Acqua, come è distribuita sulla Terra?

L'acqua è molto abbondante sul nostro pianeta, ma la maggior parte è immagazzinata negli oceani. E l'acqua dolce? Vediamo come è ripartita.

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Il 22 marzo è la giornata mondiale dell'acqua: tantissime le iniziative a difesa di questo elemento essenziale.

Il 22 marzo è la Giornata Mondiale dell’Acqua. Istituita nel 1992 dall’ONU, il World Water Day è un giorno particolare, in cui i singoli paesi sono invitati dalle Nazioni Unite a promuovere azioni concrete in questo ambito. Si va dal grande problema dell’accesso all'acqua potabile, ancora assente per oltre un miliardo di persone nel mondo, alla gestione sostenibile delle risorse idriche sotterranee, alla loro difesa dall'inquinamento, alla difesa degli habitat acquatici, fiumi, laghi ed aree umide. 

Insomma, la parola d’ordine è la difesa dell’acqua, un elemento senza il quale sarebbe impossibile la vita per come la conosciamo.

Qualche dato sull'acqua nel mondo

Nel pianeta Terra l’acqua è molto abbondante. Basti pensare che circa il 71% del pianeta Terra è coperto da acqua. La maggior parte è però acqua salata, immagazzinata nei grandi oceani del pianeta. Rispetto al volume totale di acqua presente sulla Terra, circa il 94% è acqua salata

L’acqua dolce è immagazzinata soprattutto nelle grandi calotte polari e nei ghiacciai, e come acqua sotterranea, negli acquiferi. Molto inferiore, rispetto alla quantità di acqua dolce presente negli acquiferi sotterranei e nelle calotte glaciali, è la percentuale immagazzinata in laghi, fiumi e paludi

Bisogna poi menzionare l’acqua presente in forma gassosa, come vapore acqueo, ad esempio all'interno delle nubi. Del resto, lo ricordiamo, l’acqua è continuamente soggetta ad un ciclo, chiamato ciclo idrologico (o ciclo dell’acqua), in cui il prezioso elemento passa continuamente da stato gassoso, a liquido, a solido e viceversa. Il volume di acqua presente nell'atmosfera in stato gassoso è comunque di molto inferiore a quello dell'acqua presente in stato liquido. 

Le acque sotterranee

Come abbiamo visto, una buona parte dell’acqua dolce del pianeta Terra è immagazzinata sotto terra, in grandi serbatoi che in geologia vengono chiamano acquiferi. L’acqua sotterranea è una delle risorse idriche più importanti, ma allo stesso tempo estremamente vulnerabile. 

L’industrializzazione e l’antropizzazione del pianeta ha portato ad un vasto inquinamento delle risorse idriche sotterranee. Inoltre, l’acqua sotterranea è stata prelevata nel tempo in modo troppo spesso incontrollato, fino a creare situazioni di forte stress degli acquiferi, non più capaci di ricaricarsi.

Per questo, nel giorno mondiale dell’acqua, l’attenzione è rivolta in modo particolare alla tutela delle acque sotterranee. L’idrogeologia, che studia proprio il movimento delle acque nel sottosuolo, punta a rivestire sempre più un ruolo di gestione e tutela di questa risorsa importantissima. Tutela dall'inquinamento e gestione corretta per garantirne la qualità (e la quantità) nel futuro.

Fiumi, laghi e paludi: fondamentali

L'acqua dolce presente in fiumi, laghi ed aree paludose riveste un ruolo fondamentale per la vita sulla Terra. Le acque superficiali sono però soggette ad una enorme pressione per via delle attività umane. Dall'uso dell'acqua per irrigazione alla trasformazione degli alvei per via di dighe, o prelievo di materiali. Proprio i fiumi, intesi anche come elemento di vita e di collegamento fra diverse culture e popoli, sono al centro di un crescente numero di iniziative per la loro tutela e salvaguardia.