L'avviso della meteorologa Margherita Erriu: ancora maltempo in Italia nei prossimi giorni, queste le aree più colpite
Mentre sulle regioni centro-settentrionali sono attese ancora condizioni di generale instabilità atmosferica, assisteremo ad un richiamo di aria calda dai quadranti meridionali, in special modo nel fine settimana.
Ormai l’autunno è ufficialmente iniziato anche dal punto di vista astronomico, oltre che meteorologico, ed effettivamente anche il tempo è di stampo spiccatamente autunnale, con la tipica alternanza di fasi più stabili e fasi più instabili.
A riprova di questo, mentre le ore appena trascorse sono state caratterizzate da condizioni di forte maltempo, in special modo al centro-nord, al momento la situazione sembra essersi stabilizzata. I cieli d’Italia risultano tendenzialmente sgombri da nubi e anche i fenomeni sono quasi completamente esauriti.
È bene precisare che comunque sono presenti svariate allerte del Dipartimento della Protezione Civile sia per rischio temporali che per gli effetti che piogge intense e persistenti possono causare ai vari territori italiani. Sono quindi presenti allerte anche per rischio idraulico e per rischio idrogeologico.
L'autunno e le sue fasi intermittenti
Quella attuale è tuttavia solo una parentesi, infatti poi nel corso della giornata ci aspettiamo nuovi annuvolamenti sparsi accompagnati anche stavolta da possibili rovesci e piovaschi, più intensi sulle regioni settentrionali.
Queste condizioni prettamente autunnali riguardano anche le temperature che al momento risultano tendenzialmente in linea con quelle tipiche per la fine di settembre su praticamente tutto il territorio nazionale.
Anche durante la giornata di domani ci aspettiamo nubi irregolari, in particolare sulle regioni centrali e sulla Sardegna, accompagnate da rovesci e possibili temporali che andranno a colpire in maniera più estesa e persistente le regioni tirreniche.
A seguire poi da giovedì ci aspettiamo generali miglioramenti meteo al centro-sud e sulle due isole maggiori, mentre il nord sarà interessato dal passaggio di un nuovo flusso perturbato.
Ciò significa che sulle regioni centro-meridionali avremo cielo sereno o poco nuvoloso con solo locali fenomeni, tendenzialmente non particolarmente intensi, invece al nord avremo cielo nuvoloso o coperto con nuove ingenti precipitazioni che interesseranno in special modo la Liguria, la Lombardia, il Veneto, il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia.
In queste regioni infatti il maltempo perdurerà fino a buona parte della giornata di venerdì. Successivamente poi i fenomeni si indeboliranno progressivamente e anche al nord si apriranno sempre più ampie schiarite.
Tuttavia il passaggio di questo flusso richiamerà aria calda dai quadranti meridionali con conseguente aumento delle temperature che, in particolare tra venerdì e sabato, registreranno nuovi aumenti a tal punto che i termometri di buona parte dell’Italia torneranno a registrare temperature oltre 5 gradi al di sopra della media climatologica per questo periodo dell’anno.
Il tempo nel fine settimana
Il fine settimana trascorrerà poi accompagnato da condizioni di variabilità atmosferica con l’alternanza di schiarite e annuvolamenti, questi ultimi associati nuovamente a possibili locali rovesci e piovaschi, che in maniera intermittente interesseranno praticamente tutte le regioni d’Italia da nord a sud.
In realtà nel corso della giornata di domenica, soprattutto nella seconda metà, ci aspettiamo un lieve peggioramento meteo che interesserà in special modo le regioni centrali adriatiche, dove sono attese precipitazioni più estese e persistenti.
Questo peggioramento riguarderà anche le temperature che torneranno a registrare bruschi crolli riportandosi al di sotto della norma.
A seguire, per l’inizio della prossima settimana ci aspettiamo generali rialzi termici, con le temperature nuovamente in linea con quelle tipiche per l’inizio di ottobre. Anche le condizioni atmosferiche torneranno ad avere il tipico carattere variabile della stagione, con precipitazioni sparse, schiarite e annuvolamenti.