Caldo estremo previsto in Italia: cosa rischiamo e come difendersi?
Ondata di caldo in arrivo in Italia con possibili record storici, quali saranno le conseguenze? Attenzione alla salute e agli anziani. Alto rischio di incendi. Dal rischio black out alle conseguenze su infrastrutture e trasporti, ecco alcuni scenari delle conseguenze del caldo estremo.
Le ultime mappe meteo confermano l’intensa ondata di calore che sta per colpire l’Italia. A inizio settimana sono previste temperature inusuali per l’Italia, in qualche caso con possibile superamento dei record storici assoluti di caldo.
Questa situazione comporterà una serie di impatti notevoli, e la probabile emissione di allerta caldo in molte zone d’Italia. D’estate è lecito attendersi il caldo, ma questo in arrivo non è normale caldo: è emergenza climatica vera e propria. Saperlo prima, e sapere cosa ciò può comportare, non è fare allarmismo ma prevenzione.
Le ultime previsioni dei picchi massimi di caldo.
Siamo ormai a meno di 96 ore dall’evento e gli indici probabilistici indicano certa l’ondata di caldo; i valori previsti potranno cambiare al più di 1-2°C, speriamo in meno ma sia pure con bassa probabilità anche oltre questi valori.
Avremo 3-5 giorni con temperature a 37-39°C al nord, con punte sui 41-42°C in Emilia Romagna mercoledì. Al centro molte zone per 4-5 giorni oltre i 40°C, conferma del rischio di 42-43°C a Roma. Al sud costantemente a 43-45°C in tutte le zone interne, con pichi di 46-47°C. Attese massime di 45-47°C in Sicilia interna. In Sardegna Olbia potrebbe raggiungere i 43-44°C, mercoledì, e fino a 48°C nelle zone interne dell’isola.
Rischi sanitari e ambientali
La prima conseguenza delle ondate di caldo è sulla salute. Lo sappiamo, occorre evitare di esporsi, mangiare cibi freschi e leggeri, bere molta acqua, fresca ma non gelida. Evitare assolutamente lavori all’aperto, non solo nelle ore più calde ma anche già dall’alba e in serata.
Altrettanto, non sono giornate adatte, le prossime, a fare sport. Attenzione anche a semplici camminate e perfino alle escursioni in montagna, i 30°C arriveranno perfino a quasi 1500 m. Massima prudenza anche ad alta quota, con lo zero termico a 5000 m possibili crolli di parti di ghiacciai.
Il caldo poi accentua lo smog fotochimico, con aumento dell’ozono troposferico che porterà ad aria inquinata nelle città e, per i fenomeni di trasporto, anche ad alta quota. In caso di segnali di malessere rivolgersi a un medico o a servizi sociali e assistenziali per gli anziani; se necessario chiamare subito i numeri di emergenza (112 o 118 a seconda delle regioni).
Problemi ai condizionatori e blackout
Il ricorso all’aria condizionata o a ventilatori è inevitabile per molti edifici non ben isolati. Attenzione però, che col gran caldo in arrivo molti impianti lavoreranno a lungo a massima potenza. Questo può comportare surriscaldamento degli impianti stessi e di quelli elettrici, con rischio di guasti o perfino di incendi. Fate dunque attenzione e monitorate i vostri impianti.
L’aumento di consumi elettrici e il surriscaldamento delle linee e trasformatori può portare a blackout anche estesi. E’ bene dunque prepararsi e attrezzarsi per questa eventualità che probabilmente interesserà varie città e zone nei prossimi giorni.
Impatti sulle infrastrutture dei trasporti
L’esperienza di precedenti ondate di caldo indica possibili conseguenze anche sui trasporti. Le ferrovie inglesi e anche svizzere in occasione di ondate di calore estreme hanno sofferto ritardi e sospensioni di servizio per la dilatazione termica dei binari.
Strade, autostrade e gli stessi autoveicoli potrebbero soffrire molti problemi. L’asfalto può subire danni con 43-45°C, come capiterà in molte zone interne del sud e anche del centro. I motori termici in queste situazioni soffrono molto, specie se in contemporanea usiamo l’aria condizionata. Attenzione alla temperatura di acqua e olio, per cautela meglio ridurre la velocità e fare soste frequenti anche per riposarsi.
Anche gli aeroporti possono subire le conseguenze del caldo sulle infrastrutture delle piste e raccordi, mentre i piloti dovranno gestire la minor efficienza dei motori per l’aria molto calda. In qualche caso queste difficoltà potrebbero implicare ritardi o anche cancellazioni.
Rischio incendi
I prossimi giorni saranno ad altissimo rischio di incendi. Vero che molti incendi boschivi hanno cause dolose o colpose, ma il caldo aumenta il carico di incendio nei boschi e consente una più rapida propagazione delle fiamme.
Non sono giornate da fare barbecue nei parchi e boschi, mai buttare mozziconi di sigaretta, prudenza anche in azioni banali. Qualche anno fa, nella zona di Rimini un incendio si innescò per una banale scintilla scaturita da attrezzi agricoli su un sasso.
Purtroppo probabile che nella situazione prevista si avranno molti incendi, anche di grandi dimensioni. Ai primi segnali, andare al sicuro nonché segnalarlo tramite i numeri di emergenza.
Avremo temporali violenti a fine ondata?
Dopo il picco estremo verso metà settimana, arriverà qualche temporale al nord, ma senza vero refrigerio e dove si formeranno saranno molto forti. Avremo si una flessione delle massime al nord giovedì, poi anche al centro sud, ma per molti giorni le temperature resteranno ben sopra la media.
L’accumulo di calore nei mari si potrebbe infine riflettere anche il prossimo autunno, aumentando l’intensità delle perturbazioni e favorendo eventuali Medicane.