Arriverà la neve in pianura? Le mappe di Meteored rivelano una data che potrebbe riservare sorprese, ecco quando e dove
Si sta preparando un’importante irruzione di aria fredda sull’Europa centrale, e coinvolgerà gradualmente anche l’Italia. Neve in pianura? Ci sono dubbi ma anche speranze dai modelli. Analizziamo la probabilità di vedere la neve scendere anche in città. Preparatevi, perché con la neve la sorpresa è sempre dietro l’angolo!
Ci risiamo, l’ansia da neve sta di nuovo dilagando fra i meteo appassionati, già a fine novembre si sono verificati i primi attacchi di lampionismo in pianura e ora da qualche giorno le mappe premettono una importante irruzione di aria fredda sull’Europa centrale. Pare proprio che la massa d’aria fredda, in parte di origine artica, possa sconfinare in Italia la prossima settimana insieme a perturbazioni che potrebbero riportare i bianchi fiocchi a basse quote al nord e forse anche in alcune zone di pianura.
Anche in montagna, Alpi comprese, la neve è attesa con trepidazione perché nonostante le occasioni da neve scorse molti comprensori sciistici non ne hanno ricevuta a sufficienza e così si è ovviato con l’impattante neve artificiale. Ecco cosa dicono le mappe.
Evoluzione sinottica
Per analizzare l’irruzione di aria fredda ci affidiamo ora principalmente a due elementi, l’andamento della corrente a getto e le mappe probabilistiche.
Poco da contare sull’ondulazione del jet stream in corso, benché si formi una blanda depressione la perturbazione risulta debole e comunque non nevosa a basse quote.
Già sabato però un ramo settentrionale della corrente a getto si dirigerà sull’Italia, mentre domenica sarà la volta di una saccatura ben strutturata, alimentata dalla corrente a getto polare.
A favorire questa svolta, il rafforzamento di un anticiclone sul medio Atlantico, in estensione in senso meridiano fino alla Groenlandia. Fra Scandinavia e Italia si svilupperà invece una saccatura, con marcati scambi termici meridiani e noi investiti da correnti fredde e anche perturbate.
Premesso che i passaggi dei fronti freddi sarà, al nord, veloce e le Alpi quasi saltate per foehn alpino, ci sono alcune cose da valutare dall’andamento della saccatura, che potrebbe vedere parziali retrogressioni. Le mappe probabilistiche indicano in medio bassa la probabilità di neve in pianura.
Mercoledì e giovedì neve sulla cresta di confine alpina
In questi primi giorni di previsione, non sono previste nevicate in pianura e anzi il tempo sarà sereno variabile in molte zone d’Italia. Segnaliamo qualche rovescio sull’Italia centrale, principalmente verso il medio basso Adriatico, quasi assenti i fenomeni in Appennino.
Unica zona con nevicate, la fascia di confine con Svizzera e Austria, in queste nazioni nevicherà fino a fondovalle ma il fronte nevoso interesserà appunto le zone frontaliere e località come Cervinia, Livigno e Brennero si imbiancheranno.
Fronte freddo per l’Immacolata
Poco di interessante per sabato, giornata definiamola di attesa in tutt’Italia, mentre domenica il primo fronte freddo arriva al nord, salta il nordovest dove irrompe rapidamente il fohn con cieli limpidi e aria fredda, e porta piogge principalmente al nordest, poca la neve sulle Alpi orientali, attraversate in fretta ma che vedranno brevi ma vivaci buferotti ma poco deposito al suolo.
Anche in Appennino Tosco-Emiliano e romagnolo, le nevicate saranno in questa fase scarse.
Al centro sud, tanto vento un po’ ovunque e la neve arriva e cade lungo l’Appennino centrale nel pomeriggio e in serata, a quote indicativamente sopra gli 800-1000 m
Temperature in calo specie in montagna, zero termico sulle Alpi che cala a 600 m, sui passi alpini fino a -15°C.
Neve in pianura? Attenzione a questi giorni
Una premessa, la situazione è molto incerta e non paiono comunque esserci le condizioni per una nevicata diffusa e copiosa. Vi sono però alcune fasi da tenere d’occhio, per la formazione di una depressione attorno al mar Tirreno e il transito di altri impulsi perturbati, nonché per le ritornanti da est.
ECMWF alterna mappe in cui al nord vi sarebbe freddo, ma secco, ad alcune occasioni da neve fra lunedì 9 e soprattutto martedì 10 dicembre. In queste giornate la neve potrebbe fare la sua comparsa coreografica o poco più in particolare in Emilia Romagna, occasionalmente in bassa Lombardia orientale e Veneto.
Va però sottolineato che è poco più che una speranza, le mappe basate sugli Ensamble indicano nel 5-20% la probabilità di neve in pianura al nord.
Quanto alla montagna, sulle Alpi le nevicate saranno scarse, mentre a beneficiare della configurazione con flussi da est sarà ancora l’Appennino centrale, solo marginalmente interessato quello settentrionale.