Caldo in ulteriore intensificazione al Nord, poi forte maltempo dal weekend?
Da domenica 27 la saccatura oceanica raggiungerà il Nord, dispensando piogge, rovesci e temporali, estesi e anche di forte intensità. La presenza sulla Val Padana di un “cuscino d’aria caldo e umido” rischia di intensificare ulteriormente la fenomenologia, con il rischio di fenomeni meteo estremi.
Come abbiamo visto l’anticiclone subtropicale sta raggiungendo la fase di massima intensità, disponendosi con un asse allungato dal Marocco fino a Spagna e Francia meridionale, dove sono presenti isoterme e valori di geopotenziale da record.
In queste ore l'alta pressione sta spingendo aria molto calda d’estrazione nord africana su gran parte dell'ovest Europa e dell'Italia, caratterizzata da temperature elevatissime, anche di oltre +10°C sopra le rispettive medie, fra la Spagna, la Francia e il Nord Italia.
Molto caldo al Nord, fino a +40°C
I prossimi saranno giorni di afa, gran caldo e notti tropicali in buona parte delle regioni settentrionali, dove, purtroppo, si raggiungeranno valori veramente molto elevati, specie su alcune aree.
In particolare fino a giovedì 24 agosto 2023 sulla Pianura Padana occidentale, così come fra Toscana, Lazio e Umbria, le temperature massime potranno superare la soglia dei +37°C +38°C, con punte sino a +39°C +40°C.
Farà molto caldo anche sulla Sardegna e in misura minore sul resto d’Italia, con qualche valore di oltre +35°C sulle aree più interne. Altrove, specialmente all’estremo Sud, prevarrà una circolazione di aria più mite dai quadranti settentrionali che renderà il clima meno afoso. Per vedere una attenuazione del caldo dovremo attendere fino alla giornata di giovedì 24 agosto.
Caldo record sulle Alpi
La traiettoria diretta di questa ondata di calore sta coinvolgendo direttamente le nostre Alpi, con l’altezza dello “zero termico” che ha raggiunto valori “eccezionali”, fino a oltre 5300 metri.
Solo per fare un esempio, lo scorso 19 agosto la temperatura massima registrata presso Capanna Margherita, il rifugio alpino più alto d'Europa, situato a 4.556 metri sul livello del mare nel massiccio del Monte Rosa, in Italia, è stata di +6,5°C. Un valore decisamente molto elevato a quelle altitudini.
Questo caldo molto intenso è letale per i ghiacciai alpini, già in grandissima sofferenza. Molti di questi stanno iniziando a fondere con una notevole rapidità, favorendo l’ingrossamento di diversi torrenti e corsi d’acqua.
Quando finirà l’ondata di calore?
Dagli ultimi aggiornamenti odierni dei principali centri di calcolo internazionali sembrerebbe che non prima del 26-27 agosto si assisterà ad un radicale cambio di circolazione atmosferica, capace di mettere fine all’incredibile ondata di calore di questi giorni.
In quei giorni l’approfondimento di una profonda depressione sull’Atlantico settentrionale favorirà l’ingresso di una robusta saccatura, colma di aria più fredda in quota, fin verso il bacino centro-occidentale del nostro Mediterraneo.
Ciò in un colpo, oltre a far abbassare di latitudine il flusso perturbato oceanico, fin verso l’area mediterranea, contribuirà a scacciare verso sud l’anticiclone africano, con una conseguente intensificazione dell’instabilità pomeridiana, a partire da venerdì 25 e sabato 26 agosto, con temporali sempre più frequenti su Alpi e Prealpi.
Atteso forte maltempo per fine mese?
Da domenica 27 la saccatura oceanica raggiungerà il Nord, dispensando piogge, rovesci e temporali, estesi e anche di forte intensità. La presenza sulla Val Padana di un “cuscino d’aria caldo e umido” rischia di intensificare ulteriormente la fenomenologia, con il rischio di fenomeni meteo estremi.
Nei giorni successivi l’ondata di maltempo dovrebbe scivolare verso latitudini più meridionali, coinvolgendo più da vicino le regioni centrali, mentre al Sud si attiverà una risposta calda dal Nord Africa, capace di far aumentare i termometri, oltre la soglia dei +38°C +40°C. Bisogna ancora capire se questa ondata di maltempo in seguito riuscirà a spingersi verso il meridione.