I numeri della grande estate 2018

L’estate 2018 è stata caratterizzata da una “ondata di caldo globale” e da “caldo temporalesco" in Italia. Ecco le statistiche secondo i principali enti di ricerca.

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L’estate 2018 è stata caratterizzata da una “ondata di caldo globale” e da “caldo temporalesco" in Italia.

L’estate meteorologica si è conclusa, almeno sul calendario, il 31 agosto. Molti italiani, complici i frequenti temporali, hanno percepito l’estate 2018 come normale o perfino fresca, ma i dati oggettivi indicano una situazione ben diversa. Dal livello globale a quello continentale, per finire alla nostra penisola, l’estate 2018 è stata fra le più calde mai vissute a memoria d’uomo. Vediamo in dettaglio cosa è successo

Agosto ed estate più calda in Europa centrale, inverno mite nell’emisfero australe

Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) in base ai dati Copernicus dell’ECMWF l’Europa ha registrato il mese di agosto più caldo da oltre 2 secoli. A livello globale, agosto 2018 è stato il quarto più caldo, appena 0.2°C più fresco dell’agosto record del 2016 e 0.35°C al di sopra della media 1981-2010.

Più in dettaglio, il Regno Unito ha registrato la sua estate più calda, eguagliando il 2006, 2003 e 1976. Germania e Francia hanno registrato la seconda estate più calda, in Francia curiosamente è stato anche registrato il record assoluto nel numero di fulmini.

Globalmente, gli ultimi 12 mesi (settembre 2017-agosto 2018 ) risultano 0.45°C più caldi del periodo 1981-2010, anomalia notevole considerando che il 2018 è iniziato con un debole evento de La Nina, insufficiente a invertire la tendenza al riscaldamento a lungo termine causato dai gas serra antropici.

Italia: quinta estate più calda, molto piovosa al sud

Le analisi del gruppo di climatologia storica dell’ISAC CNR evidenziano che l’estate 2018 è risultata di 1.74°C più calda del periodo 1971-2000, risultando la quinta estate più calda dal 1800 a oggi. La più calda resta la storica estate 2003, che risulta di 3.76°C più calda del normale. Praticamente tutta la penisola è risulta più calda delle media.

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Quella del 2018 è stata una stagione estiva molto piovosa al sud, e piuttosto temporalesca

E’ stata un’estate calda, ma anche piovosa, le piogge medie sulla penisola eccedono del 63% i valori climatologici e risulta la 13° estate più piovosa dal 1800. In questo caso però vi sono grandi differenze nel territorio, al nord piovosità nella media in pianura Padana, ma sotto la media sulle Alpi, soprattutto occidentali mentre la Liguria di ponente registra precipitazioni del 30-40% sopra la media.

Nella media o poco al di sotto della norma le piogge nel centro Italia, mentre al sud e sulle Isole l’estate è stata decisamente piovosa e temporalesca. Il sud della Penisola ha infatti registrato piogge anche doppie della media climatologica, ancor più abbondanti le precipitazioni su Sicilia e Sardegna dove alcune zone registrano perfino più del 250% di piovosità rispetto alla norma.

La nuova normalità: caldo più intenso e più duraturo

La nuova normalità dovuta ai cambiamenti climatici rende più calde, ma anche più lunghe le estati. Ce ne stiamo accorgendo in questi giorni e lo confermo i dati di alcuni prestigiosi osservatorio meteorologici storici. A Modena per esempio secondo l’Osservatorio Geofisico dell’Università il numero di giorni caldi, 58 nell’estate 2018, con temperatura di almeno 30°C sono raddoppiati rispetto a trent’anni fa e triplicati rispetto a un secolo fa, tanto che ora riteniamo fresche stagioni che non molti anni fa erano ritenute calde.