Bianco Natale o caldo Natale? È ufficialmente iniziato l’inverno ma così non sembra
Siamo giunti al solstizio d’inverno, la data che celebra la notte più lunga dell’anno e quella che da inizio all’inverno astronomico. Quello meteorologico è in realtà iniziato oltre 20 giorni fa, il primo di dicembre, ma in molti speravano che almeno con l’avvicinarsi del Natale si sarebbe respirata un’aria più tipica a quella delle festività invernali per eccellenza ma così non è.
Infatti da oltre una settimana un vasto e vigoroso campo di alta pressione sta interessando l’Italia e buona parte dell’Europa occidentale, portando bel tempo, stabile, in prevalenza asciutto e soleggiato.
Il meteo nelle prossime ore
Oggi della leggera variabilità porterà qualche nuvola leggermente più consistente con associate nuove nevicate lungo l’arco alpino e possibili deboli piogge sulle regioni centro-meridionali tirreniche e sulle due isole maggiori. Saranno comunque fenomeni non particolarmente intensi e che ben presto lasceranno spazio al bel tempo anche in queste zone.
In Italia nei prossimi giorni continueremo ad avere tempo tutto sommato simile a quello dei giorni passati, con cielo in prevalenza sereno con solo qualche sporadica nube qua e là, prevalentemente di tipo stratificato e quindi troppo tenue e fine per riuscire a portare precipitazioni degne di nota associate. Solo isolatamente si potranno verificare deboli e temporanei fenomeni più probabili sui settori tirrenici della penisola.
La stranezza di questo periodo non riguarda solo questa stabilità persistente, più associabile alla stagione estiva rispetto a quella invernale, ma concerne anche e soprattutto le temperature che ormai da oltre una settimana si mantengono costantemente al di sopra della norma, localmente quasi 10 gradi al di sopra rispetto a quelle tipiche per questo periodo dell’anno.
Temperature costantemente troppo alte
Lo possiamo vedere anche dalla mappa animata presente in questo articolo sviluppata sulla base del modello europeo ECMWF: le temperature nei prossimi giorni raggiungeranno punte prossime ai 20 gradi al meridione, come ad esempio in Sicilia, in Sardegna, in Calabria, in Basilicata e in Puglia, ma anche sul resto del territorio nazionale rimarranno troppo elevate, con valori massimi perlopiù al di sopra dei 10 gradi anche sulle zone montane e pedemontane.
Solamente sulle maggiori cime delle Alpi e dell’Appennino centrale riusciremo ad avere temperature sotto lo zero almeno durante le ore più fredde della giornata.
Per la giornata di Natale questi valori si andranno leggermente a mitigare pur rimanendo comunque alcuni gradi al di sopra della media climatologica degli ultimi 30 anni.
Per quanto riguarda le condizioni meteo invece questa condizione di decisa stabilità ci accompagnerà anche per l’inizio della prossima settimana.
La tendenza meteo vede un possibile lieve peggioramento solo nella seconda metà della prossima settimana.