Novità importanti dal nostro modello meteo, c'è una sorpresa a settembre
Le proiezioni del nostro modello di riferimento, su base ECMWF, mostrano la possibilità di un periodo piovoso in arrivo sulle regioni del centro-nord Italia, duramente colpito dalla siccità. Intanto, già nelle prossime ore sono in arrivo forti temporali.
Arrivano notizie veramente incoraggianti per le aree del nord Italia, duramente colpite, negli ultimi mesi, da una delle più gravi fasi siccitose degli ultimi 70 anni, con i livelli di fiumi e laghi ai minimi storici. Andando ad analizzare il nostro modello, riguardo l’anomalia di precipitazioni attesa nel mese di settembre, notiamo come sulle regioni centro-settentrionali, in questo mese di settembre, pioverà non poco.
Si tratta senza dubbio di una notizia importante, visto che queste sono le aree maggiormente colpite dalla siccità. L’arrivo delle prime perturbazioni e dei primi fronti atlantici potrebbe garantire una prima boccata d’ossigeno ai terreni, resi arsi dalle elevatissime temperature registrate questa estate.
A dire la verità già dai prossimi giorni le prime perturbazioni atlantiche, con l’abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale, inizieranno ad interessare le regioni del centro-nord, apportando piogge e temporali, localmente anche di forte intensità.
Forti temporali attesi nelle prossime ore
Come avevamo già spiegato in questo articolo, di ieri, a partire da domani, mercoledì 7 settembre 2022 si assisterà ad un intenso peggioramento del tempo, ad iniziare dalle regioni settentrionali, ed in seguito pure parte del centro, accompagnato da piogge, rovesci e temporali, anche violenti, con concreto rischio di grandinate e nubifragi.
L’arrivo di questi fenomeni estremi sarà facilitato pure dai fortissimi contrasti termici che si presenteranno fra l’aria più fresca, di origine oceanica, che segue il fronte, con quella molto più calda e umida, preesistente da giorni in loco. Ciò renderà ancora più “esplosivo” il peggioramento, con la possibilità di fenomeni veramente violenti.
Dove saranno probabili i fenomeni più violenti?
Nel corso di domani le prime piogge, e i primi temporali, anche intensi, colpiranno le regioni di nord-ovest, con fenomeni anche violenti pronti a presentarsi in regioni come il Piemonte, la Liguria e la Lombardia. Su queste regioni ci sarà il rischio di vedere veri e propri nubifragi e persino locali grandinate.
Mentre giovedì 8 settembre i fenomeni temporaleschi evolveranno verso levante, estendendosi alle aree orientali del nord, fino al Veneto, Emilia e Friuli, dove si potranno vedere fenomeni temporaleschi davvero intensi, con possibilità di grandine, anche di grosse dimensioni, violente raffiche di “downburst” e nubifragi, capaci di scaricare oltre 50 mm di pioggia in poco più di un’ora.
Sempre giovedì 8 settembre il maltempo, si sposterà verso le regioni centrali, con rischio di rovesci e di forti temporali che potranno interessare la Toscana, ed in seguito pure l’Umbria, il Lazio e le zone più interne di Abruzzo e Marche.
Saranno possibili altre violente fasi temporalesche?
Visto l’enorme quantità di energia a disposizione dell’atmosfera, è lecito attendersi l’arrivo di diverse fasi temporalesche, soprattutto lungo le aree costiere del Paese, ma anche sulle regioni del nord. Proprio in queste aree sarà elevato il rischio di vedere fenomeni meteo estremi, visto anche la presenza di mari estremamente caldi in superficie, con valori vicino i +27°C +28°C.
Con l’ingresso delle prime saccature atlantiche e lo sviluppo delle ciclogenesi sul bacino del Mediterraneo, nelle prossime settimane si aprirà ufficialmente la stagione dei fenomeni meteorologici violenti. Come accade spesso in questi mesi, soprattutto fra il mar Ligure, il Tirreno e i mari che circondano la Sardegna e la Sicilia.
Inoltre, con molta probabilità, entro la fine del mese si potranno vedere tanti MCS (mesoscale convective system) capaci di apportare severe fasi di maltempo, con forti piogge e nubifragi piuttosto intensi, in grado di causare anche eventi alluvionali lampo. Fenomeni spesso enfatizzati dall’azione orografica, come accade spesso fra la Sardegna, la Liguria, l’alta Toscana, le coste campane, la Calabria, la Sicilia.