Il 4 luglio la Terra sarà nel punto più lontano dal Sole
Il 4 luglio del 2020 la Terra raggiungerà il punto della sua orbita più lontano dal Sole, l'afelio. A gennaio viene toccato invece il punto più vicino. Può sembrare strano che a luglio ci si trovi più lontani dal Sole, ma non è la distanza a influire sulle stagioni. Lo spieghiamo qui.
ll 4 luglio la Terra sarà nel punto più lontano dal Sole di tutto l'anno. Raggiungerà infatti l'afelio, il punto dell'orbita più lontano dal Sole. Quel giorno la distanza della Terra dal Sole raggiunge il massimo di circa 152.000.000 chilometri. Questo punto, chiamato “afelio”, viene toccato ogni anno a inizio luglio.
Può sembrare strano che proprio a luglio, quando nell’emisfero settentrionale ci troviamo all'inizio dell'estate, la distanza fra Terra e Sole sia massima. Ma la distanza fra il nostro pianeta ed il Sole non ha niente a che vedere con l'alternarsi delle stagioni. Del resto, proprio mentre qui inizia l'estate, nell'emisfero sud è iniziato l'inverno.
Afelio e perielio
L’afelio è, come dicevamo, il punto dell'orbita terrestre in cui la Terra si trova più lontana dal Sole. Il perielio è invece il punto dell'orbita in cui i due corpi celesti sono più vicini: quel punto viene raggiunto a inizio gennaio, e la Terra raggiunge la distanza minima di 147.000.000 di chilometri dal Sole.
Il motivo per cui esiste un punto di massima ed uno di minima vicinanza fra Sole e Terra, si spiega con la forma dell'orbita terrestre. L'orbita della Terra ha infatti una forma ellittica, e non circolare. Quindi il percorso che la Terra compie intorno al Sole ha la forma di un’ellisse, in cui uno dei due fuochi è occupato dal Sole.
La prima legge di Keplero
L'ipotesi che le orbite dei pianeti fossero ellittiche venne formulata dal grande astronomo tedesco Keplero, contemporaneo di Galileo Galilei. Fu lui inoltre ad introdurre il concetto di afelio e perielio. Secondo la prima legge di Keplero, le orbite descritte dai pianeti sono ellissi, ed il Sole occupa la posizione di uno dei due fuochi.
C'è quindi un punto in cui il pianeta si trova più lontano dal Sole (Keplero usò il greco “apo” che significa “lontano”, ed “helios” che significa “sole” per creare la voce “afelio”), ed un altro in cui il pianeta si trova in un punto di massima vicinanza dall'astro (“peri”, in greco esprime concetto di vicinanza, da lì la parola “perielio”).
La distanza dal Sole
La distanza fra Terra e Sole varia quindi da un massimo di circa 152 milioni di chilometri, ad un minimo di 147 milioni di chilometri. Questa differenza di distanza non è abbastanza grande da influire sul riscaldamento del nostro pianeta. La maggiore o minore vicinanza della Terra dal Sole è quindi impercettibile per gli esseri viventi. Soltanto grazie alle misurazioni che siamo stati capaci di fare, come umani, ci permette di conoscere questa distanza.
La distanza del Sole dalla Terra non influisce sulle stagioni
Il succedersi delle stagioni non è legato alla distanza della Terra dal Sole, ma all'inclinazione del nostro pianeta rispetto ai raggi solari. Proprio pochi giorni fa, con il solstizio d'estate nell'emisfero nord (e d'inverno in quello sud), abbiamo assistito al momento in cui l'inclinazione della Terra fa sì che i raggi incidano con maggior forza sull'emisfero nord.
La Terra compie infatti la sua orbita ellittica intorno al Sole inclinata di circa 23°. A seconda della sua posizione lungo l’orbita, i raggi solari incidono maggiormente sull'emisfero nord o sud del pianeta, determinando l’alternarsi delle stagioni ed il verificarsi di momenti astronomici importanti come gli equinozi ed i solstizi.