La misura della concentrazione di CO2 in Italia

Continuano ad aumentare le concentrazioni di gas serra in atmosfera e quelle della CO2 in particolare colpiscono per i continui nuovi record. Ecco dove si misurano i gas serra in Italia.

Emissioni di gas serra in atmosfera da una centrale termoelettrica. L'emissione è il valore assoluto di una sostanza inquinante che viene aggiunto in atmosfera, la concentrazione il valore relativo. Le concentrazioni di cO2 si misurano in ppm, parti per milione.

L’aumento delle concentrazioni di biossido di carbonio in atmosfera è un dato di fatto e sappiamo che la causa è nelle attività umane, uso dei combustibili fossili anzitutto, ma anche deforestazione e cambio uso del suolo. I fattori naturali, incluso i vulcani, infatti non giustificano l’aumento delle concentrazioni osservato.

È grazie alle osservazioni a terra, iniziate nel 1958 a Mauna Loa e quindi in varie stazioni nel mondo, che abbiamo questa evidenza e che ogni mese possiamo conoscere e confrontare col passato le concentrazioni di CO2 in atmosfera. Forse non tutti lo sanno, ma alcune delle più importanti stazioni di misura delle concentrazioni di gas serra sono nel nostro paese.

Monte Cimone

La misura dei gas serra per essere rappresentativa deve avvenire fuori dalle aree ad alta presenza di attività antropica. Un luogo ideale a questo scopo è il monte Cimone, alto 2165 nell’Appennino Modenese, la più alta vetta dell’Appennino tosco-emiliano. Qui il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare ha una importante e storica stazione meteo, dove dal 1979 si rilevano le concentrazioni di CO2.

Allora, il valore era attorno a 330 ppm, a giugno 2019 il valore è di 411.83 ppm. Osservando il grafico coi valori mensili, si nota un andamento annuale con un minimo in tarda estate e un massimo a primavera, questo è il cosiddetto “respiro della Terra”, dovuto all’attività della vegetazione che in estate assorbe anidride carbonica e in inverno ne rilascia per la caduta e decomposizione delle foglie. Nel tempo però, accanto a questi cicli stagionali è evidente un vistoso aumento.

Lampedusa

Nell’isola e luogo più a sud del nostro paese, Lampedusa, è presente una stazione di ricerca dell’ENEA dove dal 1993 si rileva, fra gli altri paramenti meteo e ambientali, anche la concentrazione di biossido di carbonio. Allora la concentrazione era 360 ppm, nel 2014, ultimi dati disponibili nell’apposito portale WMO, 398 ppm. Qui la misura è a livello del mare, ma ben lontana da città e fonti di emissione, ecco quindi che i valori sono coerenti col Monte Cimone e anche con Mauna Loa, la storica stazione delle isole Hawaii.

Plateau Rosa

Sul ghiacciaio ai piedi del Monte Cervino c’è la più alta stazione meteorologica sinottica Italiana. La stazione è a ben 3480 m di quota, al confine fra Italia e Svizzera, importante oltre che dal punto di vista meteo per gli studi dell’inquinamento transfrontaliero e ideale per i rilievi di CO2 in atmosfera, oggi eseguiti dalla società Ricerca sul Sistema Energetico - RSE S.p.A. Nel 1993, all’inizio delle misure, similmente a Lampedusa la concentrazione di anidride carbonica era 360 ppm, a dicembre 2018 il valore è salito a 411 ppm.

Mai tanta CO2 in atmosfera nella storia umana

Grazie ai dati indiretti ricavabili dai carotaggi nei ghiacci eterni dell’Antartide, conosciamo con ottima precisione anche le concentrazioni degli ultimi 800.000 anni. In questo periodo, l’oscillazione naturale era fra 190 e 390 ppm, oggi come avete letto siamo a 411 ppm. Da recenti ricerche risulta che concentrazioni così alte non si riscontravano da almeno due milioni e mezzo di anni. Vale a dire, mai tanti gas serra sono stati presenti in atmosfera nel corso dell’intera evoluzione della specie umana. Con valori simili a quelli di oggi, i mari erano più alti di 70 metri e la pianura padana interamente sommersa.

Come dissero gli scienziati Roger Revelle e Hans E. Suess, che iniziarono i rilevamenti nel 1958 nel corso dell’anno geofisico internazionale, “il genere umano sta conducendo un gigantesco esperimento geofisico, inimmaginabile in passato e irripetibile in futuro: nel giro di qualche secolo immetteremo nell’atmosfera e negli oceani tutto il carbonio organico immagazzinato nei sedimenti durante centinaia di milioni di anni”.