Gelate e salatura delle strade: limiti e problemi
La salatura delle strade da un lato è invocata e necessaria, dall’altro non è priva di controindicazioni. Ecco quali sono gli impatti ambientali del sale e le alternative.
Nei mesi invernali è frequente il problema del ghiaccio nelle strade. I ritmi frenetici della nostra società vorrebbero che non ci si fermi mai, e nemmeno si rallentino gli spostamenti. Inoltre, ovvie ragioni di sicurezza impongono di cercare soluzioni al problema neve e ghiaccio che si deposita o si forma sulle strade.
La neve, ovviamente, viene spalata con le apposite lame spazzaneve, ma la strada può rimanere comunque imbiancata e insidiosa richiedendo l’azione degli spargisale. Dubbia invece l’efficacia di salare prima della precipitazione, in quanto il transito delle auto stesse o eventuale pioggia a inizio precipitazioni possono vanificarne l’azione.
Le gelate non sono tutte uguali
Le gelate non sono tutte uguali. Talvolta a temperature molto basse, anche a -8,-10°C e con aria molto secca la strada può risultare asciutta e pulita, in questi casi è inutile dare sale. Altre con temperatura attorno a zero gradi o anche leggermente sopra il suolo si raffredda a tal punto da formare insidiose lastre di ghiaccio. La salatura in questo caso è ovviamente opportuna, ma ricordatevi che riduce, ma non annulla il rischio ghiaccio.
Altra condizione di gelate è la nebbia congelante, a temperatura sotto zero. Le goccioline sovrafuse possono depositarsi e congelare sull’asfalto, rendendolo estremamente scivoloso. Ancor più pericoloso il subdolo fenomeno del gelicidio, in cui spesso il sale è inefficace.
Sale: pregi, limiti e impatto ambientale
Il sale comune è un ottimo prodotto antigelo. Economico, è efficace sia come azione preventiva sia per sciogliere la neve o il ghiaccio quando presenti. Va tuttavia ricordato che la salatura riduce, ma non annulla, il rischio di ghiaccio. In particolare l’azione preventiva può essere vanificata dal transito delle auto o se la precipitazione inizia in forma piovosa. Il sale perde poi totalmente di efficacia a temperature molto basse, e sotto ai -7°C la sua azione è nulla.
La quantità di sale usato in inverno è enorme, per esempio 300000 tonnellate all’anno nella sola svizzera, 20000 tonnellate in provincia di Bolzano, 200 tonnellate per la sola nevicata del 17/12/2018 a Modena. Dunque malgrado sia economico, il costo complessivo diventa ingente. Come il troppo sale nella dieta umana causa problemi di salute, anche l’eccesso di sale nelle strade non manca di creare problemi. Anzitutto, il sale danneggia le auto stesse in quanto corrosivo e il manto stradale.
Problema per laghi e torrenti
Notevoli poi gli impatti ambientali. Negli Stati Uniti e in Canada si è riscontrato un aumento di salinità fino al 140% nelle acque di laghi e torrenti prossimi a grandi arterie stradali. Alcuni pesci, come le trote, ne hanno risentito a tal punto da aver un minor accrescimento e calo nella deposizione di uova. Si sono riscontrati danni anche allo zooplancton e aumento dei cianobatteri, con impatti sull’intera catena alimentare. Anche le piante al bordo delle strade mostrano spesso, a fine inverno, i segni del danno da sale. Infine, ci sono dubbi sul reale aumento della sicurezza stradale. L’automobilista chiede a gran voce la salatura, e questo porta talvolta a un eccesso di confidenza, ma come detto vi sono comunque limiti fisici e pratici alla sua efficacia.
Alternative al sale
Di fronte a questi problemi, alcuni paesi nordici hanno sospeso l’utilizzo del sale. Alcune alternative, anche naturali, esistono, come il succo di barbabietola, ma funziona solo in veste preventiva e produce un cattivo odore. Sale o non sale, comunque, restano indispensabili l’equipaggiamento invernale e la prudenza. Indispensabili in ogni caso da gomme da neve o termiche in buono stato, guidare adagio e frenare con dolcezza. Non a caso si dice che in caso di neve o ghiaccio bisogna guidare come se si avessero uova sotto ai pedali!