scadenza, e fornire queste previsioni numeriche in modo operativo quotidianamente ai servizi meteo dei paesi membri.
È proprio nell’ambito di questi obiettivi che il centro svolge costantemente analisi sulle potenziali circolazioni atmosferiche anche a scala sinottica, ovvero indicativamente europea.
Tra queste elaborazioni un ruolo particolarmente importante è svolto da quella sui regimi atmosferici preponderanti nel medio e lungo periodo. Si tratta di particolari configurazioni a scala sinottica sull’area euro-atlantica che hanno effetti sulle condizioni meteorologiche locali abbastanza consolidati.
Questi regimi meteorologici euro-atlantici sono sostanzialmente 4 più un regime neutro e sono: Oscillazione Nord Atlantica positiva (NAO+), Oscillazione Nord Atlantica negativa (NAO-), il blocco scandinavo e il promontorio atlantico.
Il Centro quindi elabora dei grafici derivati dall’ensemble di previsione sub-stagionale ECMWF che comprende 100 membri dell’ensemble più un membro di controllo, e sono mediati su un periodo di sette giorni.
Osservando quindi l’ultimo grafico elaborato dall’ECMWF notiamo quindi una probabilità del 100% che si verifichi il regime di blocco scandinavo nei prossimi giorni, fino al 2 febbraio. Questo stesso regime rimane comunque preponderante fino all’8 febbraio, successivamente sembrerebbe cedere il posto ad un regime caratterizzato da NAO positiva.
Ma cosa significa questo in termini di tempo previsto in Italia? Questo regime porterà precipitazioni? E le temperature come varieranno?
Blocco scandinavo in arrivo: cosa significa?
Innanzitutto quando parliamo di blocco scandinavo ci riferiamo a quella struttura di alta pressione dinamica che si localizza nell’area in prossimità della Scandinavia e crea una sorta di blocco altopressorio sull’Europa settentrionale.
Quindi questa alta pressione forma un unico blocco con l’Anticiclone delle Azzorre che fa sì che le correnti gelide orientali riescano a muoversi con moto retrogrado, quindi antizonale, verso ovest.
Le conseguenze sul tempo in Italia
Le conseguenze di una tale configurazione sono diverse in base alla località, alla stagione e al percorso che effettivamente farà la massa d’aria nord-orientale che potrebbe anche raggiungere il Mar Mediterraneo.
Perciò se questa configurazione dovesse effettivamente verificarsi sarebbe una potenziale ottima notizia per tutti gli appassionati di neve delle regioni adriatiche.