Gennaio 1985, la storica ondata di gelo e neve sull'Italia

Il gennaio del 1985 è ricordato in Italia come il mese del grande freddo e delle nevicate storiche, eccezionali, con accumuli record anche in città dove solitamente la neve non si vede mai, come Roma. Gelate eccezionali crearono pesanti danni all'agricoltura.

nevicata-1985
L'eccezionale nevicata del gennaio 1985 a Milano (foto: Mario De Biasi).

Il gennaio del 1985 è ricordato in Italia come il mese del gelo e delle grandi nevicate. Nevicate storiche, eccezionali, con accumuli record anche in città dove solitamente la neve non si vede quasi mai, come Roma. Oltre alla neve vi furono anche gelate record, che causarono tanti danni all'agricoltura con pesanti effetti sugli oliveti del centro Italia. Anche Milano e le altre città del Nord vennero interessate da accumuli di neve record. 

Tutto iniziò i primissimi giorni del 1985, quando masse di aria polare provenienti da nord-est entrarono sul Mediterraneo dalla porta del Rodano. La situazione sull'Europa vedeva in quei giorni una grande depressione centrata sugli stati centrali del continente ed un promontorio anticiclonico che risaliva fino ad alte latitudini ad ovest, con punto di alta al largo della Scozia. La situazione di blocco che ne seguì permise alle masse d’aria gelida provenienti dal Polo di penetrare a fondo sull'Italia per molti giorni consecutivi. Il contrasto fra l’aria gelida proveniente dal Nord e quella calda del mar Mediterraneo scatenò eccezionali nevicate.

La prima ondata: la grande nevicata della Befana sul Centro Italia

L’ondata di gelo che investì l’Italia fu davvero storica. Le nevicate colpirono dapprima la Toscana, l’Umbria, le Marche, il Lazio e la Campania, a partire dal 5 gennaio. 

Il 6 gennaio a Roma vi fu la grande nevicata della Befana, ricordata ancora oggi dai romani per l’eccezionalità. Circa 15 centimetri di accumulo portarono alla chiusura degli aeroporti ed il blocco quasi totale delle ferrovie, oltre che delle strade cittadine. Il giorno festivo permise ai romani di godersi quell'evento così eccezionale, che diventò una festa collettiva. Grandi nevicate sul resto del centro Italia portarono a situazioni di emergenza per gli automobilisti, rimasti intrappolati per ore su strade ed autostrade. Anche in Campania e sulle aree collinari di Napoli vi furono nevicate eccezionali, come non si verificavano dal 1956.

L’ondata di gelo, insieme all’effetto albedo, portarono le temperature minime su valori record, con valori anche sotto i -20°C in Toscana ed Emilia-Romagna.

La seconda ondata: la nevicata del Secolo sulle regioni del Nord

Ma non era finita qui. Fra il 13 ed il 17 gennaio 1985, una nuova perturbazione colpiva in particolar modo il Nord, portando nevicate eccezionali. Quella di metà gennaio gennaio 1985 ancora oggi viene ricordata come “la nevicata del secolo” in queste zone. A Milano caddero in tre giorni 90 centimetri di neve: la nevicata paralizzò la città, perché i mezzi spazzaneve erano stati inviati a Roma pochi giorni prima, per far fronte alla storica nevicata dell’Epifania.

A Milano il peso della neve fece crollare il Palazzetto dello Sport. Altre città del Nord vennero sepolte sotto decine di centimetri di manto nevoso: 30 centimetri a Venezia, 80 centimetri a Bologna, 110 cm a Como, oltre 130 cm a Trento. Nevicò anche a Cagliari e gli accumuli furono eccezionali nelle zone interne della Sardegna.

Temperature minime record: gelate eccezionali e danni agli oliveti

Un altro fattore da tenere in considerazione per quella storica ondata di gelo e neve è la temperatura. A Roma Ciampino vennero toccati i -11°C, a Frosinone i -19°C, a Firenze -22°C. Questo causò pesanti danni all'agricoltura con la morte di migliaia di piante di olivo. Ancora oggi la gelata del 1985 viene ricordata, è proprio il caso di dirlo, con un brivido, dagli agricoltori. Vi furono anche vittime causate direttamente o indirettamente da questa eccezionale situazione meteorologica. Sulla Pianura Padana i valori minimi furono ancora più bassi, e si sfiorarono in certe località i -30°C.

Gennaio 1985 non fu un mese freddissimo solo in Italia. Anche il resto d’Europa fu colpito da grandi nevicate e da ondate di gelo record. In Spagna quella del gennaio 1985 fu l'ondata di freddo più intensa degli ultimi decenni.