L'onda di Rossby che spinge l'anticiclone subtropicale verso l'Italia
L'ondulazione del flusso perturbato in uscita dal nord America agevolerà la risalita dell'anticiclone subtropicale sul bacino del Mediterraneo. Ti spieghiamo cosa succederà nei prossimi giorni.
Come avevamo scritto in questo articolo, relativo alla linea di tendenza del mese di febbraio, lo sviluppo di importanti anomalie positive di pressione, e geopotenziale, sul Mediterraneo, rischia di esporre gran parte del territorio nazionale a importanti avvezioni di aria calda, di tipo sub-tropicale.
Queste spingeranno le temperature su valori di gran lunga superiori alle medie del periodo, specialmente al Sud e Isole, dove le anomalie potranno superare la soglia dei +1,5°C +2,0°C.
Importante cambio di circolazione in arrivo dall’Atlantico
Con il vistoso rallentamento del ramo principale del “getto polare”, in uscita dal nord-est degli Stati Uniti e dal Canada orientale, si andrà a scavare una profonda ondulazione ciclonica (saccatura) che affonderà le sue radici fino all’Atlantico portoghese e alle Canarie.
Lungo il bordo più orientale di questa ondulazione, in gergo tecnico definita onda di Rossby, si attiverà un richiamo di correnti calde, d’estrazione subtropicale marittima, che prima di risalire sul Mediterraneo tenderanno a “scaldarsi” sensibilmente sopra i deserti del Maghreb, nell’area fra Marocco e Algeria.
Cosa sono le “onde di Rossby”?
Perdendo buona parte della sua forma il “getto polare”, per una nota legge fisica, comincia ad ondularsi su sé stesso, creando delle grandi onde su scala planetaria, meglio note come le “onde di Rossby”.
Le “onde di Rossby”, lunghe da 1.000 a 10.000 km, si formano con una precisa successione di tempi, lungo l’intero emisfero boreale, e tendono a muoversi da ovest verso est, con una velocità di propagazione che è direttamente proporzionale alla loro lunghezza e alla velocità media di spostamento delle correnti nell’alta troposfera.
Le “onde di Rossby” quando tendono a rallentare la loro velocità di propagazione da ovest ad est, originano dei pattern atmosferici, abbastanza durevoli, che favoriscono una maggiore probabilità degli eventi meteorologici estremi derivati da schemi configurativi ripetitivi nel tempo, come siccità, inondazioni, ondate di freddo o avvezioni d’aria calda, con onde mobili di calore insistenti per intere settimane su estese regioni.
Perché l’anticiclone subtropicale raggiungerà l’Italia?
L’aria calda che salirà dall’area del Maghreb andrà ad alimentare un esteso anticiclone mobile che giovedì 4 febbraio si estenderà alle nostre regioni centro-meridionali, dispensando condizioni di tempo stabile e soleggiato, in un contesto climatico veramente mite per il periodo. Nei bassi strati si attiverà un debole flusso meridionale.
L’afflusso di aria mite, d’estrazione subtropicale marittima “continentalizzata”, farà aumentare le temperature massime, che potranno superare i +17°C +19°C, localmente anche +20°C, sulle regioni centrali. Mentre al sud e sulle nostre Isole Maggiori la colonnina di mercurio si potrà spingere ben oltre la soglia dei +20°C +22°C, con punte estreme prossime ai +24°C +25°C su Sardegna occidentale e Sicilia.
Addirittura nella giornata di venerdì 5 febbraio 2021 su alcune aree della Sicilia orientale, complice anche un leggero effetto favonico indotto dai venti di libeccio nei bassi strati, non si potranno escludere localmente punte anche > +25°C sul catanese e siracusano, favorite dalla locale morfologia.
Questa situazione climatica, insolitamente calda per il periodo, andrà avanti almeno fino alle giornate di sabato 6 e domenica 7 febbraio 2021, prima di un possibile peggioramento del tempo, preannunciato da un rinforzo dei venti di ostro e scirocco atteso nella giornata domenicale.
Il Nord sarà ai margini di questa scaldata
Come capita sovente in queste situazioni le regioni settentrionali, e le coste liguri e dell’alto Tirreno, invece vivranno condizioni atmosferiche meno calde e più uggiose, con frequenti annuvolamenti e cieli grigi.
L’arrivo delle più tiepide, ma umide, masse d’aria dai quadranti meridionali, renderà i cieli nuvolosi, per nubi basse, che potranno produrre pure locali pioviggini e deboli precipitazioni.