Attenzione alle imminenti forti nevicate attese in queste aree, poi il maltempo si sposterà su queste regioni

In queste ore un blocco di aria fredda, di lontane origini artiche, sta scivolando verso l’Italia, determinando una intensa fase di maltempo invernale sulle nostre regioni meridionali.

In queste ore un blocco di aria fredda, di lontane origini artiche, sta scivolando verso l’Italia, determinando una intensa fase di maltempo sulle nostre regioni meridionali. L’ingresso dell’aria fredda sarà accompagnato dall’inserimento di intensi e turbolenti venti di bora, grecale e tramontana, che causeranno nevicate fino a bassa quota lungo l’Appennino meridionale.

Mentre sul resto del meridione saranno le piogge, i rovesci e i temporali a farla da padrone, con fenomeni pronti ad intensificarsi sui settori ionici, fra Calabria e Sicilia.

Attenzione alle imminenti nevicate attese in queste aree

Già in queste ore, con l’ingresso del nucleo di aria fredda verso l’Adriatico, la quota neve subirà un drastico calo, spingendosi fin dai 300 metri fra il Molise, le aree interne della Campania, la Basilicata e l’alta Puglia.

Addirittura su alcune vallate, come l’area del Vallo del Diano, i fiocchi di neve, sotto la spinta dei freddi venti di grecale in uscita dall’Appennino, potrebbero spingersi fino al fondovalle.

Forti nevicate
Già in queste ore, con l’ingresso del nucleo di aria fredda verso l’Adriatico, la quota neve subirà un drastico calo, spingendosi fin dai 300 metri fra il Molise, le aree interne della Campania, la Basilicata e l’alta Puglia.

Nevicate, anche di moderata e forte intensità, si vedranno pure sull’alta Calabria, seppur a quote collinari, mentre sul resto del meridione la neve si attesterà a quote più alte, per via del richiamo di aria mite da Sud-Ovest.

Fino a lunedì 13 gennaio le nevicate persisteranno fino a bassissima quota fra Abruzzo, Molise, Basilicata e aree interne della Campania, lasciando accumuli di neve di oltre 40/50 cm. Addirittura fra Marche e Abruzzo qualche fiocco di neve potrebbe raggiungere pure il piano.

La neve imbiancherà anche importanti capoluoghi di regione, come Campobasso e Potenza. Su quest’ultima città il manto bianco potrebbe superare altezze di oltre 25/30 cm, rischiando di causare non pochi disagi alla popolazione locale.

Ma la neve si vedrà in quasi tutte le province abruzzesi, sull’area del Gargano, in Irpinia e fra il Pollino e la Sila, dove si potranno registrare importanti accumuli fino a quote collinari. All’estremo Sud la neve interesserà l’Aspromonte, le Madonie, i Nebrodi e l’Etna.

Cosa accadrà ad inizio settimana?

La depressione responsabile dell’ondata di maltempo in atto sulle regioni meridionali si allontanerà, in moto retrogrado, verso la Tunisia e l’Algeria, lasciando attivo sull’Italia un flusso di fredde correnti Nord-Orientali, che contribuirà a determinare instabilità sulle regioni meridionali.

Le precipitazioni stavolta si concentreranno sui settori ionici, con piogge e rovesci particolarmente insistenti fra le coste ioniche di Calabria e Sicilia, con nevicate sull’Etna e sulle Madonie, dai 1200 metri.

Qualche precipitazione interesserà anche i settori del medio-basso Adriatico, fino alla Puglia, con nevicate dai 200-300 metri lungo l’Appennino meridionale.

Sulle regioni del centro-nord il tempo si presenterà più stabile e soleggiato, ma l’afflusso dell’aria fredda dall’Europa orientale farà diminuire le temperature, con gelate diffuse su valli e pianure.

Tendenza per il prossimo weekend

L’alta pressione nella parte finale della settimana tornerà ad abbracciare tutto il Paese, stabilizzando la colonna troposferica anche sul meridione, dove tornerà il bel tempo, accompagnato da un aumento delle temperature.

Va detto che questa spinta dell’anticiclone potrebbe essere meno intensa del previsto, favorendo altre infiltrazioni di aria instabile sulle regioni meridionali.